Orto Botanico di Roma: il cuore verde della capitale

Scopri insieme a me l’Orto Botanico di Roma.


Questa città non finirà mai di stupirmi… per mia fortuna!

Mi sento ogni giorno sempre più grata di vivere nella città più bella al mondo, e mi sembra il minimo raccontartela.

Mi auguro che in questo modo potrò passarti le stesse emozioni che vivo io scoprendo tutto ciò che ancora non so di lei.

Un Orto Botanico nel centro di Roma

Immerso in uno dei quartieri più iconici di Roma, Trastevere, si trova un’oasi di pace con specie vegetali provenienti da tutto il mondo: l’Orto Botanico di Roma.

Varca il portone d’ingresso e preparati ad un viaggio “verde” in giro per il nostro pianeta.

Alza lo sguardo e goditi la Collezione delle Palme. Sono ben 40 specie di cui alcune molto rare e altre a rischio di estinzione.

Gira a sinistra e usa il tuo olfatto e il tatto per immergerti nel Giardino dei Sensi.

Procedi verso la Fontana dei Tritoni.

Poco più avanti sulla destra ti ritroverai il bel Roseto arrampicato tra scalinate e pergole in cui sono presenti rose spontanee e rose antiche come la Rosa gallica.

Continua il cammino guardando alla tua sinistra la Collezione delle Felci, oltre 20 di diverse specie, per poi arrivare in una delle più belle attrazioni di questo Orto.

Bambù Orto Botanico di Roma unadonnaalcontrario
Immersa nel bosco di Bambù all’Orto Botanico di Roma

Il bosco di Bambù e il Giardino Giapponese

Passeggiare tra i bambù dell’Orto Botanico di Roma è stato come ritrovarsi nella lontana Asia.

In verità i Bambù presenti qui sono europei, ma l’atmosfera è senz’altro con gli occhi a mandorla. Ed è questo uno degli aspetti più interessanti degli Orti Botanici in giro per il mondo.

Mi è successo anche ai Royal Botanic Garden di Sydney e Melbourne: sei lì ma potresti essere anche dall’altra parte del globo. Non è una sensazione fantastica?

All’interno dell’Orto Botanico di Roma si trova anche un delizioso Giardino Giapponese, disegnato da Nakajima Ken sul modello del Giardino da Passeggio nipponico (Kayushiki Teien), con i suoi laghetti, le cascatelle e ovviamente piante tipiche del paese del tè e dei kimono.

Giardino giapponese orto botanico Roma
La cascatella del Giardino Giapponese

Gli altri giardini dell’Orto Botanico di Roma

Uno dei punti dell’Orto che ho apprezzato di più è il Giardino Roccioso, appena superato il bosco di Bambù.

Ma non sono da meno anche il Giardino dei Semplici (= le piante medicinali), e il Giardino Mediterraneo con tutte le specie più famose della macchia mediterranea e non solo. Alcune piante provengono infatti dall’Australia e dal Sudafrica.

C’è persino una collezione di vitigni italiani, sono ben 150 e rappresentano tutte le regioni del nostro stivale, da nord a sud.

Un altro fiore all’occhiello dell’Orto Botanico di Roma è la collezione di Gimnosperme che contiene alcune specie andate perdute. E altre a rischio di estinzione.

Le serre dell’Orto Botanico di Roma

Adoro le serre. Sarà che sono un’amante delle orchidee e dei libri (le serre fanno parte di molti racconti che ho letto), ma io non me ne perdo una. Nell’Orto Botanico di Roma ce ne sono ben cinque:

  • La Serra Tropicale con circa 200 specie di piante tropicali e subtropicali
  • La Serra Corsini che ospita una collezione di succulente
  • La Serra Arancera, un tempo adibita agli agrumi, oggi sede di eventi e uffici
  • La Serra Monumentale in stile art deco costruita nel 1877 che contiene, tra le altre, alcune specie di piante carnivore
  • La Serra Francese, la mia preferita, con i suoi graziosi dettagli in ferro battuto, risalente al 1883-1884.
Serra francese orto botanico di Roma
La Serra Francese

Un po’ di storia

Le origini dell’Orto Botanico di Roma sono davvero lontane nel tempo.

Risalgono a papa Niccolò III, a cavallo tra il 1200 e il 1300, il primo papa a volere un giardino botanico in Vaticano.

Sotto i papati successivi vennero coltivate soprattutto piante medicinali e nel 1514 Leone X istituì la Lettura dei Semplici, la prima cattedra universitaria dedicata alle piante medicinali.

Dopo un periodo di abbandono, con papa Alessandro VII il Giardino Botanico venne trasferito vicino al Gianicolo anche se non ancora nell’area che lo ospita adesso.

Fu solo nel 1883 che gli venne adibita una superficie di 12 ettari vicino a Palazzo Riario-Corsini, tra il Fontanone del Gianicolo e il Lungo Tevere.

Oggi fa parte dei Musei del Dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università La Sapienza di Roma.

Cosa fare all’Orto Botanico di Roma

Diverse sono le attività previste dall’Orto Botanico di Roma.

Soprattutto se viaggi con i bambini, troverai tante iniziative dedicate a loro, come i laboratori di arte naturalistica o i sabato dei bambini all’Orto.

Su prenotazione sono organizzate anche alcune attività didattiche per le scuole e per i gruppi.

I bambini e le bambine ameranno visitare la Casa delle Farfalle, chiamata anche Butterfly Eden. Anche se credo che non le resisterai nemmeno tu. Chi non ama le farfalle?

Informazioni utili

Dove si trova l’orto botanico di Roma?

L’Orto Botanico di Roma si trova a Trastevere, in Largo Cristina di Svezia, 24.

È aperto tutti i giorni della settimana, compresi i festivi, dalle 9 alle 18,30.

Quanto costa il biglietto per l’orto botanico di Roma?

Il biglietto d’ingresso costa 5 € (dai 12 ai 65 anni), 4 € il ridotto (dai 6 agli 11 anni).

I bambini da 0 a 5 anni e gli over 65 entrano gratis.

Per tutte le info aggiornate, ti lascio il link al sito ufficiale.


A me non resta che salutarti e lasciarti immergere tra i profumi e i suoni di uno dei polmoni verdi della nostra amata capitale.

Buon divertimento!

2 risposte a “Orto Botanico di Roma: il cuore verde della capitale”

  1. Grazie per averci fatto scoprire questo angolo verdeggiante custodito tra le strada della Città Eterna!
    Con la tua meravigliosa foto e la perfetta descrizione ci ha fatto tornare con la mente nella foresta di Arashiyama nel Paese del Sol Levante!!!
    Il giardino giapponese poi è di una bellezza disarmante e trasmette proprio quella sensazione di pace e di tranquillità che abbiamo respirato passeggiando all’interno dei parchi di Tokyo e dintorni!

    1. Il Giappone è in cima alla mia wishlist. Vorrei tanto andarci durante la fioritura dei ciliegi, perciò siete voi a farmi sognare parlandomi di Arashiyama. Grazie per esservi fermati qui tra le mie pagine al contrario 🙂

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