Subiaco, il borgo di San Benedetto

Le persone potenti sanno scegliere luoghi potenti.

E Benedetto da Norcia era senz’altro una persona potente.

La potenza di cui parlo non ha nulla a che fare con la politica, l’economia e robe simili.

La potenza di cui parlo è quella dell’essere umano, quella che ognuna/o di noi possiede e che scegliamo, di volta in volta, se utilizzare o meno e come.

Ma torniamo a San Benedetto e al luogo che scelse per il suo primo monastero: Subiaco.

Subiaco: le origini

Subiaco letteralmente vuol dire “sommerso”.

Fu Nerone a fondarla sui tre laghi che lui stesso fece creare con una diga sull’Aniene: i Simbruina stagna.

I tre laghi furono il suo vezzo per una villa maestosa di cui oggi sono rimasti solo i resti.

Benedetto da Norcia arrivò qui nel 497 scegliendo una grotta nel Monte Taleo come suo eremo.

Nei trent’anni successivi Subiaco divenne la sede di ben tredici dei suoi monasteri.

Quando Petrarca visitò lo Speco di Subiaco, credette di essere davanti alle porte dell’aldilà e per questo coniò il nome di “soglia del paradiso”.

Subiaco, borgo del Lazio, incastonato tra i Monti Simbruini, è tra i borghi più belli d’Italia.

Cosa vedere a Subiaco

Per cosa è famosa Subiaco?

1 – Il monastero di San Benedetto, Sacro Speco

Partiamo proprio dal monastero di San Benedetto, il suo primo monastero, chiamato anche Sacro Speco.

Incastonato nella roccia del Monte Taleo, è uno di quei luoghi che lasciano davvero a bocca aperta.

Non mi stupisce che Francesco Petrarca l’abbia paragonato all’ingresso del paradiso.

La sensazione che ho avuto io, arrivata fin lassù, è quella di un luogo meditativo, che ti avvicina a qualcosa di più grande.

Il Monastero del Sacro Speco è composto da nove arcate.

Al suo interno si susseguono chiese e cappelle decorate con affreschi di epoche diverse, da quella bizantina a quella rinascimentale.

C’è un bellissimo ritratto di San Francesco d’Assisi senza stimmate né aureola che è considerato la prima fedele raffigurazione del santo.

Ti consiglio di visitare la Grotta che fu eremo di San Benedetto, uno dei punti più suggestivi del Sacro Speco.

Come arrivare al Monastero di San Benedetto

Il mio consiglio è di prendere la navetta gratuita che parte dal capolinea del Cotral, in Piazza Falcone. Lì potrai parcheggiare la tua auto e poi raggiungere i vari luoghi di interesse grazie alla navetta.

Qui di seguito trovi tutte le cose per cui vale la pena visitare Subiaco e i suoi dintorni.

Enjoy!

Monastero Sacro Speco San Benedetto Subiaco
Monastero di San Benedetto o del Sacro Speco

2 – Monastero di Santa Scolastica

Poco più giù del Sacro Speco si trova il Monastero di Santa Scolastica.

Fu fondato nel 500 sempre da San Benedetto e, con i suoi tre chioschi risalenti a epoche diverse, cosmatesco, gotico e tardo-rinascimentale, è una delle costruzioni religiose più ricche del nostro bel paese.

La sua cattedrale che dà sul chiostro gotico è in stile neoclassico ed è sicuramente il gioiello di Santa Scolastica

Se come me ami i manoscritti antichi, non perderti la biblioteca.

Fa parte dei Monumenti nazionali del Ministero per i Beni culturali e conserva migliaia tra pergamene, manoscritti e incunamboli risalenti al 500/700 con alcuni dei testi miniati più importanti della storia nazionale e straniera.

Sulla porta d’ingresso ad accoglierti troverai la scritta Ora et Labora, simbolo della filosofia benedettina.

Come arrivare a Santa Scolastica

Utilizza la stessa navetta che porta al monastero di San Benedetto e che effettua una fermata prima proprio a Santa Scolastica.

3 – Il centro storico di Subiaco

Subiaco merita davvero di far parte dei borghi più belli d’Italia con le sue salitine tra ortensie fiorite, il sorriso discreto dei suoi abitanti, affacci poetici sulla valle dell’Aniene.

Si accede al borgo attraverso l’Arco Trionfale.

Tutta l’architettura è di chiare origine medievali. 

La piazza principale, Piazzetta Pietra Sprecata, è uno di quei luoghi che farà la felicità dei vostri tuoi e, perché no, dei tuoi followers di Instagram.

In cima ad aspettarti troverai la Rocca Abbaziale, conosciuta anche come Rocca dei Borgia, con i suoi appartamenti nobili dove, si racconta, vide la luce Lucrezia Borgia

Poco più in giù, a ridosso del fiume Aniene, fai un viaggio indietro nel tempo nel Borgo Medievale degli Opifici. Tra archi e viette, ti sembrerà di ascoltare strumenti di vecchi mestieri, profumi di antiche botteghe.

Poco prima di raggiungere il centro storico, una volta parcheggiata l’auto, fai un salto al ponte medievale di San Francesco.

Oltre il ponte, ti imbatterai nel Convento di San Francesco che si trova in un posto naturale davvero incantevole, la Valle dell’Aniene.

Piazzetta di Pietra Sprecata Subiaco
Piazzetta di Pietra Sprecata a Subiaco

Cosa vedere nei dintorni di Subiaco

Se ami gli itinerari nella natura, Subiaco infatti non ti deluderà.

Monti Simbruini

Al confine tra Lazio e Abruzzo, immersi nel Parco Naturale dei Monti Simbruini, potrai fare delle bellissime escursioni sul Monte Livata, che si trova tra i 1600 e i 2000 metri. Se ami sciare, a Campo dell’Osso troverai anche un impianto sciistico, l’impianto La Monna

La Valle dell’Aniene

Se è l’acqua il tuo elemento, sul fiume Aniene potrai divertirti facendo canoa, rafting, un giro in kayak o se preferisci un’attività più meditativa, la pesca alla trota.

La valle dell’Aniene si presta anche a percorsi in mountain bike niente male.

Il Laghetto di San benedetto

Ma il luogo che non devi assolutamente perdere è il laghetto di San Benedetto.

Una suggestiva cascata che fuoriesce dalle rocce calcaree, base dei monasteri benedettini. Un paradiso per gli occhi e per l’anima.

Le ville romane

E la storia?

Nei dintorni di Subiaco troverai i resti della Villa di Nerone e poco più in là della Villa di Traiano.

Laghetto San benedetto Aniene
Escursioni nella natura a Subiaco

Cosa fare a Subiaco

Tra gli eventi che attirano molti turisti a Subiaco ci sono la Festa di San Lorenzo, che nella notte delle stelle cadenti, il 10 agosto, celebra la nascita del santo risalente al 937.

Qualche giorno dopo, il 14 agosto, si tiene l’Inchinata, la festa medievale con la processione di Santa Maria della Valle e di Sant’Andrea. Le due statue si incontrano durante il tragitto in un inchino reciproco.

Infine volevamo non festeggiare il Santo che ha dato così tanta luce a Subiaco? Ovviamente sì!

Beh, a San Benedetto è dedicata una tre giorni no stop. Dal 20 al 22 marzo si susseguono eventi, mostre, spettacoli e un corteo lungo la via dei monasteri fino alla chiesa di Sant’Andrea.

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