Unadonnaalcontrario al Digitalklive 2.0

Quando ho partecipato al mio primo evento digitale, mi sentivo come Nemo che dall’Atollo si butta nella corrente oceanica.

Da un lato spaesata e piccolissima. Dall’altra estasiata davanti a tanti Tonni, Tartarugoni, Squali.

Non so se ai relatori del #websucarta sia gradito questo paragone marinaro, ma davvero mi sentivo tanto “diversa” (sensazione a me non sconosciuta, come sa chi mi segue da tempo).

Per fortuna il mio lato multipotential che tanto mi ha fatto soffrire in gioventù, oggi mi torna utile.

Avere avuto nella mia vita più passioni e averle rese quasi tutte un lavoro, mi ha permesso di allenare una forte elasticità mentale.

Per questo ho deciso che mi sarei messa alla prova per vedere se il mio Nemo interiore fosse diventato una Cernia di tutto rispetto.

E ho partecipato al Digitalklive 2.0.

Una giornata intera di formazione e marketing digitale da cui non sono uscita col mal di testa….

Yeah, un traguardo gigantesco!!!

E pensare che si è parlato prevalentemente di “dati” all’inno di: “Senza dati sei solo un’altra persona con un’opinione” (William Edwards Deming)”.

Ora che non ti venga in mente che io sia radicalmente cambiata. Magari!

Sono sempre quella che, se il mio cervello vede i dati di analytics o pensa al content marketing, comincia a produrre grandi quantità di fumo grigio. E il mio sogno rimane quello di potermi permettere un giorno un’intera squadra di tecnici per non pensare più a SEO, metriche e compagnia bella.

Francesco Ambrosino digitalklive
Il premio per le mie slide preferite va a Francesco Ambrosino: sì, ok, amo Breaking Bad. E allora?

Networking

Una delle cose che mi porto a casa da questi eventi, in particolar modo dal Digitalklive, è aver incontrato dal vivo persone con cui fino al giorno prima mi ero scritta sul web.

La possibilità di fare un vero e proprio network.

Di conoscere e di conoscersi.

E grazie a tutto questo poter fare un’analisi di me stessa. Capire insomma a che punto mi trovo e quale strada potrebbe essere la migliore per crescere.

Sono convinta che condividere sia sempre e inequivocabilmente la chiave per crescere professionalmente ed umanamente.

digitalklive 2.0
Roberto Verde e Gianluca Mauro

Giovani menti & funky socks

Sono i giovani che fanno le rivoluzioni. È inutile che ci giriamo intorno.

E dai giovani imparo sempre.

Gli interventi del Digitalklive che mi hanno “agganciata” di più sono quelli dei due relatori più giovani: Roberto Verde e Gianluca Mauro. Due testoline che hanno parlato di Trigger e Intelligenza Artificiale. E si sono pure fatti capire.

Solo per questo va a loro il primo award alcontrario della storia (primo anche perché non esiste).

Tutte e due sotto i 25 anni. Poi non mi dicano che i giovani italiani sono dei pigri bamboccioni perché io di giovani di talento come loro ne ho conosciuti parecchi. E mi sono anche un po’ stufata di sentire i “vecchi” lamentarsi di ‘sta roba.

Ora ti starai chiedendo come mai nel sottotitolo ho scritto “funky socks”. Deformazione professionale!

Non potevo non notare tanti calzini, diciamo, “interessanti”. Il che tra l’altro è cosa a me molto gradita perché si affaccia finalmente per il calzino bianco il momento del game over.

Voci di giubilo si levano dalle tombe di Coco e Ferrè!

Saltando la divagazione modaiola, passo alle conclusioni sul Digitalklive 2.0.

Oggi dopo due anni di blog, una discreta crescita su Instagram che mi ha portato a diventare, ebbene sì, Digital Strategist, e ancora nessuna conoscenza di codici, mi ritengo un’entusiasta di questi eventi.

Non sarò quella che farà critiche, non perché sia tutta carina e a modino, ma esclusivamente perché ritengo d’avere ancora tanto da imparare.

2 risposte a “Unadonnaalcontrario al Digitalklive 2.0”

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