A casa di una viaggiatrice cronica

*in collaborazione con Wall Art

Non sono mai stata una “donna di casa”.

Sempre con la valigia pronta, con lo sguardo rivolto fuori dalla finestra e un libro di metafisica fra le mani.

Di conseguenza vivo il momento della “cura della casa” come un’intrusione spazio-temporale nella mia vita al di là da queste mura.

D’altro canto, la casa è anche un rifugio per me, il luogo dove più amo scrivere e accoccolarmi nei momenti più intimi.

Amo che sia bella e pulita. Eh, sì, su questo sono abbastanza fiscale.

Considerando poi che vivo con due elementi perennemente disordinati, il Capricorno che è in me si attiva quasi più per creare un ordine mentale che fisico.

Mappamondo wall art

Bellezza

A una cosa non rinuncio mai: mi piacciono le cose belle.

Mi piace attorniarmi di oggetti, anche piccoli, che mi facciano percepire il senso della bellezza, che mi facciano sentire bene anche nei giorni più noiosi o faticosi.

Perciò se compro un imbuto, ha la faccia di Pinocchio.

Se prendo un pouff, deve essere pelosetto e rigorosamente bianco.

Persino se compro una bottiglia di vino, la scelgo anche per il design dell’etichetta.

So che adesso starai pensando: bellezza a discapito della qualità?

In realtà a me sembra proprio che spesso le due caratteristiche combacino.

Credo che chi realizza un prodotto di qualità, ci tenga anche che sia presentato in un certo modo.

Mia figlia questo lo sa bene.

Nonostante la sensazione di vade retro che provo aprendo la porta della sua stanza, lei ha comunque sviluppato un senso della bellezza molto forte. Assolutamente diverso dal mio, probabilmente anche per via della sua natura africana che è decisamente più colorata e paillettata della mia, ma ce l’ha.

Lo noto quando sceglie i fiocchi per i suoi capelli, quando al super prende un bagnoschiuma piuttosto che un altro.

Lo noto quando sceglie un nuovo quaderno o quando compro qualcosa di nuovo per la casa. Il suo giudizio è preciso e attento. Indipendentemente dal gusto personale.

Casa wall art
Non è stupendo? Ero indecisa tra questo e la stampa del mappamondo. Poi ho optato per quest’ultimo ma mi sa che prenderò anche Le regole della casa

La nostra fortuna

Le bambine e i bambini in questo sono davvero una grande fonte per noi adulte/i.

Possiamo, grazie a loro, abbeverarci di un sapere che noi abbiamo dimenticato e che, per fortuna, loro ci aiutano a ricordare.

Ecco perché per me chiedere il suo parere in quasi tutti gli aspetti della nostra vita è imprescindibile.

Quando decisi di partire per il giro del mondo, non ho decretato che lei sarebbe venuta con me. Gliel’ho chiesto.

E mica una volta. Gliel’ho chiesto ripetutamente per giorni, spiegandole cosa comportasse (la lontananza dal papà, dalle sue amiche, dalle sue cose quotidiane, le camminate lunghe e faticose, la lingua diversa, etc.), chiedendole se fosse veramente decisa, che non avesse paura di viaggiare da sola con me.

Tutto questo fino al giorno in cui ho prenotato il biglietto. Ma lei non ha mai cambiato la sua risposta. Ogni volta era convinta e solo durante il viaggio ho capito quanto lo fosse davvero, anche più di me.

Casa al contrario

La casa con Wall-Art

Siamo tornate da mesi ormai eppure spesso ci ritroviamo a parlare del nostro viaggio. Ci ritroviamo a pensare alle persone che abbiamo incontrato, ai luoghi dove ci siamo sentite serene, alle meraviglie che abbiamo visto.

E ci siamo fatte un regalo: un Mappamondo appeso alla parete della nostra casa che guardiamo spesso per ricordare ma anche per decidere le nostre prossime mete.

Lo abbiamo preso su Wall-Art e abbiamo fatto fatica a decidere perché di cose belle su questo sito ce ne sono tantissime, dalle stampe murali ai pannelli paraschizzi per la cucina, dagli orologi da parete  ai decori per le finestre.

Il mappamondo Around The World con quel nome, sembrava proprio destinato a noi.

Lo guardiamo per ricordarci le nostre radici, la mia Sicilia e il suo Congo.

Lei mi indica dove le piacerebbe correre un giorno (sogna di vincere le olimpiadi) e io mi auguro di cuore che decida di portarmi sempre con lei. Perché io possa tifare per lei, portare con me la bandiera del Congo e quella italiana e, mentre lei si allena, fare quello che amo di più: perdermi nei luoghi che non conosco.

Questa è la vita che desidero e a cui non posso rinunciare.

E tu che tipo di rapporto hai con la tua casa?

16 risposte a “A casa di una viaggiatrice cronica”

  1. Anche io sono tra quelli che la valigia non la posa mai. Anzi, ultimamente, ho valigie, borsoni, mini-trolley tutti in camera, nel ripostiglio non ripongo più niente, ho sempre voglia di scappar via! Tuttavia devo dirti che amo ordinare la mia camera, non parlo di casa perchè non ne ho una tutta mia per ora! Peró tra sistemare casa o sistemare le cose da riporre in valigia preferisco la seconda!

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