Come affrontare l’incertezza della vita e renderla alleata

Mai come in questo momento storico siamo letteralmente travolte/i dall’incertezza della vita.

Non c’è solo l’incertezza del lavoro ovviamente.

C’è l’incertezza di vivere in particolare per chi è stato colpito da una malattia o ha un familiare in questa situazione e vorrebbe solo fargli sentire il suo affetto.

Indipendentemente dalle circostanze, c’è una cosa che mi sento di dire: dare la responsabilità a qualcosa o a qualcuno di esterno non placherà la nostra sete di certezze.

Incertezza della vita: cos’è?

E sai perché?

Perché l’incertezza è quella sensazione destabilizzante, quella condizione di dubbio intenso che non capiamo e che ci fa estremamente paura.

Come esseri umani tendiamo a tenere tutto sotto controllo e, se qualcosa sfugge a quel controllo (il fidanzato ci lascia di punto in bianco, il datore di lavoro ci licenzia senza preavviso, una persona cara muore improvvisamente), andiamo in tilt.

Siamo confuse/i, ci arrabattiamo per cercare risposte e soluzioni ovunque, elaboriamo strategie per poi renderci conto che tutto questo non serve a nulla se non a ben poco.

A questo punto arriva la frustrazione, il senso di impotenza e via con la lamentela (che ogni tanto fa bene ma, quando è troppa, rischia di essere deleteria).

Allora come superare la paura dell’incertezza?

Unadonnaalcontrario incertezza della vita

Come affrontare l’incertezza della vita

Per quanto mi riguarda, posso raccontarti come affronto io l’incertezza della vita visto che nella mia esistenza è stata una compagna, non gradita, ma estremamente presente.

A partire dall’incertezza del lavoro e quindi dello stipendio perché non ho mai avuto un lavoro fisso e immagino che altre libere professioniste e liberi professionisti all’ascolto potrebbero dire la loro sull’argomento.

Non nego che ci siano momenti in cui il senso di incertezza mi travolge e mi sento scivolare nel pozzo della disperazione. Evidentemente non sono un robot. Sono un essere umano.

Ma non sono certo la prima a notare che la vita è piena di incertezze.

1 – Osservare e accettare

Quando so che sto sprofondando nel baratro, sento come un alert dentro di me.

Mi fermo, respiro piano e a lungo e mi dico: “Ok, c’è questa cosa. Mi fa paura. È il momento di guardarla in faccia e, perché no, accoglierla visto che è mia, non di qualcun altro”.

Questo è il primo passo: osservare e accettare la sensazione di incertezza.

Non devi cambiare né rimuovere nulla.

Non c’è niente da colpevolizzare.

La sensazione di essere sospese/i è forte? Va bene così.

2 – Non fare nulla!

Quando si è in una condizione emotivamente fragile, si ha la tendenza a trovare soluzioni.

Il problema è che le soluzioni trovate in quei momenti sono velate da emozioni come la paura, la sfiducia, l’impulsività.

E non so tu ma io, quando faccio le cose in questo modo, creo solo tanti buchi nell’acqua.

Guidata dalla paura, prendo esclusivamente decisioni sbagliate.

E se non è la paura, è la mancanza di sonno, l’ansia impellente, lo stress.

Allora ho imparato che in questi casi è meglio prendersi una pausa, un break in cui non fare assolutamente nulla. Perché altrimenti a guidarci saranno queste emozioni senza che noi ne siamo davvero consapevoli.

Del resto la vita si vive nell’incertezza e questa cosa non cambierà qui e ora mentre me ne sento travolta.

3 – Sii consapevole che tutto cambia

Ti ricordi quando abbiamo parlato di fisica quantistica?

A quanto pare tutto nella vita cambia, in continuazione, niente rimane fermo, persino le cellule del nostro corpo si rinnovano e ogni tot siamo nuove/i di zecca.

E allora la domanda è: perché la nostra condizione di questo momento non dovrebbe obbedire alle regole dell’universo, della scienza?

Niente è definitivamente certo.

In fondo noi non sappiamo nulla nemmeno della morte.

Possiamo fare supposizioni, si studia la scienza della mente, c’è chi crede nel paradiso come il Cristianesimo, chi nella reincarnazione come il Buddismo, ma la verità è che l’unica certezza è l’incertezza.

E allora?

E forse allora ci conviene ribaltare la prospettiva, cambiare punto di vista.

Noi non possiamo né potremo mai controllare tutto e, se riuscissimo a vedere questa cosa come una grande opportunità, ci renderemmo conto che è una figata pazzesca.

Potremmo permettere alla vita di sorprenderci e lasciare aperta la porta a qualcosa che forse non avevamo mai pensato per noi, qualcosa che forse, chissà, potrebbe renderci anche più felici.

Usiamo questo tempo per prenderci cura di noi, per prenderci cura persino della sensazione di incertezza.

Siamo connessi, ora più che mai

C’è una cosa che mi aiuta molto in questo periodo e sai qual è?

Tu!

Sì perché forse mai come adesso, qui e ora, siamo connesse/i.

Siamo insieme a vivere queste sensazioni e insieme le possiamo trasformare e possiamo usarle come benzina per il cambiamento.

Dopo ogni periodaccio, siamo migliori. Su questo non ho dubbi.

No, non sto dicendo che tutte le persone al mondo diventano buone e belle.

Ci sarà qualcuno che preferirà acuire i propri difetti ma per la maggior parte di noi verrà fuori una metamorfosi spettacolare.

E cavolo me le immagino già le nostre ali super colorate che volteggeranno tra i fiori di primavera.

Che ne dici di librarci in aria insieme?

Frasi sull’incertezza della vita

Ti lascio con due frasi sull’incertezza di gente che ne sapeva più di me:

  • “L’incertezza è la condizione perfetta per incitare l’uomo a scoprire le proprie possibilità”. Erich Fromm.
  • “La vita umana è un esperimento dall’esito incerto”. Carl Gustav Jung.

Io le trovo molto incoraggianti. E tu?

2 risposte a “Come affrontare l’incertezza della vita e renderla alleata”

  1. Io penso che, prima di agire, bisognerebbe ragionare e se troviamo qualcosa che non va in una situazione dovremmo avere il coraggio di lasciar perdere e non affrontare ciò che non controlliamo. Non siamo dei.

    1. Hai ragione, non siamo dei ma esseri umani con grande potenziale, a volte a noi stesse/i sconosciuto 🙂 Ed è importante, certo, ragionare osservare, verificare. Solo noi, nessun altro/a, può dirci qual è l’azione coraggiosa per noi.

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