Mabon, come celebrare l’equinozio d’autunno

Mabon, il sabbat del riposo.


Settembre è un friccicorìo di post motivazionali, tutte/i a ricominciare ad andare in palestra, a mettersi a dieta, a fare il salto in alto.. ehm, no, quello magari no!

Allora perché io mi sento così stanca?

Nel senso che invece per me settembre è sempre un mese faticoso, pieno di impegni burocratici, la scuola che ricomincia, l’iscrizione della figlia allo sport, la tessera dei mezzi, e chi più ne ha, più ne metta.

“Sono io quella strana o forse c’è qualcosa che devo approfondire?” – mi sono chiesta.

La risposta, come spesso accade, è arrivata dalla natura ed è stata, come altrettanto spesso accade, molto chiara.

Perciò se anche tu in questo momento non ti senti a mille come me, mettiti comoda/o e ascolta quello che ho da dire.

Foglie d'autunno a Mabon

Vivere a ritmo con la natura

Innanzitutto sappi che non sei strana/o, anzi posso dirti a gran voce che, se ti senti fiacca/o e stanca/o, sei ufficialmente a ritmo con i cicli della natura.

Dopo Litha, il solstizio d’estate, momento in cui il sole raggiungeva il suo massimo apice, adesso la stella da cui dipendiamo si appresta verso la sua discesa.

Le ore di luce del giorno già da giugno sono diminuite e siamo pienamente immerse/i nel semestre più buio dell’anno.

Un tempo, quando la vita degli esseri umani era dettata dai cicli del raccolto, questo era il momento più impegnativo dell’anno. Era appena finito il ciclo del secondo raccolto e le persone erano molto stanche. Tutti ambivano a un momento di riposo.

Mabon, l’equinozio del riposo

Sì, hai sentito bene: riposo. Proprio quello di cui io e te sentiamo d’aver bisogno proprio adesso.

E non solo gli uomini e le donne desideravano riposarsi.

Anche la natura e gli animali si apprestavano ad affrontare i periodi più freddi.

Anzi loro lo fanno ancora oggi. Beati loro, eh, eh!

Le foglie iniziano a cadere dagli alberi e quelle che rimangono si tingono di giallo e arancio.

Gli uccelli riprendono la loro migrazione verso i paesi più caldi.

E gli altri animali si affrettano a provvedere alla loro specie in vista del letargo e dei climi più rigidi.

Quando si celebra l’equinozio d’autunno?

I giorni di Mabon vanno dal 21 al 23 settembre.

Mabon e la sua duplice natura

Lo spirito di Mabon, l’equinozio d’autunno, si esprime proprio in questa sua natura di mezzo.

Si trova a metà tra il solstizio d’estate e quello d’inverno, le ore di luce e buio si equivalgono.

È un tempo che parla di dualità, di armonia ed equilibrio.

Mabon è l’equinozio che ci invita a fermarci, a osservare i frutti che abbiamo raccolto finora, ad apprezzare tutto il nostro lavoro, interiore ed esteriore, a celebrare la nostra parte femminile e quella maschile.

È un momento in cui tutte le attività introspettive sono benvenute e protette dall’energia della natura, un momento in cui riflettere sui cambiamenti avvenuti nella nostra vita.

Castagne frutti di Mabon

Come celebrare Mabon oggi

Ma allora come fare a festeggiare Mabon in un mondo che corre veloce e non vuole assolutamente che ci fermiamo?

Beh, come spesso dico, tutto nella vita dipende da noi.

Siamo noi a dettare il ritmo che vogliamo vivere in ogni istante e se perciò ti senti in linea con le parole che ho scritto, questi sono i miei consigli su come celebrare Mabon oggi, nel nostro mondo globalizzato.

  • Respira. Sì, innanzitutto respira e chiediti come stai, profondamente. Perché magari là fuori il mondo ha fretta ma tu hai bisogno di una pausa. Allora ascoltati.
  • Se puoi farlo, prenota subito una vacanza. Ti sembrerà strano ma questo è il momento migliore dell’anno per concederti un sano relax, anche fosse per un weekend. Stacca. Senza sentirti in colpa. Tu e i tuoi progetti futuri ne trarrete grande beneficio.
  • Concediti del tempo nella natura. Fai lunghe passeggiate in un bosco, al parco, vicino al lago o sulla spiaggia. Qualunque luogo a contatto con la natura andrà bene.
  • Dedicati alla meditazione e allo yoga. E se pensi che non facciano per te, fai dei semplici esercizi per rilassarti.
  • Festeggia i frutti della tua vita, materiali e spirituali, e poi lasciali andare. Adesso non serve trattenere le energie. La vita si sta preparando ad altro. Anche la tua.
  • Organizza una cena con le tue migliori amiche e migliori amici e prepara un cesto per la tavola con i frutti di questa stagione: uva, melograno, castagne.
  • Se ami le candele profumate, questo è il momento adatto per tutte le profumazioni autunnali e le candele color ambra, ocra, arancio.

Mabon e le divinità

Anche Mabon, come gli altri otto sabbat della ruota dell’anno, è legato a una o più divinità.

In questo caso tutte le tradizioni, da quelle celtiche, irlandesi a quelle cristiane e romane, parlano di vita e morte, di principio maschile e femminile.

Da Demetra a Persefone, dal guerriero Mabon alla dea condottiera Maeve il tema ricorrente è quello della madre a cui viene sottratto un figlio o una figlia, simbolo del seme che viene accolto dalla Madre Terra e che poi risorgerà in primavera.

Insomma tutto ci dice che è tempo di raccoglierci per poi rinascere.

Che significa Mabon

A me piace pensare che ogni momento dell’anno abbia un significato profondo per le nostre vite.

E Mabon è l’inizio di un nuovo viaggio dentro di sé, un viaggio spettacolare che avviene nella profondità del nostro essere, nella nostra essenza più intima.

Un viaggio che a volte può confondere proprio per la sua duplice natura: può farti sentire grata/o e al contempo triste. Può farti venir voglia di festeggiare e due secondi dopo farti cambiare idea a beneficio di un buon libro e una tisana calda in totale solitudine.

Prendilo come un momento di transizione, senza giudicarti troppo.

Consenti al tuo corpo e alla tua mente di fare una pausa e di essere ciò che si sente di essere, in ogni istante.

E prova a scoprire a quale trasformazione ti porterà questo aver ascoltato il ritmo della natura.

Felice Mabon!

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