È proprio vero che quando esprimi un desiderio “pulito”, la vita ti risponde immediatamente.
Per pulito intendo che faccia bene a te e agli altri, che sia in armonia con l’ambiente, che non porti con sé l’ego.
Ho iniziato l’anno con il profondo desiderio di mostrare a me e a te l’Italia che mi piace.
Non sapevo se e come l’avrei trovata ma so per certo che, se ti metti nella lunghezza giusta, l’ambiente fa a gara per risponderti.
Così è stato.
Un treno verso sud: i monti della Puglia
Ho cominciato parlandoti di un’azienda italiana di elevata qualità, non solo per i prodotti che realizza, ma anche per il suo codice etico.
E poi ho preso un treno.
Un treno verso Sud.
Un treno che attraversa la Campania e poi devia verso est.
Un treno che mi ha portato nella provincia di Foggia a scoprire una Puglia Inedita: i borghi del subappennino dauno.
Conoscevo già la bella Puglia del Salento, del Gargano, la Puglia dei Trulli, ma non avevo la più pallida idea che, all’interno, anzi al suo confine nord-ovest, raccogliesse un insieme di piccoli borghi, inerpicati tra monti e boschi.
Sarebbe scontato da parte mia dirti soltanto che quelli della Daunia sono tra i Borghi più belli d’Italia.
Monti della Daunia: una bellezza che va oltre
Quella che, come sempre, cerco di scorgere è una bellezza che va oltre le guide turistiche, una bellezza che mi si scolpisce dentro e che di solito proviene dalle persone.
Persone che amano la loro terra, che se ne fanno vanto (e fanno bene).
Persone che lavorano nel rispetto di quello che la natura offre loro a disposizione.
Persone che lottano contro la burocrazia complicata del nostro paese, che mette sempre i bastoni tra le ruote a chi vorrebbe fare meglio e di più (una mamma adottiva conosce bene quanto può essere boicottante la nostra burocrazia).
Persone che fanno tesoro delle loro tradizioni e che sono ben felici di donarle anche agli “stranieri” ospiti della loro terra.
Persone che ci credono ancora.
E questo è il più prezioso regalo che mi porto a casa.
In fondo la nostra storia risiede proprio nei segreti nascosti di questi borghi, nelle sue botole, nei castelli, nelle mura di avamposti templari trasformati in chiese dal cattolicesimo.
Risiede in questi piccoli borghi più che nelle grandi città.
La natura dei Monti Dauni
Quanto si impara inoltre dalla natura di questi luoghi!
I boschi dei Monti Dauni ci raccontano una strage silenziosa, non quella di cui parlano continuamente i telegiornali, delle borse e del terrorismo. No, di questa strage non parlano mai perché “non conviene”, “non spaventa abbastanza”, non porta abbastanza denaro nelle tasche di quei pochi proprietari del mondo.
Parlo della strage della nostra fauna e della nostra flora che soffrono e in alcuni casi, muoiono, principalmente a causa dell’agricoltura e dell’allevamento intensivi.
Ieri chiacchieravo con mia figlia che è sempre la saggia della famiglia.
Parlavamo degli animali predatori e delle prede, e lei se n’è uscita così:
– “Ma l’uomo no, l’uomo uccide solo per uccidere”-
– “Che vuoi dire?” – le ho chiesto.
– “Che gli animali uccidono per mangiare, noi spariamo e basta”-
Credo non serva commentare.
I bambini sanno vedere senza filtro, per fortuna.
Il patrimonio enogastronomico dei Monti Dauni
Ok, ok, manca qualcosa. Ti sento già dire:
– “Noemi, dai, sei andata in Puglia e non ci parli del cibo?” -.
Sarebbe impossibile omettere questo piccolo particolare.
Le foto parlano da sole. Io posso però raccontarti un aneddoto personale.
Diciamolo in segreto tra noi: non è che sono proprio una mangiona.
Fin da ragazzina ho avuto problemi di digestione, quindi non rendevo la mia dolce nonnina orgogliosa della sua cucina. Peccato perché la mia nonna era la migliore cuoca della terra!
Confesso che a Roseto Valfortore, la base del nostro tour nell’appennino dauno, ho mangiato tanto, da quando mi alzavo a quando andavo a dormire, più di quanto lontanamente avrei creduto di averne la capacità.
Eppure non sono mai stata male. Stranamente per me ho sempre digerito e non mi sono mai sentita troppo appesantita.
Mi sono chiesta il perché, anche con i miei compagni d’avventura, e la risposta che ci siamo dati risiede nelle materie prime, nella terra, nella genuinità delle ricette semplici, nel famoso Km 0 che qui è la norma, a volte anche una costrizione a causa della posizione geografica.
Considera che quando nevica abbondantemente, questi borghi restano isolati a lungo.
Ecco perché per loro essere autosufficienti, sia dal punto di vista energetico che alimentare, diventa fondamentale.
Ecco perché lottano per avere strade sicure, con almeno una segnaletica che li aiuti quando la visibilità è praticamente nulla.
Dove è rimasto il cuore
Un’ultima cosa: se in qualche modo ti avrò trasferito le emozioni vissute in questa Puglia inedita e ti avrò fatto venire voglia di visitare Roseto Valfortore, come mi auguro, fammi un piccolo favore: abbraccia la gente da parte mia e una persona in particolare, l’oste Filippo. Grazie per il caffè alle 6,30 del mattino, grazie per il sorriso sempre solare, grazie per un’accoglienza che andava oltre il pensabile.
Sono tornata alla base ma già domani rifaccio la valigia per portarti in un’altra regione italiana che amo tantissimo.
Continua così il nostro viaggio attraverso l’Italia che mi piace.
Non conoscevo questo borgo e nemmeno la zona, sono stata in Puglia solo un paio di volte ma alcuni anni fa. Mi è piaciuto molto il modo in cui hai raccontato la vostra esperienza, davvero genuina ed originale!
Grazie mille! Se non ci sei mai stata, ti consiglio di andarci perché è davvero una Puglia inedita
Ma che meraviglia non ti nascondo che mi è venuta voglia di fare la valigia e partire
Ti consiglio di farlo. È una meta imperdibile 🙂
Davvero un posto incantevole!! Me lo segno anche io ♥️
Hai proprio ragione: è incantevole
Ogni anno turisti da tutto il mondo vengono in Italia per poter ammirare la bellezza dei suoi paesaggi e del suo patrimonio artistico. La puglia è sicuramente una delle mete più ambite.
Sicuramente negli ultimi anni ha avuto un boom nel settore turistico e credo se lo meriti
che meraviglia! adoro la Puglia, non vedo l’ora di tornarci!!!!
Tu quale parte conosci della Puglia?
Adoro la Puglia. Spero di poterci riandare prima o poi
Io voglio tornarci per visitare anche altre parti che mi mancano
Non conoscevo questo borgo. Ho abitato diversi anni in uno dei Borghi più belli d’Italia in provincia di Cremona. Ogni angolino del paese aveva un pezzettino di storia e lo adoravo.
Come si chiama il borgo di cui parli?
Non conoscevo assolutamente questo posto, sembra davvero stupendo! mi piacerebbe andarci un giorno 🙂
Te lo consiglio assolutamente
Wow quanti bei posti nasconde questa terra,
Davvero tanti e tutti così belli
Ho un bellissimo ricordo di queste zone, le ho visitate anni fa!
Allora chissà quante begli aneddoti potresti raccontarmi 🙂
Che bel reportage Noemi! Una regione bellissima (che conosco poco però) e con tante golosità gastronomiche fantastiche. Ancora mi vedo fa in giro in cerca di olio buono, olive e burrata freschissima:)
Proprio così. Questa zona è più forte sui prodotti di norcineria e i formaggi stagionati come il caciocavallo. Comunque tutto buonissimo
Sono stata sul Gargano a giugno e mi è piaciuto tanto: era una parte di Puglia ancora sconosciuta, per me. Sui Monti Dauni, nel territorio di Mattinata, c’è la necropoli: un gita che consiglio di fare!
Allora questa me la segno per la prossima volta Grazie!
E se ti trovi, passa anche alle basiliche di Siponto! Sul blog, comunque, trovi tutte le info e i racconti su questi posti ^_^
Non sapevo che c’eri stata. Passo sicuramente dal blog a prendere un po’ di info utili. GRAZIE!
Di nulla! A presto :*