Ju funky mama dalle radici global

Ju è una di quelle donne che mi piace assai.

E sì, quell’assai mi esplodeva da dentro.

È una di quelle persone che trovi in rete e con cui, nonostante non la conosci personalmente, senti totale sintonia.

Tu dirai: “Va bè, ma che ne sai com’è nella vita reale?”.

Non lo so e forse non lo saprò mai ma mi fido moltissimo del mio istinto e JU, dice il mio istinto, è autentica e talentuosa, due qualità che ricerco nelle persone con cui ho a che fare.

Ti basterà girovagare tra le sue pagine per renderti conto che non ha peli sulla lingua, di solito quei peli sono anche ironici e che, anziché fare quello che piace agli altri, fa quello che piace a se stessa.

Curiosa/o di conoscerla meglio?

Ju funky mama al lavoro
Justine at work 😉

Justine, la blogger dall’anima rap

N: Ciao Ju e grazie per essere mia ospite tra le pagine di Unadonnaalcontrario.

Parto subito col chiederti: ma Ju chi sente di essere? No, non voglio essere provocatoria. Vorrei solo sapere cosa pensa Ju di Ju, chi appunto sente di essere dentro.

J: La peggior domanda che tu mi potessi fare. O la migliore. Negli ultimi dieci anni è stato tutto un continuo cambiamento.

Penso di me che sono migliorata molto sotto il punto di vista dell’autostima e che sono stata saggia a prendermi una pausa in questa prima fase dell’anno per studiare e poter sviluppare meglio la parte collezione.

Autostima, sì, ma che mi è servita anche per individuare senza vittimismo le mie lacune. Sento che sto per rivoluzionare, di nuovo, la mia vita e questo mi rende irrequieta.

Sono una donna che sta imparando a fronteggiare le montagne russe della vita con leggerezza e fermezza. Sono più paziente di prima per molte cose ma sto sviluppando intolleranza verso tutto ciò che viene giudicato su due piedi, strillato e trattato in modo superficiale.

Sto invecchiando insomma, a breve FunkyGranma, ahahaha.

N: Sei una delle prime blogger italiane 2.0. Com’è cambiata la tua percezione del web in questi anni?

J: Tantissimo e non sono sicura che mi piaccia. Troppa velocità, tanto che prediligo ancora lasciare traccia delle cose importanti sul blog anche se pensate per i social perché non amo che i contenuti e i messaggi più pensati vadano a finire nell’oblio totale, il tempo di uno scroll.

Il contenuto ha ceduto all’immagine. Anche le collaborazioni con i brand non lasciano più molto spazio alla creatività di un progetto.

Per quanto mi riguarda sento che sto comunicando l’1% di come e quanto vorrei. Ma sono fatta così, quando non capisco bene cosa sta accadendo entro in fase contemplazione… inutile fare per esserci. Il web è una grande opportunità, mi ha regalato tanto, nella vita privata come sul lavoro, era democratico. Ora vince chi investe di più, in generale. Ma stiamo solo attraversando una fase. C’è ancora molto da fare e credo che le cose costruite sul nulla lasceranno spazio alle cose ben pensate. Rieccoci, parlo come una vecchietta, ahahah.

N: Una delle cose che ti contraddistingue è il tuo stile hiphop (correggimi se sbaglio). Mi chiedevo se fosse una tua passione da sempre o faccia parte di un cambiamento, di un progetto, venuto fuori col tempo.

J: Cerco di non rimanere ancorata al rap anni ’90 che ha scandito gli anni più belli della mia vita e tante amicizie rigorosamente vestite con pantaloni enormi. Questa cultura, nelle sue sfaccettature tra scena francese e italiana, c’è sempre stata e continua ad essere la colonna sonora della mia vita anche se oggi, ascolto di tutto.

Sto abbandonando le tute quando non sono in palestra, ho cambiato totalmente look ma avrò sempre i denti d’oro inside, sempre.

Pochette zzi miei
La pochette “…zzi miei”

N: A un certo punto la tua creatività è esplosa nella collezione FUNKY MAMA: sai già che le pochette …zzi miei mi hanno conquistato fin da subito. Poi dal cilindro hai tirato fuori le t-shirt Ininfluencer, e lì sei diventata il mio idolo (quelli che frequentano il mio blog conoscono la mia frase “L’unica influencer che conosco è mia figlia che ogni anno mi passa l’influenza”). Ci racconti se c’è qualche novità per il prossimo futuro?

J: Non sono propriamente una creativa, ho molto rispetto per i talenti e le competenze, per questo amo specificare. Ho lavorato per molti anni nel settore dell’abbigliamento, tra negozi e showroom, in tutte le sue sfaccettature. Sono stata “quella che apriva la porta e portava i caffè”, quella che piegava in magazzino fino a gestire un negozio piccolo, piccolo.

Ho imparato cose che ora applico al mio negozio, forse si può parlare di intuito, di essere arrivata a 40 anni ad aver sviluppato un gusto personale definito, si può parlare del fatto che mi guardo attorno curiosa ma la creatività è altro.

Posso dirti che finalmente stiamo studiando una nuova borsa ma non è pronta a vedere la luce e che sta per nascere un nuovo accessorio firmato BezPen e FunkyMama che porterà però un nome a parte. Dovremmo essere pronte entro il 10 novembre e scoppio di felicità.

N: A proposito di Influencer, ho ospitato il mese scorso Zuccaviolina, una delle persone che ritengo più autorevoli su Instagram. A lei ho fatto questa domanda, che vorrei girare anche a te:

Ultimamente ci sono molte polemiche riguardo IG. Si dice che è troppo finto, che le vite raccontate sono patinate, che l’algoritmo va sempre peggiorando. Premettendo che io amo tantissimo questo social e sono convinta che come ci sono questi profili “patinati”, ci sono anche tanti profili veri, molto creativi da cui imparo ogni giorno, mi piacerebbe sapere la tua opinione da…  “Ininfuencer”.

J: Che ti devo dire, posso anche darti la mia opinione, mi piace o non mi piace ma la realtà è una sola: piace, piace tanto. C’è chi usa instagram per professione, fanno bene a proporre ciò che piace, devono lavorare. I numeri parlano e i like anche.

Per me sarebbe difficilissimo patinare il tutto ma io lavoro con una nicchia e per me vale il contrario: io non lavoro per aumentare i numeri, lavoro per dre di più a quelli che ho già.  Lavoro per dare di più alle persone che già mi seguono.

Ju funky mama

N: Ho ancora un’ultima domanda per te: c’è qualcosa di te a cui non rinunceresti mai?

J: Le mie radici. Il senso di appartenenza al mondo. I miei nonni materni sono nati in Algeria ed erano di origini italiane e spagnole. Papà è campano. Io sono nata in Francia e appena posso corro sui miei monti dove andarono a vivere i nonni dopo la guerra di indipendenza di Algeria.

Abbiamo parenti sparsi, alcuni con diverse religioni. Credo che le mie radici mi abbiano regalato un’empatia naturale nei confronti delle persone e che mi ricordino ogni giorno che non si può giudicare, etichettare, che ogni singola storia è un universo del quale sapremo solo alcune cose…

2 risposte a “Ju funky mama dalle radici global”

  1. Il bello del blogging è conoscere realtà diverse e lasciarsi ispirare. Ho letto questa intervista tutta d’un fiato perché la passione per la vita, per il lavoro, per la creatività e per aver trovato il proprio posto al mondo traspare e si sente.

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