Lei cresce

Sì, lei cresce.

Cresce in un attimo.

Così veloce che il passaggio da Peppa Pig alle prime serie tv m’è sfuggito.

Eppure quando la guardo dormire, ha lo stesso broncio appiccicato sulla faccia di quando cinque anni fa è piombata su quel letto.

Anche quando si atteggia a “ragazzina” riesco a scorgere quello sguardo perso nel vuoto del “E adesso, che faccio?”.

Cresce, sì.

Lei cresce sulla spiaggia

Cresce in altezza che tra un po’ mi supera… ma per quello non ci vuole tanto.

Cresce in esuberanza… del resto con quel corpo lì, quei muscoli lì, quel colore che noi ce lo sogniamo… cresce.

10 anni è quell’età che vai verso l’adolescenza ma sei ancora una bambina che fa le trecce alle Barbie.

10 anni è quell’età che cominci a guardare i ragazzini ma i baci ti fanno ancora schifo… bleah!

10 anni è quell’età che vuoi esplorare i boschi col tuo nonnino ma anche startene un po’ per conto tuo ad ascoltare la musica che non piace a papà.

Cresce, sì.

Come cresce il nostro rapporto. Che a volte sembra meno forte di allora, meno “mammone”.

Del resto le è capitata proprio una mamma untraditional, tutta alcontrario.

Una madre che si scorda sempre di portare dietro la merenda e il succo di frutta.

Una madre che esce con la pochette e non con la maxi bag piena di giochi, pastelli e salviette umidificate.

Sono io, con poca maternità nel DNA, o forse non quella che ci si aspetta di solito.

Ma io e lei ci siamo, siamo una squadra.

Lo sappiamo spesso senza neanche dircelo.

Quando mi guarda e mi dice: “Uffa, non posso neanche farti una sorpresa perché mi scopri sempre”. Quando a quella domanda (“E adesso, che faccio?”) corrisponde uno sguardo dritto verso di me.

Quando per la festa della mamma mi arriva un biglietto che dice così:

Lettera di C.a unadonnaalcontrario

Non mi sono mai sentita “rara” in positivo, ero rara perché ero al contrario, perché ero la pecora nera, il bastian contrario. Eppure lei ha visto altro.

Lei vede quello che nessuno ha mai visto, o forse quello che nessuno ha provato a vedere.

Lei vede quello che non vedo nemmeno io.

Chissà magari ha visto la verità, o almeno così voglio immaginare. E non so chi è stata più fortunata tra noi a trovare l’altra ma ci siamo trovate.

Il destino? Un desiderio profondo? Finalmente una retribuzione positiva della vita dopo tante sofferenze reciproche? Questo non lo so.

So che però quando ti affidi alla vita, entra quello che meriti, entra quello che sei sempre stata, quello che ti corrisponde.

Così è per noi.

Questa è la nostra esperienza.

Nulla di più.

Ed è speciale non perché sia io a viverla ma perché è la vita stessa che è speciale se solo glielo permetti.

5 risposte a “Lei cresce”

  1. Crescono, a velocità della luce. Sembrava ieri che le cambiavo il pannolino, ora comincia a vestirsi da sola, e solo con abiti che le piacciono. Guai a suggerirle un outfit, guai! Tra un po’ entra nei sei anni. E comincerà la scuola elementare. Siamo entrambe molto emozionate, curiose, anche un po’ impaurite da questa nuova esperienza di crescita.

    1. Vedrai quando andrà alla scuola media. Un altro salto quantico assoluto. Però ogni età è un’avventura speciale da vivere insieme.

  2. La pochette al posto della borsa alla Mary Poppins dove trovi di tutto, il dimenticarsi di portare con sè la merenda, la poca maternità nel dna… per un attimo ho pensato parlassi di me! 😉 Tua figlia è fortunata ad avere per mamma una donnaalcontrario, in questa società di omologazione al quadrato e di scarsi valori morali. E lo sei tanto anche tu

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