Calcata Vecchia: borgo di streghe, artisti e hippie

Se giungono alle mie orecchie storie di streghe e di reliquie sacre, la cantastorie che è in me si accende di passione.

In fondo l’Indiana Jones che mi abita dentro è sempre pronto a nuove avventure ed eccomi perciò a raccontarti di un borgo a dir poco magico.

Sto parlando di Calcata Vecchia che magica è sia per la sua storia, sia per la sua posizione geografica.

E ora… non curarti che siano impolverati, indossa stivali e cappello e vieni con me alla scoperta del borgo delle streghe e degli artisti.

Via di Porta Segreta Calcata Vecchia
Calcata hippie 😉

Calcata Vecchia tra storia e leggende

Non si può prescindere dalla posizione geografica di Calcata per comprendere al meglio la sua storia e i suoi misteri.

Difficilmente raggiungibile e posta su un territorio tufaceo, si dice che sia nata in epoca preistorica e che in età pre-romana divenne avamposto della civiltà falisca, una popolazione ben più antica dei più conosciuti etruschi e molto, molto misteriosa.

A prova della loro presenza sono rimaste le rovine della vicina città di Narce e la Necropoli di Pizzo Piede.

Le streghe di Calcata

Una delle prime leggende legate a Calcata Vecchia riguarda proprio la civiltà falisca.

Si racconta infatti che nel centro abitato ci fosse un altare sacro intorno al quale avvenivano rituali esoterici e, ancora oggi, si dice che nei sotterranei di Calcata Vecchia, lontano da occhi indiscreti, si compiano iniziazioni e riti magici in onore degli spiriti delle streghe che sembra cantino tra le vie del borgo all’alzar del vento.

Saltiamo di qualche secolo per arrivare al periodo medievale.

Finalmente abbiamo notizie storiche più certe, risalenti alla seconda parte del 700, notizie di un centro abitato e ruderi come la torre di Santa Maria rimasta a testimoniarlo.

Ma fu solo dopo il 1200 sotto la famiglia degli Anguillara che furono costruite il castello e la cinta muraria.

Il prepuzio di Gesù

La seconda grande leggenda che aleggia intorno Calcata Vecchia ha davvero del miglior episodio del tuo più amato film d’avventura.

Si narra che, quando Gesù aveva solo otto giorni di vita, gli venne reciso il prepuzio, custodito non si sa dove dalla Madonna e che, anche in questo caso non si sa come né quando, venne donato a Carlo Magno che lo nascose a Roma.

Insomma il “chissà” qui è d’obbligo… altrimenti che leggenda sarebbe!

Fu un lanzichenecco ad appropriarsene durante il Sacco di Roma e a nasconderlo nella cella dove venne imprigionato, proprio a Calcata.

Da quando venne scoperta e una giovane donna dal cuore puro riuscì ad aprire il cofanetto che la custodiva (non ti ricorda “la spada nella roccia”?), per oltre quattrocento anni ogni primo gennaio la reliquia venne celebrata prima di venire nuovamente rubata. O almeno così si dice.

Insomma questa sì che è una di quelle leggende tutte da verificare e su cui si potrebbero scrivere grandi sceneggiature.

Panorama Valle del Treja da Calcata
Uno degli affacci sulla Valle del Treja

Calcata Vecchia e il cinema

A proposito di sceneggiature, nonostante la posizione non certamente comoda per i mezzi cinematografici, Calcata Vecchia è stata scelta da grandi registi per le loro pellicole: da Mario Monicelli per “Amici miei, a Sergio Corbucci per “La mazzetta”, a Pier Paolo Pasolini per il “Decamerone”.

Persino Fabrizio De André ha scelto Calcata come location per il videoclip di “Una storia sbagliata”.

I nuovi abitanti di Calcata

Abbandonata per molti secoli, dovette attendere gli anni sessanta per essere ripopolata ma non da abitanti di luoghi vicini, bensì da artisti e hippie che, affascinati da questo borgo, dalla sua posizione e, ovviamente, dalle sue leggende vennero a viverci.

Ancora oggi attrae artisti provenienti da tutto il mondo e il borgo è pieno di piccole botteghe d’arte e spazi in cui questi artisti espongono le loro opere.

Ma gli artisti non sono gli unici abitanti singolari di Calcata Vecchia.

Il borgo infatti è ampiamente popolato dai passi felpati di felini sornioni che passeggiano tra le sue vie e poltriscono al sole sui suoi gradini.

Del resto si sa che l’animale preferito dalle streghe era il gatto, no?

Gatto Calcata Vecchia
Esemplare di abitante felino di Calcata Vecchia 🙂

Cosa vedere a Calcata

Al tuo arrivo, Calcata, oggi Bandiera Arancione, appare come un villaggio incantato arroccato su una montagna di Tufo, immerso in una folta vegetazione.

C’è un unico ingresso (verrebbe da pensare al verso dantesco: “Lasciate ogni speranza o voi ch’entrate”).

Ad accoglierti nella piazzetta principale troverai tre buffi Troni di Tufo.

Nella stessa piazza puoi vedere il Castello degli Anguillara e la Chiesa del SS. Nome di Gesù.

Ma la vera bellezza di Calcata Vecchia è l’incastro di vie, cave, cantine, grotte, tombe e tutte, ma proprio tutte, portano ad affacci spettacolari a strapiombo sulla Valle del Treja.

Cosa vedere nei dintorni di Calcata

Molto vicino a Calcata si può visitare il museo Opera Bosco, un vero museo immerso in tre ettari di bosco con ben quaranta opere di arte contemporanea che rappresentano la perfetta coesistenza tra arte e natura.

Ti lascio qui il link al sito ufficiale.

Si può procedere esplorando il parco regionale della Valle del Treja con percorsi di trekking o in sella a un cavallo.

Cosa mangiare a Calcata

Parola d’ordine: cucina locale.

Calcata è famosa per la sua nocciola e per i sughi di cinghiale e di pecora. Ma anche per tutti i piatti a base di funghi e di castagne.

Secondo me, ti è già venuta l’acquolina in bocca!

Ci sono diversi ristorantini davvero buoni ricavati proprio nelle grotte ma ti consiglio di prenotare perché sono sempre pieni soprattutto se pensi di visitare Calcata Vecchia nel weekend.

Dove si trova il borgo medievale di Calcata?

Ma dove si trova il borgo magico di Calcata?

Facile, si trova a soli 45 km da Roma, in provincia di Viterbo, immerso nella Tuscia laziale.

Come arrivare a Calcata Vecchia

Per arrivare imbocca la S.S. 2 Bis Cassia Veientana, esci a Trevignano/Mazzano Romano e prosegui seguendo le indicazioni per Calcata.

Quanto tempo ci vuole per visitare Calcata?

Il borgo non è grandissimo, quindi in un’ora lo giri tutto.

Ma tra il parcheggio, la camminata e magari l’idea di fermarsi per uno spuntino, metti in conto circa tre ore.

Dove lasciare la macchina a Calcata?

Noi seguendo le indicazioni ci siamo trovati a parcheggiare in una vietta da cui poi si procede esclusivamente a piedi ma la strada era molto sconnessa.

Confesso che se tornassi indietro mi organizzerei meglio.

Ci sono dei parcheggi a Calcata Nuova, alcuni pubblici, altri a pagamento.

Oppure se cerchi qualcosa di più centrale, c’è il parcheggio del centro storico.


Ecco tutto.

Se hai domande oppure vuoi aggiungere qualche informazione che a me è sfuggita e che tu conosci più di me, scrivimele in un commento.

L’Indiana Jones dentro di me te ne sarebbe davvero grato!

2 risposte a “Calcata Vecchia: borgo di streghe, artisti e hippie”

  1. Anche l’istinto di Indiana Jones che alberga in noi ci fa sobbalzare quando sentiamo storie di reliquie o ritrovamenti archeologici!
    Questo luogo ha davvero tutte le carte in regola per metterlo nella nostra lista dei borghi da visitare!
    Meravigliosa la vista sulla Valle del Treja!

    1. Tra l’altro se organizzate, davvero non perdetevi le cascate di Monte Gelato. Sono stupende! E W gli Indiana Jones dentro di noi 😀

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.