Vinicunca, la montagna arcobaleno del Perù

Vinicunca, la montagna arcobaleno del Perù, è forse una metafora della vita?

Di sicuro lo è stata per me.

La metafora di una sfida con me stessa, una sfida che iniziava da un corpo debilitato, un corpo che non rispondeva alle decisioni della mente e che mi ha messo alla prova, prima fisicamente poi psicologicamente.

Vinicunca non è una montagna per tutte/i

Premessa: non scrivo questo articolo per demoralizzarti. Tutt’altro!

L’intento è quello di mostrarti con la mia esperienza personale come sono arrivata alla tanto agognata vetta della montagna arcobaleno nonostante tutto facesse pensare che non ci sarei mai riuscita.

Mi auguro possa incoraggiarti nel caso in cui tu abbia problemi con l’altitudine come è successo a me.

Appena due giorni prima infatti, sulla strada per Puno, sono stata investita letteralmente dal mal di montagna.


Per tutti i consigli su come è meglio prepararsi e affrontare il mal di altitudine ti consiglio di leggere l’articolo:


Non avevo mai sofferto prima a causa dell’altitudine ma, come giustamente mi ha detto il medico peruviano che mi ha curata… “in Europa non avete montagne alte come le Ande”.

Ero davvero spaventata.

Pensavo che il mio viaggio in Perù fosse già finito e che quei luoghi, che tanto desideravo vedere, sarebbero rimasti un sogno, nonostante ormai mancassero pochi chilometri per raggiungerli.

Per fortuna il medico mi ha tranquillizzata in tal senso e, dopo una nottataccia e qualche giorno di affanno, ho potuto proseguire il viaggio.

Vinicunca montagna dai sette colori
Vinicunca come arrivare

Come arrivare a Vinicunca

Il punto di partenza per raggiungere Vinicunca è Cusco, la capitale imperiale del Perù.

A Cusco troverai moltissime agenzie che propongono tour nei dintorni, compreso quello per la montagna colorata. I prezzi per lo più si equiparano e non sono esosi (evita di prenotare da casa perché ti costerà molto di più).

Si parte nelle prime ore del mattino per raggiungere all’alba un paesino ai piedi della montagna.

Nel tour è prevista una pausa per una colazione calda e per rifornirti di caramelle e foglie di coca, utili durante il trekking.

Cerca di rimanere molto idratata/o anche se non senti sete.

Le guide in ogni caso portano con sé maschere per l’ossigeno nell’eventualità che qualcuno dovesse sentirsi male.

Con un minivan ti porteranno a quota 4400 metri e da lì comincerà la tua scalata.

Valle Sacra Perù
Contemplando la Valle Sacra

Trekking per Vinicunca

Di per sé il trekking verso la vetta di Vinicunca non è troppo impegnativo se non fosse per la carenza di ossigeno e per l’ultimo tratto decisamente “appeso” che ti porterà a un’altitudine di 5200 metri (considera che Machu Picchu si trova a 2430 metri).

Il mio consiglio è quello di andare al tuo ritmo.

Se senti un’accelerazione del battito cardiaco e l’affanno, fai delle pause.

Non strafare perché ti posso assicurare che se sono riuscita ad arrivare alla vetta è perché mi sono concessa quelle pause.

C’è chi preferisce montare su un cavallo.

Lungo la salita troverai infatti diverse persone che ti proporranno di proseguire in sella a un equino. E va bene se senti di non farcela.

L’obiettivo è arrivare stando bene.

Nel mio caso ormai era diventata, come accennavo prima, una sfida con me stessa e volevo assolutamente vincerla.

Quando sono arrivata all’inizio dell’ultimo tratto, vedendo tante persone non riuscire ad andare avanti, mi sono chiesta se, nelle condizioni in cui ero, ce l’avrei fatta e confesso, ho titubato.

Poi però ho deciso che avrei anche aumentato le pause ma non avrei mai rinunciato all’obiettivo.

Vinicunca landscape Perù
Lungo la strada per Vinicunca altitudine 5200 metri

La via verso la cima di Vinicunca

C’è una cosa che devi sapere: non vedrai nulla della montagna dei sette colori se non arrivando in alto.

Eh, già! Ci saranno dei momenti in cui ti chiederai: “Ma dov’è? Tutta ‘sta fatica per niente?”.

Ed è lì che dovrai tenere duro e mirare alla vetta.

Perché ad un certo punto, nonostante il fiato corto e un vento che ti porterà via, arriverai al traguardo.

Ti volterai indietro e ti sgorgheranno le lacrime per quello che avrai davanti ai tuoi occhi.

Foto Instagram Unadonnaalcontrario Vinicunca
La meraviglia di Vinicunca: la montagna dai sette colori

Come si sono formate le montagne Arcobaleno?

La chiamano Montaña Arcoíris o Montaña de Siete Colores per via delle strisce di sette diversi colori.

La natura sa dipingere tele che noi umani possiamo solo ammirare e, talvolta, riprodurre.

I sette colori sono dovuti ai minerali che nei millenni si sono depositati su Vinicunca.

Il nero deriva dal granito, il rosso dall’ossido di ferro, il bianco dalla marna, il rame ossidato regala il verde, il rosa viene dal manganese, il giallo dallo zolfo, il marrone dall’insieme di roccia e magnesio.

La discesa da Vinicunca

Ti sembrerà strano che ti parli della discesa da Vinicunca, visto che è lo stesso tragitto che si fa all’andata, ma la verità è che, almeno nel mio caso, ne ho goduto molto di più al ritorno.

Sarà che durante la salita l’unica cosa a cui pensavo era risparmiare fiato e raggiungere la cima!

Sta di fatto che al ritorno, insieme a dei compagni di viaggio conosciuti solo quella mattina nel bus, due spagnoli e un israeliano (sembra l’incipit di una barzelletta, ma non lo è), abbiamo ridisceso la montagna e goduto del paesaggio della Valle Sacra, in compagnia di buffi alpaca, lama e cavalli al pascolo che certamente non avevano i nostri stessi problemi di respiro.

È difficile spiegare per me quanta emozione avevo nel cuore durante quella discesa!

Non solo perché ero riuscita a vincere la mia sfida personale e non solo perché avevo visto qualcosa che prima d’allora avevo solo potuto immaginare, ma perché quella natura, calma e meditativa, ha come riappacificato il mio corpo con le sue funzioni, e perché nonostante non conoscessi per nulla i miei compagni di viaggio, si è creata una strana simbiosi tra noi, una sinergia che ci portava ad aspettarci nel caso una/o di noi avesse bisogno di fermarsi o, più semplicemente, di scattare una foto.

Credo negli esseri umani, credo nella grande capacità che abbiamo di percepire e allineare le nostre energie profonde, e non c’è dubbio che la natura sia il veicolo più potente con cui si crea questa sintonia.

Alpaca lungo la strada per la montagna arcobaleno
Quanto sono carini gli alpaca!

Quando andare a Vinicunca?

Nonostante molte guide dicano che la stagione migliore per andare a Vinicunca, e nelle Ande in generale, sia il periodo che va da aprile a settembre perché nei restanti mesi siamo in piena stagione delle piogge, io sono andata in Perù e sulla montagna arcobaleno a fine novembre/inizio dicembre.

E magari sono stata fortunata, ma il tempo era davvero bellissimo.

Vinicunca non è l’unica montagna arcobaleno del Perù

Una cosa che non tutte/i sanno è che Vinicunca non è l’unica montagna colorata del Perù.

Ne esiste un’altra, non molto lontana.

Sto parlando di Palcoyo. Si trova a 4850 metri di altitudine ed è sicuramente meno turistica di Vinicunca.

Ricordati che in Perù le montagne sono considerate sacre e forse più a Palcoyo che a Vinicunca potrebbe capitarti di incontrare dei locali in preghiera.

Cerca sempre di rispettare il loro spirito e magari di immetterti in quel flusso sacro.

Alla fine è facile.

Basta solo guardarsi intorno e lasciarsi andare.

12 risposte a “Vinicunca, la montagna arcobaleno del Perù”

  1. Dev’essere stata una bellissima esperienza vedere quello spettacolo dopo tanta fatica! Mi preoccupa molto il mal di montagna… sono abituata alle Dolomiti e ho abitato in montagna, ma non so a quelle altitudini come starei.

    1. Probabilmente se sei abituata alle Dolomiti e facendo un po’ di ambientazione qualche giorno prima di affrontare Vinicunca, non dovresti avere problemi. Diciamo che, se il medico ti dà l’ok, è un’esperienza a cui i penserei 🙂

  2. Sulla montagna arcobaleno ho visto tanta gente stare male per la mancanza di ossigeno. Prima di andare, come dici anche tu, bisogna acclimatarsi altrimenti si rischia di stare male e non solo, non godersi per nulla lo spettacolo della natura che ci si trova davanti agli occhi una volta arrivati.

    1. Anche io ho visto tante persone stare male e non è un bello spettacolo. Ma in rete trovi tanti articoli solo sulla bellezza di Vinicunca che, ovviamente non è in discussione. Solo che bisogna dare delle informazioni chiare per affrontare e prevenire al meglio tutti gli imprevisti. E poi secondo me, quando si tratta di salute, bisogna esserlo ancora di più.

  3. Uno di quei viaggi che vorrei fare, hai fatto bene a portare a termine l’obiettivo! Il panorama ti ha ripagato del tutto. La natura sa esser unica nel suo essere, che meraviglia!

  4. Eccomi. Io soffro il mal di montagna. Ad altitudini impegnative sto malissimo. E finora impegnative intendo le Dolomiti. Non oso immaginare lassù come starei. Ma questa montagna ispira tantissimo. Attira come se fosse una calamita, ogni volta che ne guardò le foto. Chissà… forse prima o poi il destino mi porterà da lei.

    1. Sai, è strano, ci sono persone abituate all’altitudine che su Vinicunca sono state male. Altre assolutamente non abituate che sono andate alla grande lì. Ma credo che se, come dici tu, ti attira tanto, potresti tentare di fare un po’ di allenamento in altura, prepararti bene, e soprattutto parlare con il tuo medico e chissà, magari un giorno vedrò le tue foto 🙂

  5. Sono stata sulle Ande Argentine al Cristo Redentor tra Cile ed Argentina a poco meno di 4000m e vorrei tanto andare in Perù. Spero di non soffrire di mal di montagna, quanto tempo dura circa la salita? Ps complimenti per avercela fatta non è da tutti non arrendersi così

    1. Grazie a te per avermi scritto. Chissà che meraviglia anche lì, al Cristo Redentor? Sulla durata della salita, dipende dal tuo ritmo. Io credo (non ho un ricordo preciso perchè pensavo più a risparmiare il fiato 🙂 ) di averci messo circa 2/3 ore.

  6. Che bella esperienza hai fatto! Per la bellezza del panorama che sei riuscita ad ammirare e per la sfida con te stessa per arrivare alla meta, davvero una metafora della vita!. Io ho visitato un pò le Ande del Cile, incutono rispetto e timore ma sono di una bellezza mozzafiato

    1. Il Cile è un altro di quei viaggi che sogno da tempo. Sì, le Ande sono maestose e, forse per questo, così incredibilmente intense.

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