Intervista a mia figlia, piccola donna al contrario

Un’intervista a mia figlia per raccontarti che…

È passata una settimana e il nostro giro del mondo prende sempre più forma.

Sono ancora in alto mare ma abbiamo ancora due mesi buoni per organizzarci al meglio.

Con la perfezione ho fatto pace da tempo.

La paura e i limiti emergono ogni tanto ma ho la chiara consapevolezza che facciano parte del gioco.

Per quanto mi riguarda, cercherò di fare del mio meglio e, per il resto, mi affiderò all’Universo.

Un po’ per gioco, un po’ per caso, ho chiesto all'”altra parte del viaggio” di raccontarti la sua versione di questa nostra nuova avventura.

Un’intervista a mia figlia, assolutamente inedita, anche per me.

Un’intervista che mi ha divertito e mostrato ancora una volta quanto la sua natura di bimba sia grandiosa e saggia, anni luce più della mia.

Ti lascio, quindi, a lei, la mia “piccola” donnaalcontrario con l’augurio che possa divertire anche te, come ha fatto con me.

P.s. L’intervista è completamente fedele alle sue parole, punteggiatura compresa. Perciò abbi pazienza se troverai gli errori grammaticali comuni a una bambina di 10 anni. Ho pensato che “correggerla” le avrebbe fatto perdere parte della sua purezza.

Enjoy!

intervista a mia figlia

Intervista a mia figlia

N: E allora, cucciola, che ne pensi di questo viaggio in giro per il mondo?

C: Penso che sia una cosa emozionante e bellissima perché scopriremo cose bellissime e vedremo cose che non abbiamo mai visto. Rideremo un sacco e ci terremo segrete le cose tra femmine io credo, anzi ne sono certa che questo viaggio per il mondo sarà un viaggio indimenticabile perché saremo io e te esattamente dall’altra parte del mondo. Teniamoci pronte!

N: C’è un posto tra quelli che visiteremo che ti incuriosisce di più?

C: Sì, i posti che mi incuriosiscono sono tutti perché: Bali non l’ho mai vista e mi piacerebbe vederla. Una che mi incuriosisce tanto è New York perché è piena di gente come me e dopo quella storia di quel ragazzo che mi hai raccontato e che ridiamo sempre*, mi incuriosisce, e poi lì posso farmi le acconciature. A Los Angeles mi piacerebbe incontrare Katy Perry.


risposte all'intervista a mia figlia

N: E della tua mamma? Pensi anche tu come molti altri che è tutta matta?

C: No, io credo che non è tutta matta come dicono gli altri perché per me invece è coraggiosa insomma saremo dall’altra parte del mondo solo io e te, non conosciamo nessuno. Bè diciamo che è un’avventuriera, più che l’avventuriera del bosco, l’avventuriera nel mondo, cioè a conoscere e a vedere paesi che non abbiamo mai visto. Quindi è stupefacente perché non è da tutti fare ciò che faremo noi.

N: 2 mesi lontane da casa sono tanti. Cosa ti mancherà dell’Italia?

C: Dell’Italia mi mancherà il cibo, la pasta in particolare. Poi mi mancherà papà, i miei compagni di classe, le maestre e L. (la sua amica del cuore), i nonni e gli zii di Milano e della Sicilia e anche i cugini e dovremmo chiamare la nonna M. e il nonno E. perché se no non si sa mai, li facciamo preoccupare.


intervista alla piccola donnaalcontrario

La mia cucciola ti ha svelato un paio di tappe del nostro viaggio. La prossima volta ti racconterò l’intero itinerario e, come dice lei, “teniamoci pronte”!

Mi sa che ne vedremo delle belle.

*questa fa parte delle cose segrete tra noi che non posso rivelarti.


Qualche mese dopo questa intervista a mia figlia, dopo il nostro rientro, ho scritto diversi articoli sul giro del mondo.

Te ne lascio alcuni qui di seguito se vuoi approfondire l’argomento:

E se dopo aver letto gli articoli, hai altre curiosità, chiedimi tutto quello che desideri in un commento qui sotto. Ti risponderò al più presto.

Un’avventura al femminile

Continuo a scrivere e a cancellare parole.

Ci penso e ci ripenso…

… perché più che annunciarti questa grossa novità, vorrei che passasse l’esperienza che c’è dietro.

Un'avventura al femminile

È arrivato il mio momento

Per due anni ti ho raccontato le storie di altri.

Attraverso alcune interviste, ti ho parlato di storie di cambiamento, di trasformazione, condite da coraggio e determinazione.

E tutte avevano come comun denominatore: una svolta interiore, una decisione.

Quella decisione che ti permette di cambiare strada e di andare nella direzione del cuore, nella direzione di ciò che sei veramente.

Da un po’ riflettevo sull’importanza di mettermi in gioco io, per prima.

Non che non l’abbia mai fatto nella mia vita, ma ultimamente mi sentivo “ferma” e non vivevo bene, affatto.

Ero arenata, da troppo tempo, come una nave arrugginita, ancorata sulla sabbia.

E guarda caso trovo indizi, incontro persone, ascolto parole che mi spingono in quella direzione.

C’è un passo del Potere di Adesso che dice: “Un’azione qualunque spesso é migliore dell’inattività, soprattutto se sei bloccato da tempo in una situazione infelice. Se dovesse rivelarsi un errore, almeno imparerai qualcosa. Ma se rimani bloccato, non impari niente”.

Ho capito che se avessi aspettato il momento giusto, quello non sarebbe mai arrivato. Ci sarebbe stato sempre un motivo “valido” per rimandare… razionale, saggio.

Il momento perfetto in fondo non esiste perché la verità è che sei tu a decidere quel momento

Così ho deciso.

Come ho scritto in Safari: “La decisione nella vita è tutto. È desiderio, è intenzione, è azione. Una volta deciso, tutto va nella direzione di quella decisione. Ogni centimetro del corpo, ogni cellula, ogni battito cardiaco”.

Ecco la novità:

A settembre partirò con mia figlia per il giro del mondo.

un' avventura al femminile

Un’avventura al femminile tra madre e figlia

Io e lei unite in una nuova avventura.

A chi mi dirà se questo viaggio ha delle congruenze con il viaggio di Lisa, dirò che è molto diverso.

I presupposti sono diversi, persino l’itinerario è in buona parte differente.

L’intenzione è diversa.

Certo, non posso dire che la presenza di Lisa nella mia vita non abbia influenzato questa decisione, ma lo ha fatto come lo hanno fatto Francesco Grandis, Simona Anedda, Valentina Meloni, Francesca Di Pietro e tutte le persone che hanno incrociato la mia vita negli ultimi cinque anni.

Paura? Sì, ne ho parecchia.

Soprattutto per il senso di responsabilità che ha una madre nei confronti di sua figlia. Partire da sola sarebbe stato più semplice. Meno paranoie, meno senso del dovere.

Ma ho accettato il rischio in nome di un’esperienza che penso potrà arricchirci entrambe e diventare una pietra miliare nel nostro rapporto.

A chi mi dice: “Brava, che coraggio!”, rispondo che non mi sento né brava, né coraggiosa.

Sento soltanto che dietro questa decisione c’è il rispetto per la mia vita e il desiderio forte, gigantesco, di cambiarla questa mia vita, in meglio.

E per la vita di lei?

Non ho scelto io. Le ho chiesto mille volte se preferisse rimanere a casa con il padre.

E tutte le volte ha risposto che voleva venire con me.

Nei prossimi post ti racconterò l’itinerario e tutte le curiosità su questo viaggio.

E naturalmente se vuoi farmi domande, sono qui pronta a risponderti.

La decisione di questo viaggio è anche merito tuo che mi segui e mi sostieni da più di due anni.

Perciò grazie! Un grazie senza se e senza ma!

Mi auguro che vorrai seguirmi in questa avventura al femminile esattamente come io desidero portarti con me, km per km, paese per paese, continente per continente.