Cook Islands: itinerari, tour e curiosità

*in collaborazione con l’ente del turismo delle Cook islands

Vedi questa foto qui sotto?

Lydia e Nene alle Cook Islands

Le due belle donne sorridenti sono Lydia e Nane dell’ufficio del turismo di Rarotonga, l’isola principale delle Cook Islands.

Una mattina ho incontrato Lydia all’aeroporto e le ho chiesto come d’ “abitudine”:

– “How are you, today?” (“Come stai, oggi?”) –

Lei non mi ha risposto “Bene” o “Tutto ok”, come faremmo noi “d’abitudine”.

La sua risposta è stata:

– “Fabulous” – seguita da una scrosciante risata.

Ed era davvero “favolosa”, con la sua corona di gardenie in testa e il suo abito colorato addosso.

Ora, io ho questa foto sulla cappa della mia cucina, insieme alle altre calamite dei miei viaggi, e mi basta guardarla un secondo per farmi tornare subito il sorriso.

Aitutaki Cook Islands
La laguna di Aitutaki

Cook Islands: una gioia prorompente

Ho pensato e ripensato all’emozione principale che queste isole mi hanno trasmesso.

Se a Bali era la pace, in Australia il senso di protezione, qui è stato senz’altro la gioia, una gioia prorompente.

Sì, perché quando i Maori delle Cook Islands ridono, ridono con tutta la gioia che hanno in corpo.

Se cantano, tirano fuori tutta la loro voce.

Sono persone che non si risparmiano, che usano in pieno la loro vitalità.

E non è possibile non esserne travolte/i. Dopo un po’ ti fai coinvolgere. L’ho visto anche sulle persone che lì si sono trasferite.

Come Jacopo, un ragazzo di Milano, che dopo un periodo in Nuova Zelanda, si è trasferito alle Cook Islands.

A Rarotonga ha trovato la sua anima gemella, che mia figlia ha adorato perché: “Mamma, sembra Moana (Vaiana) da grande”.

Jacopo ti accoglie all’aeroporto e rimane un punto di riferimento per tutto il periodo in cui rimani alle Cook Islands.

Cammina rigorosamente scalzo e ti racconta con un sorriso stampato che qui la gente si aiuta a vicenda, che comandano le mamas e che la criminalità è pari a zero.

Cook Islands tours

Cook Islands Tour con Turama

Con Jacopo, partner di Turama, abbiamo fatto il tour di Rarotonga, tra spiagge e piantagioni interne, tra giardini tropicali e rocce sacre.

Con lui ho bevuto un ottimo caffè italiano, il primo e unico dalla mia partenza dall’Italia, e soprattutto è stato il primo a mostrarci le grandi virtù dell’albero di Cocco, qui chiamato “albero della vita”.

Lui, ma molti altri, ti mostreranno come aprire il cocco sia semplice e veloce.

E tutte le possibilità che questo albero incredibile ha in sé, dall’olio, alla corteccia, al latte, all’acqua, alle corde.

Tour con Storytellers

Un altro tour che ti consiglio assolutamente di fare è quello con Dave di Storytellers, un tour in mountain bike attraverso l’interno di Rarotonga, accompagnati da Dave, sua moglie e la loro bimba biondissima ma decisamente locale.

Era sempre arrampicata sugli alberi.

Il tour si conclude con un picnic sulla spiaggia. Ti mostro qui sotto le prove.

Storytellers tour a Rarotonga
Picnic al termine del Tour di Storytellers

Paddle Tour

Ma quello che mi ha emozionato di più è il Paddle tour sulla laguna sopra le tavole.

C’è stato un momento incredibile… il sole stava tramontando e le tavole si sono accese, ognuna aveva sulla parte inferiore delle luci di colore diverso.

Di fronte a me un isolotto, il reef, tanto vento e quelle dieci tavole (con su, i miei compagni di avventura).

Peccato non aver potuto fare delle foto in quel momento, perché il vento tirava troppo e io non sono di certo un’esperta di voga, ma quell’immagine, i colori di quel tramonto (il viola che si tingeva di arancio), non me li toglierò mai dagli occhi e dal cuore.

Ah, piccola curiosità. La guida di questa escursione è Kura, la ragazza di Jacopo.

Paddle tour alle Cook islands
Le tavole poco prima di iniziare il tour

Tour di Aitutaki

No, non mi dimentico della laguna dalle mille sfumature di blu.

Qui ti consiglio di fare il tour della laguna con la tipica Vaka di The Vaka Cruise, l’imbarcazione maori per eccellenza (la vedi in alto nell’immagine di copertina).

Mangerai del buon pesce a bordo, farai snorkelling con pescioni giganti e assolutamente innocui, visiterai tre isolotti tra cui One Foot Island dove potrai mettere il tuo timbro sul passaporto.

Avrei da scrivere così tanto altro su queste isole meravigliose ma per il momento mi fermo qui.

Se hai altre domande, curiosità o qualunque altra richiesta, scrivimi in un commento qui sotto e cercherò di rispondere come meglio posso-

Oppure consulta l’articolo Isole Cook: il paradiso della Polinesia Neozelandese in cui ti racconto anche tutte le informazioni pratiche.

Timbro one foot island Isole Cook
Il timbro di One Foot Island sul mio passaporto 🙂

20 risposte a “Cook Islands: itinerari, tour e curiosità”

  1. Mi hai fatto innamorare di questo luogo. Francamente non lo conoscevo ma dal tuo articolo ho trovato molti spunti interessanti, abitudini ed usanze che si abbinerebbero perfettamente al tipo di persona che sono.

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