18 libri di viaggio per bambini e ragazzi

libri di viaggio per bambini e ragazzi

Lo so, lo so, I bambini praticamente non leggono più.

Eppure nulla al mondo ti fa viaggiare con la mente e con l’anima come un buon libro.

E allora facciamoli viaggiare i nostri bambini e le nostre bambine. O almeno tentiamo fiduciose/i.

E facciamolo non solo attraverso i video a cui sono abituati/e (pure troppo), ma anche attraverso libri di viaggio per bambini e bambine che possano aprire i loro orizzonti.

Quindi se ti stai chiedendo che libri far leggere ai bambini per appassionarli al viaggio o quali libri portare in vacanza, ecco a te una lista con ben 18 libri di viaggio per bambini e ragazzi, uno più bello dell’altro.

Libri di viaggio per bambini e bambine

Il viaggio nella letteratura dell’infanzia è un argomento che viene trattato da secoli.

Ecco perché in questa lista che troverai qui di seguito ho inserito romanzi e libri che hanno da 1 a 300 anni.

Quel che conta in fondo è viaggiare con la fantasia per accompagnare i nostri figli e le nostre figlie alla scoperta del viaggio.

Che ne dici, cominciamo a viaggiare insieme?

1 – Ventimila leghe sotto il mare di Jules Verne

Ventimila leghe sotto il mare di Jules Verne è decisamente un classico che non tramonta mai.

Un gruppo eterogeneo di esseri umani in lotta con mostri marini alla scoperta della mitica città di Atlantide… e l’avventura è garantita.

2 – Sottacqua, sottoterra di Aleksandra Mizielinska

Sottacqua, sottoterra è un titolo che di suo è già tutto un programma.

Il libro infatti si può leggere da entrambe le parti, una per andare alla scoperta del mondo sotterraneo, l’altra per immergersi negli abissi del mare.

E al centro del libro il nucleo della terra.

Il tutto reso ancora più accattivante dalle tante illustrazioni.

3 – Dov’è il mio gatto? di Camille Garoche

Insieme a Lola, la protagonista di Dov’è il mio gatto? di Camille Garoche, andiamo alla ricerca del suo gatto perduto, Arturo, tra le strade di Parigi.

Un bellissimo escamotage letterario per far scoprire ai bambini e alle bambine una delle città più belle al mondo.

Molto carina l’idea di scovare Arturo in ogni pagina del libro.

E tu l’hai trovato?

4 – Fiabe delle montagne di Idalberto Dei

Un libro magico che da creature magiche è abitato.

Fiabe delle montagne di Idalberto Dei è un incantevole viaggio tra le montagne dell’Appennino Emiliano in compagnia di animali e streghe del bosco.

I bambini e le bambine lo adoreranno!

5 – I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift

Un altro grande classico irrinunciabile!

I viaggi di Gulliver dal 1726 a oggi ci porta in viaggio con Lemuel Gulliver, il protagonista del romanzo, tra Lilliput minuscoli, Brobdingnag giganti, scienziati di Lagado e cavalli Houyhnhnms.

Interessanti i messaggi sociali nascosti nel libro, ma questi li teniamo per noi adulte/i.

6 – Il viaggio di Marco Polo da Venezia alla Cina e ritorno di Pino Pace e Allegra Agliardi

Il viaggio di Marco Polo da Venezia alla Cina e ritorno è una vera e propria mappa che porterà i bambini e le bambine lungo la via della seta, tra luoghi magici, illustrazioni e itinerari.

7 – Viaggio in Italia di Gianni Rodari

Una geografia italiana tutta immaginaria quella di Viaggio in Italia di Gianni Rodari.

I bambini scopriranno città dove è possibile imparare 214 lingue o dove le strade sono di cioccolato, il tutto accompagnato da un QR Code per scaricare questo atlante ridisegnato dalla fantasia di uno dei più grandi scrittori italiani.

Viaggio in Italia libri di viaggio per bambini
Viaggio in Italia – Il viaggio libro per bambini

8 – Barcelona di David Pintor

E adesso ce ne andiamo in giro per la città di Gaudí grazie allo splendido Barcelona di David Pintor e ai suoi disegni.

A bordo di una bici, un pittore ci mostra vie, piazze, monumenti della capitale catalana.

A rendere tutto più bello, 4 cartoline illustrate e autografate dall’autore che puoi appendere in casa, spedire o anche regalare.

9 – Mappe, un atlante per viaggiare tra terra, mari e culture del mondo

Contiene ben 75 mappe questo splendido atlante illustrato.

Mappe, un atlante per viaggiare tra terra, mari e culture del mondo porterà bambini e bambine alla scoperta dell’Australia, dell’Islanda, della Mongolia e di altri 62 paesi del mondo.

10 – Viaggio incantato di Mitsumasa Anno

Un viaggio a cavallo per tutta l’Europa, e già mi piace.

Aggiungi che i disegni sono emozionanti e i luoghi fiabeschi ed è fatta!

L’autore parla di “un viaggio per perdersi”. E cosa c’è di più bello del perdersi in viaggio per poi ritrovarsi?

Perché è questo Viaggio incantato di Mitsumasa Anno: un viaggio senza tempo alla scoperta di un’Europa apparentemente diversa dal Giappone, per poi ritrovare tanti punti d’incontro.

Una curiosità per occhi più attenti: tra le pagine ci sono richiami a grandi artisti, come Vang Gogh ed Escher.

Libri sul viaggio per ragazzi e ragazze

E poi arriva l’adolescenza e, da madre di adolescente ne conosco i sintomi (dimmi che finirà presto, vero?).

Ancora di più credo che nell’età dello sviluppo fisico ed emotivo, i libri siano dei compagni preziosi, figuriamoci quelli col tema del viaggio per bambini. Pardon, ragazzi/e!

11 – Il Giro del Mondo in 80 giorni

Partiamo da un altro classico di Jules Verner: II Giro del mondo in 80 giorni.

Io il giro del mondo l’ho fatto proprio con la mia allora bambina e ti assicuro che è un’avventura che non dimenticheremo mai.

Perché allora non farla vivere a tutti i ragazzi e le ragazze attraverso questo libro che ha incantato tante generazioni?

12 – Capriole sotto il temporale di Katherine Rundell 

Katherine Rundell è l’unica scrittrice che tiene la mia adolescente incollata ai libri.

Eh già, anche lei è figlia di questa generazione a suon di smartphone e farla appassionare alla lettura è un’impresa sempre ardua.

In questo mi aiuta alla grande l’autrice di Sophie sui tetti di Parigi e de La ragazza dei lupi.

Ma Capriole sotto il temporale è senza dubbio il suo preferito.

Sarà perché Wilhelmina, la protagonista del romanzo, come mia figlia, ha trascorso la sua infanzia in Africa, sarà che come lei era molto selvaggia, sta di fatto che è proprio mia figlia ad avermelo consigliato per questa lista.

13 – Le cronache di Narnia di C.S. Lewis

7 volumi raccolti oggi in un unico libro che dal 1949 incanta i ragazzi e le ragazze di tutto il mondo e, aggiungerei, anche noi adulte/i amanti del fantasy.

Se poi hai visto anche la trasposizione cinematografica, beh, la lettura di Le cronache di Narnia di C.S. Lewis sarà ancora più appassionante.

14 – Shakespeare a New York di Emanuela Nava

E che… una storia ambientata nella mia amata New York non la mettevo in questa lista?

Shakespeare a New York è una storia scritta da un’italiana su un ragazzo italiano che da Belpasso si trasferisce a Manhattan. Un bel salto quantico, eh?!

Convinto che William Shaskespeare abbia origine siciliane, Bob, questo è il nome del ragazzo, inizia un’avventura che, lasciamelo dire, solo New York è capace di regalarti.

Shaskespeare a New York libri di viaggio per ragazzi
Libri viaggio bambini e ragazzi

15 – Missione Polo Nord. Game book Di Sophie Blitman

Missione Polo Nord di Sophie Blitman è un vero e proprio game book, in cui tu sei l’unico/a protagonista.

Le tue scelte determineranno l’andamento della missione.

Tutto dipende da te.

Pronto/a a partire per l’Artide? 

16 – Come diventare un esploratore del mondo di Keri Smith

Anche Come diventare un esploratore del mondo di Keri Smith è pensato per essere un libro interattivo.

Potrai scriverci su, appuntare le tue osservazioni, scoprire ciò che si cela nel mondo attraverso i tuoi occhi.

In tuo aiuto, se lo vorrai, suggerimenti di artisti, filosofi, autori sparsi qua e là per il libro.

17 – Il libro dei viaggi di Malcom Croft

Questo libro firmato Lonely Planet è un vero e proprio biglietto per il giro del mondo.

203 paesi del nostro pianeta raccontati con aneddoti, curiosità geografiche, foto e non solo.

Tra musica, animali, feste Il libro dei viaggi di Malcom Croft soddisfa anche i più curiosi lettori e lettrici.

18 – Il fantastico viaggio di Stella. Un’amicizia ai confini dell’universo di Michelle Cuevas

Un racconto divertente e commovente allo stesso tempo, Il fantastico viaggio di Stella. Un’amicizia ai confini dell’universo di Michelle Cuevas.

La storia di una undicenne che condivideva la passione per l’astronomia con il papà defunto e che trova, grazie a un amico venuto dallo spazio, il modo per far sparire il suo ricordo.

Ma poi… beh, questo lo lascio scoprire a te.

Dove scaricare gratis libri per bambini

Se hai Amazon Prime, ogni mese il servizio dà la possibilità di scaricare tantissimi libri gratuitamente sul proprio lettore Kindle. Si va dalla narrativa alla saggistica e ovviamente alla letteratura per bambini e ragazzi.

Anche la Mondadori offre un servizio simile per chi invece ha Kobo.


Insomma di spunti per letture per bambini a tema viaggio ce ne sono parecchi.

Adesso tocca a te far scegliere al/la tuo/a bambino/a cosa vorrebbe leggere tra questi 18 titoli.

Sono certa che farà la scelta migliore per sé!

I bambini e le bambine sono maestri/e in questo.


Probabilmente può interessarti il mio articolo:

La profezia della Curandera

immagine in evidenza articolo la profezia della curandera unadonnaalcontrario

La profezia della Curandera” è un libro che mi gira intorno da una vita intera.

Sapevo che, prima o poi, sarebbe arrivato il “nostro” momento, perciò non mi sono preoccupata del fatto che forse ero l’unica al mondo a non averlo letto, eh, eh!

Qualche settimana fa, mentre stavo approfondendo un discorso sulla saggezza interiore delle donne, me lo sono ritrovato davanti per la milionesima volta e mi sono detta in maniera naturale: “È ora”.

La profezia della Curandera: recensione

Sappi che non è stato affatto amore al primo rigo.

Anzi, a dirla tutta, ho passato le prime 20/30 pagine a chiedermi: “Ma come mai questo libro è così osannato?”.

Mi sembrava di essere di fronte a un romanzetto d’amore di serie B.

Perdona l’estrema sincerità ma sono fatta così.

L’unica cosa che mi ha fatto andare avanti è la mia abitudine a dare una chance a qualunque libro scelgo di leggere.

Anche perché mi sembrava davvero strano che questo “raccontino” d’amore fosse diventato bestseller e punto di riferimento per molte donne di cui ho parecchia stima.

Non starò qui a spoilerarti la trama de La Profezia della Curandera perché non voglio toglierti il gusto di scoprirla pagina per pagina, ma ci tengo invece a raccontarti perché, dopo aver superato lo scoglio iniziale, l’ho letteralmente divorato, assetata com’ero di saperne ogni cosa.

La profezia della Curandera: significato

Ho capito la grandezza di questo libro solo addentrandomici dentro con un desiderio profondo di conoscenza.

Sono stata in Perù e conosco bene la sacralità che la sua gente conferisce alle montagne. Grazie a quel viaggio ho imparato ad amare anche la storia e la cultura degli Inca ma non avevo capito fino in fondo quanto questa cultura fosse profondamente moderna, anzi contemporanea.

Ci sono tre argomenti che mi hanno toccato molto di questo libro speciale.

È di questi tre argomenti che ti voglio parlare oggi.

la profezia della curandera recensione unadonnaalcontrario

Il potere dell’essere umano

Questo libro è un riflettore puntato sul potere infinito dell’essere umano.

Qualcuno obietterà che parla del potere delle donne ma, a mio parere, parla del potere della donna e del potere dell’uomo.

La protagonista è una giovane india che, per amore, intraprende il percorso per diventare curandera.

Oggi potremmo dire che quell’amore sia stato la sua “scusa”, l’espediente per intraprendere un percorso sacro.

In fondo non è molto diverso da ciò che succede a noi oggi quando affrontiamo una difficoltà “imprevista” o veniamo travolte/i da una sofferenza che ci saremmo volentieri risparmiate/i.

A un primo impatto, potremmo definire quella difficoltà o sofferenza una sfiga.

Ma se si è anche un minimo approfondito la propria crescita personale, si sa che quella difficoltà può, se affrontata con lo spirito giusto, portarci a migliorare la nostra vita intera, non solo quella sofferenza lì.

Ogni cosa che ci capita è una grande occasione per sperimentare il potere che abbiamo dentro.

Dice Mama Maru che istruisce la ragazza:

«Possiedi un potere che potrai usare solo quando tu lo vorrai»*.

«Tu sostieni di volerlo, ma non è assolutamente vero. È per questo che non puoi. Chi davvero vuole, può. Ma per potere e volere, bisogna prima sapere e, soprattutto, osare. Ma tu non hai voluto sapere, non hai voluto potere, né tantomeno hai voluto osare»*.

Un potere che si trova solo nella conoscenza profonda di sé, che si scopre entrando in sintonia con la natura stessa, un potere che conduce alla libertà e alla saggezza primordiale, quella della Pachamama, la Madre Natura.

È il potere che ogni donna ha la possibilità di risvegliare e che le permette di non avere più paura perché conosce la verità di ogni cosa.

Kantu, la protagonista, affronterà un percorso molto duro per essere iniziata all’arte dei Curanderos ma, se te lo stai chiedendo, non devi necessariamente capire se sei una curandera (a meno che tu non lo desideri ovviamente) o percorrere lo stesso percorso per acquisire quella conoscenza.

Sono da sempre convinta e l’ho visto sia sulla mia pelle sia nella vita di chi seguo in Da Crisalide a Farfalla, il mio percorso di Crescita Personale, che le situazioni che affrontiamo nelle nostre vite occidentali, ogni giorno, non sono meno infime né meno pericolose di quelle a cui è stata sottoposta Kantu.

Semplicemente hanno un aspetto diverso.

Come è scritto sempre ne “La profezia della Curandera”:

«La natura si premura di usare sempre qualche tipo di esca per fare in modo che le persone imparino “qualcosa”.

Il sesso come energia sacra

L’unica speranza di salvezza per l’umanità risiede nella liberazione della sessualità, sulla quale bisognerebbe imprimere il marchio della sacralità”.*

L’altro punto estremamente interessante de “La profezia della curandera” è quello riguardante la sessualità.

Una sessualità profondamente lontana da come l’hanno insegnata alla maggior parte di noi.

Kantu scopre che il sesso non è solo l’atto sessuale in sé ma coinvolge pensieri, energie, spirito e permette alla donna e all’uomo di raggiungere la massima potenza creativa e spirituale.

Nel loro essere diversi, donna e uomo diventano complementari creando un’unità che non divide ma unisce come nulla al mondo riesce a fare.

In qualche modo mi ha ricordato la filosofia tantrica che risiede a coordinate geografiche ben diverse.

E questo non fa che confermare ciò che penso da molti anni ormai, e cioè che la conoscenza, la saggezza profonda non c’entra nulla con la religione o l’etnia, ma è insita nell’essere umano e si manifesta ovunque ci sia quello stesso spirito di ricerca.

Istruzione ed educazione

«Non confondere l’istruzione con l’educazione…. Nella maggior parte dei centri educativi di oggi sono molti coloro che lavorano per distruggere la vita sulla terra mentre assai pochi quelli che lavorano per difenderla”.*

Un altro aspetto davvero attuale de “La profezia della curandera” è quello dedicato alla differenza tra istruzione ed educazione.

Mama Maru spiega a Kantu quanto sbagliata sia l’educazione impartita alle ragazze a i ragazzi nelle scuole moderne. Un’educazione basata sul pensiero maschile che non risponde in alcun modo alle esigenze femminili.

Per l’anziana curandera, e sinceramente non potrei essere più d’accordo, educare è più importante di istruire perché educare ha lo scopo di rendere umani mentre l’istruzione “persegue lo sviluppo della mente e della razionalità”* non badando sempre al benessere del nostro mondo.

Sull’argomento educazione, scrissi tempo fa un articolo che ritengo molto collegato a questa visione. Se vuoi dargli un occhio, te lo lascio qui di seguito:

Conclusioni

Credo che La profezia della Curandera sia un libro che tutte le donne (e tutti gli uomini) dovrebbero leggere.

Se ognuna/o di noi fosse consapevole del potere dentro di sé e sapesse attingervi, non esisterebbero le guerre perché nessuna/o di noi andrebbe mai a cercare il potere fuori di sé sottomettendo popoli e devastando paesi senza tra l’altro trovarlo quel potere.


* tutte le citazioni in questo articolo provengono da libro “La profezia della Curandera” di H. Huarache Mamani, ed. Piemme.

Il Codice dell’Anima di James Hillman

immagine evidenza il codice dell'anima di James Hillman

Il codice dell’anima e il daimon: una visione rivoluzionaria.


Hai presente quando leggi qualcosa e pensi: “Ehi, qui sta parlando proprio con me, anzi di me”.

Ecco, questo mi è accaduto fin dalle prime pagine de Il codice dell’anima di James Hillman.

E più leggevo, più mi chiedevo: “Come mai sono arrivata a questo libro solo adesso nonostante sia stato pubblicato nel 1996? Dov’era prima di adesso?”.

Si sa, a volte è meglio non farsi troppe domande. Evidentemente allora non ero pronta.

Oggi te ne parlo perché, se anche tu sei un’anima al contrario, probabilmente questo libro parla anche con te, di te.

Uno psicologo a servizio dell’anima

Parto dal suo autore, James Hillman, perché voglio fugare le perplessità di chi probabilmente mi e si chiederà: “Ma quale mente ha partorito queste strane idee?”.

Beh, sappi che James Hillman è uno psicanalista e filosofo, considerato una vera autorità nel suo campo.

Da profondo conoscitore della psicoterapia classica, ha sviluppato un approccio analitico che va a scandagliare non solo la mente e il razionale, ma anche la parte più arcaica dell’essere umano, mettendo al centro dei suoi studi l’anima e gli archetipi.

Diciamo che tra gli psicoterapeuti è uno di quelli “non incasellabili” e sai bene quanto, tra queste pagine al contrario, gli incasellabili siano estremamente graditi.

E adesso veniamo al libro.

Recensione il Codice dell'Anima di James Hillman
Teoria della ghianda Il codice dell’anima

Il codice dell’anima e la teoria della ghianda

Non c’è libro al mondo che esprima meglio de Il codice dell’anima ciò che pulsa dentro.

Quella vocina interiore che, a volte, ci fa pensare di non appartenere ad alcun luogo, ad alcuna famiglia conosciuta, persino a questa terra.

Citando Platone, Hillman spiega che, prima di nascere, ognuna/o di noi ha scelto il suo “disegno di vita” e ha ricevuto in dono un daimon, una sorta di partner inscindibile da noi che ci ricorda il perché siamo venute/i al mondo.

Scrive così:

“… noi ci siamo scelti il corpo, i genitori, il luogo e la situazione di vita adatti all’anima e corrispondenti… alla sua necessità…. E se ora la scelta mi sembra incomprensibile, è perché ho dimenticato”.*

La Teoria della ghianda spiega che “siamo venuti al mondo con un’immagine che ci definisce”. E il daimon è come “la spinta della quercia dentro la ghianda”.

Hillmann definisce “quercità” della ghianda quella motivazione, vocazione che spinge da dentro.

Hai presente quando da bambina/o ti stavano strette le regole? E se ti rifiutavi di obbedire, erano guai?

Ecco, Hillman paragona le punizioni dovute a questi comportamenti fuori dalle regole a una “violenza” nei confronti della dignità del bambino e della bambina, della sua personalità… aggiungerei, del suo daimon.

Critiche alla psicologia classica

Secondo Hillman, la psicologia applicata pedissequamente senza tenere conto del daimon, ha dei limiti sostanziali: il ridurre tutto al superamento di blocchi o fissazioni, a quella che lui chiama “superstizione parentale” per cui tutto ciò che ci capita dipende quasi esclusivamente dall’influenza dei genitori.

L’insegnare al bambino a difendersi fin dalla più tenera età, il cercare di curare tutte le cose di questo mondo, soprattutto quelle invisibili, che non comprendiamo.

Il dare soprattutto alle nostre madri un potere che è anche un enorme fardello.

Hillman propone una visione diversa.

Invece di considerare le madri le uniche artefici dei nostri problemi, persino a 50 anni suonati, secondo Hillman il vero potere delle madri è quello di “riconoscere e proteggere il daimon del figlio”*.

Approvarlo senza condizioni di sorta, fargli/le sentire che è sempre dalla sua parte e soprattutto, invece di considerare la figlia o il figlio come la propria ragione di vita, riconoscere il proprio daimon e portare a compimento la sua personale missione in questa vita. La sua, non quella della figlia o del figlio.

Il codice dell’anima e l’invisibile

Facciamo fatica a credere in ciò che i nostri occhi non vedono, vero?

Ma, ti invito a rispondere a questa domanda: è davvero sempre così?

Scrive Hillman:

“… non sono invisibili le astrazioni della fisica, le energie, le verità teologiche, gli ideali che portano alla guerra, l’amore, la follia? Queste le diamo per scontate.”*

Come crediamo in queste cose, possiamo credere anche alla presenza di una specie di angelo che è con noi fin da prima di nascere, che non ci abbandona mai e che ha a cuore il nostro interesse, perché il nostro interesse è il suo interesse.

*Il codice dell’anima frasi

Il daimon e la solitudine

Ti è mai capitato di sentirti sola/o? Esclusa/o?

Di sentire una voce da dentro che ti dice: “Tu sei diversa/o”.

Di provare una strana nostalgia ma non capire da dove provenga?

Di sentire qualcosa pulsare da dentro, qualcosa che vuole uscire, volare in alto e non comprendere di che si tratta?

Ecco, quello è il tuo daimon, spiega Hillman con la teoria della ghianda.

E il daimon vuole solo essere visto e riconosciuto da te.

Il codice dell’anima ci invita ad esplorare questa solitudine, questa sensazione di stranezza, a portare fuori la nostra più profonda vocazione, il motivo per cui siamo qui e ora, in questo mondo, in questa epoca.

Il daimon non è un moralista

Non si tratta di moralità: il daimon non è giusto o sbagliato, non è buono o cattivo.

La sua natura è lontana da tutto ciò che è teologico o considerato dalla nostra società come “bene” o “male”.

Il daimon non è etico o moralista, è piuttosto “un agente della sorte personale”.*

Ne Il codice dell’anima vengono citati moltissimi esempi di personaggi illustri, da Judy Garland a Woody Allen, da Richard Nixon a Gandhi mostrando come il daimon ha agito nelle loro vite, talvolta in modo costruttivo, talvolta in modo distruttivo.

Hillman non si erge a giudice del bene. Osserva e analizza.

Quel che è chiaro, dice, è che alla luce del daimon, “diventa straordinariamente facile comprendere la nostra vita: comunque siamo, non potevamo essere altrimenti. Niente rimpianti, niente strade sbagliate, niente veri errori. Svela che ciò che facciamo è soltanto ciò che poteva essere”.*


Preferisco non aggiungere altro di questo libro che ritengo fondamentale per scoprire qualcosa di più di noi e approfondire certe parti che forse ancora sono nascoste.

Credo sia una grande occasione poter fare esperienza attraverso le parole e le spiegazioni de Il codice dell’anima e ti invito fortemente a farlo.

Se lo hai già letto o, dopo che lo leggerai, sarei felice di conoscere la tua opinione. Meglio ancora la tua esperienza. Ti aspetto nei commenti a questo articolo.

*Tutte le citazioni sono riportate dal libro Il codice dell’anima di James Hillman, 1997, Adelphi Edizioni.

5 libri da regalare a Natale 2023

immagine evidenza libri da regalare a natale

Libri da regalare a Natale 2023 ne abbiamo?

Direi proprio di sì.

Quest’anno sono usciti tantissimi nuovi testi che non vedono l’ora di essere letti.

Il Natale è un momento perfetto per dedicarsi alla lettura, con il camino acceso, le luci dell’albero, una buona tazza di the speziato.

E poi dì la verità, quanto è bello ricevere un libro cartaceo a natale, invece di quei regalini fatti giusto per farli?

Un libro da trovare sotto l’albero, magari con una dedica scritta a mano, con quel profumo di carta appena stampata e le pagine che pian, piano si ingialliscono per quanto le abbiamo consumate.

Fermo subito la mia anima romantica di fine 800 e la sua fervente immaginazione e vado al dunque ché, lo sai, quando si tratta di libri, è un attimo che mi perdo nelle storie senza tempo.

*articolo aggiornato il 09/11/2023.


5 consigli sui libri da regalare a Natale 2023

1 – Lo Scambio di John Grisham

Lo scambio di John Grisham è il primo libro che ti consiglio per questo natale 2023.

John Grisham è una garanzia per noi che amiamo leggere.

E in questo suo nuovo libro riincontriamo uno dei protagonisti più amati, Mitch de Il Socio, il suo primissimo thriller.

Da New York Mitch vola a Roma, ma Roma sarà solo la prima tappa di un viaggio in giro per il mondo per risolvere un caso ricco di adrenalina.

Come finirà? Lo scopriremo solo leggendolo.

lo scambio libro da regalare a natale 2023

2 – Libri da regalare a Natale per essere più sostenibili

Si parla tanto di sostenibilità negli ultimi anni e, viaggiando, mi rendo conto sempre di più di quanto sia praticamente impossibile essere sostenibili al 100%.

Ma possiamo imparare a fare di più, molto di più di quello che già facciamo con piccoli accorgimenti.

Libro Verde, una Guida per Vivere Sostenibile è stato scritto proprio per questo. Per farci rendere conto di cosa nella nostra vita quotidiana è sostenibile e cosa non lo è, e per darci consigli su come essere più consapevoli e virtuosi nei confronti di questa terra che ci ospita e ci nutre da miliardi di anni.

libro verde da regalare a natale 2023

3 – La Saga dei Florio in cofanetto regalo

Questo è il libro da regalare a Natale. Anzi i libri.

Per la felicità di chi ha amato i Leoni di Sicilia, per la prima volta racchiusi in unico cofanetto, troverai i due libri de La Saga dei Florio di Stefana Auci: i Leoni di Sicilia e L’Inverno dei Leoni.

All’interno anche le piantine di una Palermo dell’epoca dei Florio.

Dimmi se non è un regalo coi fiocchi?

libri da regalare a natale la saga dei florio

4 – Chiedi bene e ti sarà dato di Paolo Borzacchiello

Tra i libri più belli da regalare a Natale c’è sicuramente Chiedi bene e ti sarà dato di Paolo Borzacchiello.

Uno dei linguisti italiani più importanti, ci accompagna in un viaggio dentro le nostre domande, quelle che forse se sappiamo porci nel modo giusto ci porteranno dove vogliamo, a realizzare la vita che davvero desideriamo.

Forse è un libro particolare da regalare a Natale ma la persona a cui lo regalerai lo apprezzerà molto.

libri paolo borzacchiello natale 2023

5 – A Sweet Christmas

Tra amori scomparsi, natale in famiglia, storie fantastiche A Sweet Christmas è certamente uno dei libri da mettere sotto l’albero di Natale.

In fondo che natale sarebbe senza storie di Natale?

E qui troverai 5 racconti diversi, scritti da 5 mani diverse per trascorrere le tue serate davanti allo scoppiettio di un caminetto e un calice di vin brulè.

a sweet christmas libri da regalare a natale 2023

Bene, la mia lista dei 5 libri da regalare in questo natale 2023 finisce qui ma…


E venne chiamata due cuori di Marlo Morgan

E venne chiamata due cuori immagine evidenza unadonnaalcontrario

L’incontro tra E venne chiamata due cuori e me ha davvero del mistico.


Era una di quelle sere di luglio che: “Andiamo a far l’aperitivo?”.

Davanti al mio spritz, probabilmente complice l’alcol, dalla mia bocca emergono queste parole: “Quando potremo riprendere a viaggiare, mi piacerebbe fare un’esperienza sciamanica, a contatto con persone che vivono la natura a 360 gradi”.

Lui mi deve aver guardato strano ma ormai è abituato alle mie pazze idee.

Qualche giorno dopo una mia amica mi parla di un libro che devo assolutamente leggere perché sa che io amo follemente l’Australia e perché questo libro parla di una donna che si trasferisce lì per un po’.

Non so altro di questo libro ma lo compro sulla fiducia.

Del resto la mia amica ha ragione: il mio amore per l’Australia bastava per metterlo nel carrello di Amazon.

24 ore dopo avevo in mano E venne chiamata due cuori.

E venne chiamata due cuori recensione unadonnaalcontrario

Recensione del libro E venne chiamata due cuori

Inizio la mia recensione di E venne chiamata due cuori con un riassunto breve del contenuto, per poi addentrarmi nelle controversie che avvolgono questo libro e soprattutto su quello che definisco “il nostro incontro mistico”.

E venne chiamata due cuori: trama

Comincio a leggere e scopro che questo libro racconta la storia vera di una dottoressa americana che, in un momento particolare della sua vita, accoglie una proposta di lavoro in Australia (detto tra noi, lo farei anch’io all’istante).

Durante il suo soggiorno aussie, osserva che la popolazione indigena è pressoché inesistente nella vita sociale e non trova risposte ai suoi perché tra amici e conoscenti.

Inizia un progetto di integrazione con un gruppo di giovani mezzosangue e, poco tempo dopo, viene invitata da una vera tribù aborigena nell’entroterra australiano.

Entusiasta dell’idea, parte inconsapevole di quello che le accadrà nei successivi quattro mesi. Abbandonerà tutto, abiti, gioielli, carte di credito e inizierà un viaggio incredibile attraverso il deserto rosso.

Pian, piano diventerà parte della tribù della Vera Gente in un percorso iniziatico che le permetterà di vivere dei pochi frutti del deserto, acquisendo conoscenze primordiali persino dal punto di vista medico, cambiando profondamente il suo modo di pensare alla vita stessa.

E venne chiamata due cuori: controversie

Prima di raccontarti cosa di mistico c’è nel mio incontro con E venne chiamata due cuori volevo fare un passo avanti nel tempo.

Quando ho finito di leggere questo libro meraviglioso, perché ti assicuro che è meraviglioso, ho fatto delle ricerche esattamente come faccio sempre prima di scrivere un articolo.

Non ti nego che sono rimasta davvero sorpresa dalla quantità di controversie, critiche, parole cariche di sentimenti negativi che ho trovato su questo libro di Marlo Morgan.

Non mi era mai capitato prima con i libri che ho recensito anche quando non sono stati libri “facili”.

Marlo Morgan storia vera o falsa?

Si dice che Marlo Morgan si sia inventata tutto, che nel suo racconto ci siano delle contraddizioni, incongruenze sul modo di vivere degli aborigeni.

E pare che lei stessa abbia affermato che alcune parti del libro siano romanzate.

Ora partendo dal fatto che per me l’etica è davvero importante per cui se lei si è inventata qualcosa o tutto, è corretto dichiararlo, dall’altro lato posso dirti che quello che dà questo libro in termini di crescita personale è di gran lunga superiore a qualunque di queste critiche.

E venne chiamata due cuori frasi incise dentro di me

Come ho detto prima, tra me e questo libro di Marlo Morgan c’è stato un incontro mistico.

Desidero mostrarti il perché citando fedelmente alcune frasi di E venne chiamata due cuori.

Noi e ciò che ci circonda

Lo scopo del regno vegetale è di nutrire animali e uomini, consolidare il terreno, accrescere la bellezza e mantenere l’equilibrio nell’atmosfera… le piante e gli alberi cantano silenziosamente per noi e… tutto ciò che chiedono in cambio è di cantare per loro. Lo scopo principale dell’animale non è quello di nutrire l’uomo, e tuttavia quando è necessario, acconsente a svolgere tale funzione. Il suo scopo è quello di contribuire all’equilibrio atmosferico, di essere compagno dell’uomo e di istruirlo con l’esempio”… “La tribù incomincia sempre la giornata ringraziando il Tutto per la luce, per se stessi, per gli amici e per il mondo. Talvolta fanno richieste specifiche, ma sempre accompagnate dalla frase: se è per il mio bene e per il bene di tutte le forme di vita che mi circondano”.*

Da tempo ormai sono convinta che noi esseri umani occidentali abbiamo dimenticato la nostra parte animale. I nostri sensi sono assuefatti e mi pare che il distacco tra mente e corpo si faccia ogni giorno più ampio.

Ho parlato spesso di non dualità tra materia e spirito e, negli ultimi anni, nonostante sia difficile farlo in una grande città, ho cercato di ritrovare il rapporto con il mio corpo e con ciò che mi circonda.

Che non ci sia differenza tra noi e il cielo, tra noi e gli esseri senzienti e insenzienti non lo dico io ma la scienza. Solo che percepirlo è nostra responsabilità.

Ho sperimentato più volte, e in questo blog l’ho scritto ripetutamente, che quando i tuoi desideri sono in direzione della tua felicità, la vita ti sostiene e ti permette di realizzarli velocemente, senza sforzo.

Dopo la lettura di E venne chiamata due cuori, che non ha fatto altro che confermare questa mia idea, ho imparato a ringraziare le piante e gli animali che incontro, anche quelli che sono nel mio piatto e, quando esprimo un desiderio, a dire: “Se è per il mio bene e per il bene di tutte le forme di vita che mi circondano”.

Essere al di là del corpo

… ciò che conta è il modo in cui ci rapportiamo emotivamente alle cose. Esso si imprime in ogni cellula del corpo, nella mente e nel nostro io eterno. Mentre alcune religioni sottolineano la necessità di dar da mangiare agli affamati e dar da bere agli assetati, questa tribù sostiene che il cibo e l’acqua offerti, e la persona che li riceve, non sono essenziali. Quel che conta è il sentimento che si sperimenta nell’offrire con amore e senza riserve… Ogni uomo lascia questo piano di esistenza con, per così dire, un cartoncino segnapunti su cui è riportato momento per momento il modo in cui ha padroneggiato le proprie emozioni. Sono i sentimenti invisibili extrafisici che riempiono la parte eterna di noi a fare la differenza tra ciò che è buono e ciò che non lo è. L’azione non è altro che il canale attraverso cui il sentimento, lo scopo, trova la sua espressione”.*

Altra cosa su cui rifletto da tempo.

Non è il corpo fisico che è importante. O meglio è importante in quanto mezzo con cui compiamo le azioni, con cui manifestiamo il nostro essere più profondo. Anche se non parliamo, è l’imprinting che conta, quel che c’è dietro la nostra azione, anzi sarebbe meglio dire “dentro”.

Possiamo anche mentire dal punto di vista verbale ma alla vita, quella profonda, non si può mentire. Forse in un altro modo si direbbe “Karma”. A me piace pensare che, al di là di come vogliamo chiamarlo, dovremmo far in modo di essere/fare ciò che pensiamo, in piena coerenza.

Certo, non è sempre facile. Non siamo mica perfette/i e non è la perfezione a cui dovremmo mirare. Ma anche se si sbaglia, possiamo rideterminare: “Ok, questa volta è andata così. Se posso, faccio di tutto per rimediare. Se non posso, comunque decido che la prossima volta farò meglio”.

I messaggi del corpo

La tribù della Vera gente non crede che noi siamo vittime casuali, ed è convinta che il corpo fisico sia l’unico mezzo che il nostro più elevato livello di consapevolezza eterna ha per comunicare con la nostra consapevolezza individuale. Un rallentamento nelle funzioni del corpo ci permette di esaminarci a fondo, e di analizzare le ferite davvero importanti che bisogna medicare: rapporti interpersonali falsati, mancanza di un credo, tumori da paura, dubbi sul nostro creatore, perdita della capacità di perdonare e così via.”*

Sposo in pieno questo argomento.

Non c’è nulla di più chiaro dei segnali che invia il corpo. La mente può confonderci ma il corpo no.

Ed è importante ascoltare i segnali che ci invia il corpo perché a volte ci dice quando è il momento di cambiare rotta. Personalmente, ho imparato che è meglio ascoltarlo ai primi segnali prima di peggiorare drasticamente le cose.

Fede nel Tutto

I Mutanti hanno molte fedi, e dicono che la tua vita è diversa dalla mia, che il tuo salvatore è diverso dal mio salvatore, che la tua eternità non è la mia eternità. La verità è che ogni vita è unica. C’è solo un gioco in corso. C’è una sola razza, ma molte sfumature diverse. I Mutanti discutono sul nome di Dio, sull’edificio da erigere in suo nome, sui giorni in cui celebrarlo e rituali da compiere. Come è venuto sulla terra? Che cosa significano le sue parabole? La verità è la verità. Se tu fai del male a qualcuno, fai del male a te stesso. Se aiuti qualcuno, aiuti te stesso. Tutti hanno sangue e ossa; ciò che ci differenzia sono il cuore e il fine. I Mutanti pensano che tutto questo valga solo per la durata di una vita, e lo pensano in termini di individualità e distinzione. La Vera gente lo pensa in funzione dell’eternità. Tutto è uno: i nostri antenati, i nostri nipoti che devono ancora nascere, la vita che è ovunque”.*

Come non essere d’accordo con queste parole.

La religione è valida solo se porta al benessere e alla felicità di tutti gli esseri umani. Questo è il motivo per cui vent’anni fa mi sono avvicinata al Buddismo. E questo è anche il motivo per cui ho studiato dall’adolescenza ad oggi le religioni di tutto il mondo.

E sai cosa ho imparato? Che le religioni valide, nelle loro origini, sto parlando di secoli fa, dicono tutte la stessa cosa. Tutte le grandi filosofie religiose sono accomunate dallo stesso messaggio.

Sono stati gli uomini, nei secoli successivi, e principalmente per questioni di potere, a modificare il messaggio iniziale e a trarre vantaggio da queste manipolazioni. E ti dirò di più: dicono anche le stesse cose che la scienza conferma.

Trai tu le tue conclusioni.

“E venne chiamata due cuori”: il mio viaggio

Volevo fare un viaggio sciamanico “quando avremmo potuto riprendere a viaggiare” e l’ho fatto prima.

Accompagnata dall’anziano Cigno Reale Nero e dai membri della tribù della Vera Gente.

L’ho fatto nei passi della protagonista, nella sua sofferenza per la mancanza di acqua, per le piaghe ai piedi. L’ho fatto a livello profondo, confermando alcune idee che ho da tempo, sventrandone altre, acquisendone ancora delle altre.

Certe volte mi sembra che basti solo ricordare, che noi in verità sappiamo già tutto, ma che ce lo siamo dimenticato.

Queste letture, questi incontri, ci permettono di ricordare. E come vedi, basta imprimere un desiderio per ricevere il mezzo per ricordare.

In fondo è facile, non trovi?

*Tutte le citazioni sono riportate dal libro “E venne chiamata due cuori” di Marlo Morgan