Dove andare in vacanza a dicembre

mercatini di natale unsplash

Le migliori destinazioni in Italia e nel mondo dove trascorrere le tue vacanze a Dicembre.

Dicembre è uno di quei mesi dell’anno in cui si viaggia di più.

Sì, è vero, c’è chi sceglie di trascorrere dicembre e il natale a casa con la famiglia, ma c’è anche tantissima gente che ama gustarsi lucine e vin brulé in giro per il mondo.

Ho raccolto in questo articolo alcuni consigli per viaggi a Dicembre per chi ama il freddo, con la neve e l’atmosfera natalizia, e per chi invece di freddo già non ne può più e desidera ardentemente una vacanza al caldo.

Dove andare in vacanza a Dicembre per chi ama il freddo

Iniziamo dagli amanti del freddo.

Confesso che io non sono tra questi ma amo talmente tanto i luoghi che sto per consigliarti che posso “imbabuccarmi” da omino Michelin pur di visitarli.

Quindi che tu preferisca il clima rigido invernale o il caldo tutto l’anno, mi auguro che questi consigli ti piaceranno in ogni caso.

Dove vedere l’Aurora Boreale a Dicembre

Partiamo da lei, la regina del freddo: l’Aurora Boreale.

Perché se c’è una cosa che è da vedere almeno una volta nella vita, pure se i denti ti battono dal freddo, quella è l’Aurora Boreale.

I paesi dell’Europa dove ammirarla sono tanti per fortuna: Islanda, Norvegia, Lapponia, ma anche Svezia, Russia e Finlandia.

Ogni paese ha mesi più o meno adatti per vedere l’Aurora Boreale ma Dicembre senza dubbio è un mese perfetto in tutte le nazioni citate.

Non ti resta che scegliere la tua preferita.

aurora boreale vacanza a dicembre
*

Il Villaggio di Babbo Natale in Lapponia

Grandi e piccine/i, lo so che almeno una volta nella vita vogliamo abbracciare dal vivo Babbo Natale e i suoi simpatici Elfi. E dove farlo se non nel suo villaggio per eccellenza?

A Rovaniemi in Finlandia, proprio immersa nel Circolo Polare Artico, si trova la casa ufficiale di Babbo Natale.

E ovviamente anche il suo laboratorio di giocattoli.

Potrai incontrare Santa Klaus nel suo ufficio, dove riceve le lettere di tutti i bambini e le bambine del mondo, vedere gli Elfi al lavoro mentre impacchettano i regali e fare delle splendide passeggiate sulla neve con le renne della slitta più magica che c’è.

A questo link il sito ufficiale per tutte le informazioni.

Andare in vacanza a dicembre nelle Capitali dell’Est Europa

Da Sofia in Bulgaria a Bucarest in Romania, da Lubiana in Slovenia a Varsavia in Polonia e a Praga in Repubblica Ceca, praticamente tutte le capitali dell’Europa orientale sono mete perfette per gustarsi l’atmosfera natalizia.

E sono anche la scelta ideale per chi ama sia i mercatini di Natale sia l’arte e la cultura.

New York in vacanza a Dicembre

E vabbè, qui sfondiamo una porta aperta, anzi apertissima.

La mia amata New York è bella tutto l’anno, ma quanto è incredibilmente bella a Natale! 

Anzi è magica.

Pensa solo a tutti i film natalizi ambientati a New York e pensa che la maggior parte delle mie decorazioni natalizie le ho acquistate proprio nella City.

Dalla pista di pattinaggio a Central Park all’albero del Rock Feller Center, dalle case super decorate di Dyker Heights a Brooklyn ai cori Gospel di Harlem, ogni angolo della City si veste a festa.

Ok, sono già pronta a partire! Che te lo dico a fare?

Se vuoi leggere di più su New York, ti lascio qui di seguito gli articoli in cui ne ho parlato:

I migliori mercatini di Natale da vedere a Dicembre

E cosa c’è di più natalizio dei mercatini di Natale?

In un sondaggio su Instagram, ho chiesto ai miei e alle mie followers: se dico Dicembre, che tipo di vacanza vorresti fare? Al primo posto sono stati votati proprio i mercatini di Natale.

E allora andiamo con una bella lista da salvare perché, in questo caso, hai solo l’imbarazzo della scelta.

mercatino di natale Tallin vacanza a dicembre
Tallin**

I più bei mercatini di Natale in Italia

Partiamo dai mercatini di Natale nel nostro Bel Paese, anche perché sono più facilmente raggiungibili e probabilmente con un budget più a portata di tutti/e.

I più belli in Italia a mio parere sono:

  • Il Mercatino Tirolese di Arezzo
  • I Mercatini di Natale del Sud Tirolo: da Merano a Bressanone, da Vipiteno e Bolzano a Brunico.
  • Il Mercatino di Natale di Gubbio che annovera l’Albero più Grande del Mondo.
  • Il Mercatino di Natale di Trento.
  • Il Festival Luci d’Artista di Salerno.

Tu quale sceglierai?

I più bei mercatini di natale in Europa

E in Europa?

Ho citato prima i bellissimi mercatini di Natale nelle capitali dell’Europa orientale.

A questi si aggiungono i mercatini natalizi di:

  • Bruges in Belgio
  • Tallin in Estonia
  • Colmar e Metz in Francia
  • Salisburgo e Vienna in Austria
  • Amburgo in Germania
  • Montreaux in Svizzera

Le migliori destinazioni al caldo dove andare in vacanza a Dicembre

E se ami il caldo, come me del resto, dove puoi andare in vacanza a dicembre?

Io un posto nel cuore ce l’ho. Si tratta di un luogo davvero speciale per me, una Polinesia autentica e strabordante di gioia: le Isole Cook.

Il mio racconto delle isole Cook lo trovi in questi due articoli che, ho l’impressione, ti basteranno a convincerti a partire per il paradiso neozelandese:

dove andare in vacanza a dicembre isole cook
Questa foto l’ho scattata io ad Aitutaki alle Isole Cook. Sembra irreale, vero? E invece è realissima!

Un’altra meta perfetta per chi ama il caldo e sicuramente più economica della Polinesia è l’Indocina nel Sud-Est Asiatico. Altri luoghi in cui è rimasto un pezzo del mio cuore. Dalla Cambogia alla Thailandia, dal Myanmar al Laos, al Vietnam.

Luoghi dove il sorriso dolce delle persone sarà la sinfonia perfetta che ti accompagnerà per tutto il viaggio.

Le Maldive sono un altro di quei luoghi dove poter trascorrere una calda vacanza a dicembre. Sì, lo so che adesso mi dirai: eh, ma sono tanto costose. In verità se vai in aereo via Emirati Arabi e vivi l’esperienza maldiviana in Guest House anziché nei resort, farai un viaggio indimenticabile a un prezzo che probabilmente non ti aspetti.


Allora quale meta sceglierai per la tua vacanza a Dicembre? L’estremo Nord o il caldo tropicale?

Scrivimelo in un commento. Non vedo l’ora di conoscere la tua prossima destinazione.


* foto di Tobias Bjørkli by pexels

** foto di Hert Niks by unsplash

Foto di copertina di Elena Mozhvilo by unsplash

Viaggio in Estremadura: una Spagna Insolita

Teatro Romano di Mérida in Estremadura

La Spagna non è solo Madrid e Barcellona, sebbene io le ami follemente entrambe.

E questo blog dimostra da tempo quanto io sia appassionata della Penisola Iberica e delle sue isole.

Oggi voglio fare un passo in più e farti scoprire una Spagna davvero inedita.

Ti svelerò attraverso un itinerario da nord a sud una regione dove fare turismo culturale, sportivo, enogastronomico.

Sto parlando dell’Estremadura Spagnola (Extremadura).

Che significa Extremadura?

Partiamo dal nome e dal suo significato.

Extremadura vuol dire “all’estremo sud del fiume Duero (Extrema Durì)”.

L’Estremadura per la sua posizione è un territorio dedito all’agricoltura e all’allevamento e negli ultimi anni si sta sviluppando anche un turismo di tipo sostenibile, radicato nel territorio con un respiro internazionale.

Cosa vedere in Estremadura?

Il mio compito è quello di portarti alla scoperta di questa regione ancora poco conosciuta e di farlo mostrandoti le tante opportunità di viaggio che troverai in questa terra di confine.

Ti consiglio come sempre di scegliere ciò che è più in linea con te, con i tuoi gusti e le tue possibilità fisiche.

Quello che mi preme dirti qui è che in Estremadura troverai numerosi siti Patrimonio dell’Unesco sia naturalistici sia culturali come il Parco Nazionale di Monfragüe, Riserva della Biosfera Unesco, il Geoparco Mondiale Villuercas Ibores Jara o ancora la Riserva Internazionale Transfrontaliera della Biosfera Tago Tejo.

Hervás e il suo ghetto ebraico

Partiamo da nord ed entriamo in Estremadura dal paesino di Hervás.

Siamo immersi nella Valle dell’Ambroz in cui tutti gli anni in autunno si tiene il festival Autunno Magico di Ambroz dove poter ammirare uno dei più bei foliage di Spagna.

Hervás ha un’architettura davvero molto particolare, con le case rivestite da tegole e vie che salgono e scendono su un panorama collinare.

Hervás è famosa per il suo ghetto ebraico risalente al XII secolo.

A ricordarlo tanti elementi come la stella di David sulla pavimentazione di sassi, le piastrelle di ottone che troverai anche in altre città di Estremadura vicino ai quartieri ebraici, i nomi delle strade.

Tutto a ricordare un luogo dove ebrei, arabi e cristiani vivevano in armonia.

Il ché testimonia che si può…

stella David Hervás extremadura
La Stella di David sulla pavimentazione di Hervás

Pedalare lungo la Via de La Plata

Una delle esperienze che ho amato più fare in Estremadura è il giro in bici lungo La Via de La Plata o via dell’Argento.

Si tratta di una parte del Cammino di Santiago, quello che va da Siviglia a Santiago de Compostela.

Naturalmente si può fare a piedi ma, se sei in Estremadura non per il cammino e vuoi comunque percorrere questa parte che si trova proprio in corrispondenza di Hervás, te lo raccomando.

È un percorso semplice che si può fare sia in discesa sia in salita adatto a tutte/i.

Granadilla, la città fantasma

Fondata nel IX secolo dagli arabi come città fortezza, Granadilla oggi è un borgo fantasma.

A causa della costruzione di un bacino idrico voluto dal governo locale, la città avviò un processo di spopolamento che iniziò nel 1955 e terminò nel 1964.

Oggi Granadilla è un delizioso borgo, molto ben tenuto, con il suo castello risalente al XV secolo da cui ammirare la vista sul territorio circostante e sulla Via de La Plata.

granadilla estremadura
Granadilla

El Anillo, Centro Internazionale di Innovazione Sportiva

Questa è una di quelle chicche che mi hanno acceso lo sguardo in questo viaggio in Estremadura.

Si tratta di El Anillo, Centro Internazionale per l’Innovazione Sportiva nell’Ambiente Naturale.

È un centro di formazione e di ricerca dove è possibile fare corsi gratuiti certificati di immersione, vela, guida di montagna, astroturismo e molto altro.

È anche un incubatore per imprese locali legate allo sport e al turismo.

Il suo impegno è quello di creare progetti sul modello dello sviluppo sostenibile.

Siccome so che questo luogo desta moto interesse ti lascio il link ufficiale di El Anillo con tutti gli eventi previsti e le modalità di partecipazione.

El Anillo Centro Internazionale di Innovazione sportiva Estremadura
El Anillo

Parco Nazionale di Monfragüe

Il Parco Nazionale di Monfragüe è un paradiso per gli amanti del turismo naturale.

Oltre 18 mila ettari di macchia mediterranea in una delle 50 aree protette dell’Estremadura

Corre lungo il fiume Tago e in questo Parco, Patrimonio Naturale dell’Unesco, risiedono ben 280 specie di vertebrati.

In particolare il Parco Nazionale di Monfragüe è uno dei luoghi più significativi per il Birdwatching: qui infatti puoi vedere specie protette come l’Aquila Imperiale e l’Avvoltoio nero.

Punto di osservazione ideale il Salto del Gitano da cui ho visto e fotografato l’avvoltoio che vedi qui sotto.

Avvoltoio Parco nazionale di Monfragüe
Avvoltoio Salto del Gitano – Parco nazionale di Monfragüe

Astroturismo in Estremadura

Un’altra attività sostenibile che puoi fare nel Parco Nazionale di Monfragüe è l’Astroturismo.

L’Estremadura detiene un grande primato, quello di avere uno dei cieli più adatti all’osservazione delle stelle.

Ha ricevuto ben due certificati come Destinazione Turistica Starlight, uno proprio nella Riserva della Biosfera di Monfragüe e l’altro sul Lago di Alqueva.

La mia esperienza con colui che viene chiamato “il pastore che parla alle stelle” è stata entusiasmante. Per la prima volta nella mia vita ho visto Saturno e i suoi anelli, un’emozione che ha risvegliato la bambina che è in me.

Se vuoi fare anche tu la stessa esperienza, ti lascio qui di seguito il link di AstroExperiencias.

Cáceres in Extremadura

A Cáceres ho dedicato un articolo tutto suo che trovi cliccando qui di seguito:

Cáceres Cosa vedere nella città dei mille stemmi.


Mérida, la Roma spagnola, capitale di Estremadura

Capitale di Estremadura oggi, capitale della Lusitania Romana sotto il regno di Augusto, Mérida conserva ancora oggi la sua imponenza degna del nome “Roma di Spagna”.

Da vedere il Circo, il Teatro Romano (oggi sede del Festival internazionale del Teatro), l’Anfiteatro, l’Acquedotto di Los Milagros, il Tempio di Diana.

Consiglio vivamente una visita al Museo Nazionale di Arte Romana (MNAR) dove ammirare mosaici, statue, cimeli risalenti all’epoca romana. 

A questo link puoi vedere il reel che le ho dedicato su Instagram.

Arco Teatro di Mérida capitale Estremadura
Un dettaglio del Teatro Romano di Mérida

Zafra, La Piccola Siviglia

Questa piccola cittadina dell’Estremadura è un vero gioiello.

Chiamata Siviglia La Chica (La Piccola Siviglia) per la sua architettura simile a quella della capitale andalusa, Zafra è famosa anche per la sua Fiera Internazionale del Bestiame e delle Tradizioni di San Miguel, che si tiene da oltre 600 anni.

Un’altra festa molto bella è quella che celebra il Solstizio d’Estate, il Festival De La Luna al Fuego, in cui una Zafra in costume storico ricorda i tempi fastosi dell’Epoca d’Oro Spagnola.

Da vedere assolutamente la Chiesa della Candelaria, le due piazze, La Chica e La Grande, collegate da un arco e il Parador, un tempo Alcazar dei Duchi di Feria.

Zafra Estremadura
Vista di Zafra dal Parador

Cosa mangiare in Extremadura?

In Estremadura il cibo fa rima con “tradizione”.

E quella dell’Estremadura è una tradizione contadina locale che si è contaminata di influenze ebree, arabe, romane e persino portoghesi, visto che l’Estremadura si trova proprio al confine con il Portogallo.

Uno dei piatti che troverai in qualunque tavola estremaduregna è il Mijas, una ricetta semplice fatta con pane, chorizo e pomodoro.

Destinazione slow food per eccellenza, l’Estremadura è famosa anche per le sue strade del formaggio e del vino, le ciliegie della valle del Jerte, la sua paprika, el pimenton, e ovviamente uno dei migliori Jamon Iberici di Spagna.

Per cosa è famosa Extremadura?

I motivi per cui l’Estremadura è famosa perciò sono davvero tanti, dalle città storiche per chi ama il turismo culturale ai luoghi naturali Patrimoni dell’Unesco per chi ama il turismo sostenibile e sportivo; dalle Terme con i suoi ben 6 centri termali al turismo enogastronomico; dal turismo religioso (ricordiamo il Cammino di Santiago e il Monastero Reale di Santa Maria de Guadalupe) al turismo cinematografico perché molti siti sono stati scelti come location per film e serie famose in tutto il mondo.

Un esempio tra tanti, Cáceres protagonista di Games of Thrones.

Jamon Iberico e vino metodo classico Estremadura
Degustazione di Jamon Iberico e vino metodo classico dell’Estremadura

Quando andare in Extremadura?

L’Estremadura è un’ottima scelta in ogni momento dell’anno.

Ogni stagione infatti propone paesaggi unici ed eventi dedicati come la Festa del ciliegio in Fiore in Primavera e quella già citata dell’Ottobre Magico in autunno.

Dai un’occhiata a tutti gli eventi che l’Estremadura propone sul sito ufficiale di Turismo Extremadura.

Come arrivare in Estremadura

Si può arrivare in Estremadura in vari modi.

In aereo arrivando a Madrid, Badajoz o Siviglia. E poi in auto fino alla destinazione scelta in Estremadura o in bus fino a Cáceres e Badajoz.

Puoi raggiungere l’Estremadura anche in treno da Madrid e Siviglia.


Finisce qui questo mio viaggio alla scoperta dell’Estremadura. Mi auguro di aver stuzzicato la tua curiosità e averti ispirato una visita in questa regione spagnola davvero insolita che tanto mi ha colpita.

E se hai domande sull’Estremadura, scrivile in un commento. Sarò ben felice di risponderti.

Cáceres cosa vedere nella città dei mille stemmi

Cáceres

Mi tampono la fronte per il caldo.

Alzo gli occhi al cielo e vedo un nido di cicogne.

Avevo visto in un video, tempo fa, come il maschio della cicogna torni prima della femmina dalle sue migrazioni per ripulire il nido e accogliere lei. Ed è minuzioso il maschio perché la cicogna deciderà in base al suo lavoro se tornare con lui e nidificare lì.

Una brezza ristoratrice mi attraversa tra le viuzze di Cáceres.

Quel centro storico, dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, mi ricorda tanto la mia Sicilia.

Romani, arabi, ebrei si sono susseguiti qui. Anche la mia terra ha conosciuto molti conquistadores.

Non c’è giudizio in questo.

È stato un bene? È stato un male? Io so solo che quello che è oggi è anche grazie a questo susseguirsi di culture.

In fondo chi più di me si sente in parte greca, in parte araba, in parte sveva?

Le note di Georgia On My Mind mi accompagnano attraverso l’Arco de La Estrella. Stasera si prepara il festival del Jazz e i musicisti provano gli strumenti.

Il Jazz è la musica ideale per questa città medievale di 90 mila abitanti che volge verso il Portogallo.

Difficile da raggiungere se non hai la macchina. Gli abitanti da tempo chiedono una rete ferroviaria migliore. E anche questo mi riporta alla mente la mia Sicilia dove persino i bus sono mezzi migliori dei treni.

E poi quelle case chiuse fino alle 18. Sembra non abiti nessuno qui. Ma poi la sera le porte e le finestre si aprono e queste viuzze iniziano a brulicare di gente…

… di aperitivi alle 21 e cene molto oltre…

… di risate e musica…

… di festival e tacchi alti.

Penso ai pellegrini che lungo il Cammino fanno una breve tappa qui, a Cáceres.

Che storia avranno? Cosa li ha portati qui? Cosa stanno cercando?

Penso agli ebrei che si sono stabiliti qui in tempi migliori e qui hanno convissuto in armonia con arabi e cristiani.

Si può, penso, mentre arrivano le notizie del nuovo conflitto israelo-palestinese.

Non è un caso che sono qui in questo preciso momento. Non è mai un caso.

Viaggiare è la cura per ogni divisione.

Le persone nel mondo ti insegnano sempre l’unione, l’armonia, il desiderio di una comunità felice.

Che importa quale lingua parlo? In quale dio credo?

Importa quel sorriso, quell’accoglierti, quel conoscere che a casa potresti solo sui libri. E sì, su internet, ovviamente. Ma nulla è comparabile con lo scoprirlo nel viaggio. Col farne esperienza.

Anche nel cibo c’è questa conoscenza.

Ritrovare sapori simili ai tuoi, oppure diametralmente opposti.

Chiedere, annusare, osservare.

E Cáceres, come tutta l’Estremadura, è territorio di vini, di formaggi, di ricette della tradizione contadina che diventano opere gourmet di chef stellati.

Iglesia de San Francisco Javier Cáceres
Iglesia de San Francisco Javier a Cáceres

Cosa vedere a Cáceres

E adesso veniamo alle informazioni pratiche ché è un attimo che mi faccio prendere dalle emozioni.

Plaza Mayor è un buon punto per iniziare il tuo tour a Cáceres.

Puoi metterti al centro e osservarne i dettagli a 360°.

Un tempo fu arena di tori e sede di mercato come testimoniano i portici dove si posizionavano le bancarelle per approfittare dell’ombra. Oggi è una piacevole piazza dove degustare un cafè solo o cortado in lentezza decantando la bellezza della Piazza.

Attraversando l’Arco de La Estrella si entra nella Ciudad Monumental, la città vecchia.

Salendo sulla Torre de Bujaco, chiamata anche Torre dell’Orologio, avrai una vista spettacolare sulla città e scoprirai subito il perché è stata scelta come set di numerose produzioni cinematografiche, tra cui l’imperante Games of Thrones (Il Trono di Spade). 

Vista dalla Torre de Bujaco a Cáceres
Vista dalla Torre de Bujaco a Cáceres

Continua verso Plaza de Santa Maria e la Concatredal de Cáceres.

Degni di visita sono anche i palazzi storici, in particolare Palacio de Los Golfines de Abajo e il Museo di Cáceres, costruito tra la Casa de Las Veletas e la Casa de Los Caballos, dove potrai goderti, tra le altre, opere di Picasso e Mirò.

Mostre interessanti e sempre nuove si susseguono a La Fondacion MCCB Mercedes Calles Carlos Ballestero a fianco a La Iglesia de San Francisco.

Merita assolutamente una visita, il Museo d’Arte Contemporanea Helga De Alvear, una fondazione privata che ospita gli artisti più importanti della storia contemporanea  da Picasso a Paul Klee, da Kandinsky a Gordillo in una struttura architettonica di oltre 3 mila mq che porta la firma di Emilio Tuñón.

Opera al museo d'arte contemporanea di Cáceres
Una delle opere al Museo d’Arte Contemporanea Helga De Alvear

Dove mangiare a Cáceres

L’Estremadura è famosa per la sua enogastronomia.

Il mio compito qui è quello di consigliarti tre posti con differenti budget a Cáceres dove poter trascorrere una piacevole serata gustando i sapori locali.

  • Partiamo da La Cacherreria dove potrai assaggiare ottime tapas accompagnate da cerveza o vino del territorio.
  • Un’alternativa perfetta, questa volta di fascia media, è il Restaurante Homarus che non è nella città storica ma fuori le mura, quindi facilmente raggiungibile in auto.
  • Se vuoi concederti un’esperienza degna di ben 3 stelle Michelin, il mio consiglio è Atrio. Una cantina tra le più belle e fornite dell’Estremadura, due chef dediti al territorio e, ancora una volta, il nome di Emilio Tuñón Alvarez che, insieme a Luis Moreno Mansilla, ne firma l’architettura.
Prodotti tipici Cáceres
Salumi e formaggi tipici di Cáceres

Dove dormire a Cáceres

Ti parlo come sempre della mia esperienza personale e dormire a Palacio de Oquendo a Cáceres è stata per me l’esperienza migliore in hotel in Estremadura.

Innanzitutto perché qui dormirai nella storia.

Palacio de Oquendo, che fa parte della NH Collection, è infatti un palazzo storico risalente al XVI secolo.

Ma è la cura dei dettagli la cosa che più noto negli hotel.

Adesso ti dirò una cosa che forse ti sembrerà strana ma io colgo proprio questi dettagli.

No, non sto parlando del salottino nelle camere con il caffè biologico e le tisane d’alta qualità, sebbene li abbia amati visto che io, a casa, appena mi alzo vado dritta alla macchinetta del caffè. 

Non sto parlando del letto King Size né della colazione di altissima qualità dotata di ogni tipo di latte vegetale e proposte vegan e gluten free.

Parlo del kit per il ciclo femminile. Ebbene sì, nel 2023 parliamo ancora di questo.

Per lavoro frequento molti alberghi, di ogni fascia, e mi capita di parlare con altre persone che frequentano più o meno spesso alberghi di ogni parte del mondo.

Davvero raramente trovo questo kit. Non ho mai capito perché il kit ago/filo lo trovi ovunque ma quello per il ciclo no.

Io noto questi dettagli perché questo tipo di attenzione è la vera cura al/la cliente. È ciò che fa la differenza.

Ovviamente non intendo solo questo. Ho citato questo come esempio eclatante di una cura al dettaglio che prevede l’omaggio all’arrivo in camera, l’ottima cucina del ristorante, il sorriso di chi ci lavora.

Ecco per me l’esperienza è questa cura.

Che poi è ciò che ho trovato a Cáceres. Pulizia delle strade, perfetta organizzazione, amore verso la propria città.

Sembrano piccole cose? No, sono grandi cose.


Se vuoi scoprire l’itinerario completo da fare in Estremadura clicca su:

Viaggio in Estremadura. Una Spagna Insolita

NH Hotel Dove dormire a Cáceres
L’atrio dell’ NH Hotel a Cáceres

Qui di seguito il link del sito dell’Ente del Turismo Spagnolo su Cáceres.

Dove mangiare sulle colline piacentine e nei dintorni di Parma

carrello di formaggi ristorante castellaccio colline piacentine

Un territorio sobrio ed elegante, quello che da Parma scorre verso Piacenza tra valli, rocche, vigneti.

Non c’è ridondanza né retorica in questa terra fatta da gente che lavora sodo e ne va fiera.

Ogni cosa è semplice, o per lo meno lo appare, perché in verità c’è tanto lavoro dietro questi emiliani fieri.

Le colline piacentine, che su e giù volgono lo sguardo verso altre regioni, sono un piacevole scenario per un weekend alla scoperta del territorio.

E naturalmente per una pausa enogastronomica di tutto rispetto.

Vediamo insieme dove fermarsi per mangiare bene sulle colline piacentine.

Dove mangiare bene sulle colline piacentine

Trattorie, cantine, ristoranti stellati… la scelta è davvero notevole.

Io qui ti consiglierò i luoghi dove mangiare sulle Colline piacentine che ho provato personalmente.

Ristorante romantico sulle colline piacentine

Il Ristorante Castellaccio si trova in una posizione davvero incantevole.

Costruito sull’avamposto del Castello di Statto, dalle sue vetrate potrai ammirare il paesaggio delle colline piacentine mangiando piatti della tradizione come i Pisarei e fasò e i Tortelli.

Splendido, e quando dico splendido, intendo per tutti e 5 i sensi, il carrello di formaggi rigorosamente italiani (pensavo fossero finti da quanto erano belli).

Lo vedi nella foto di copertina dell’articolo.

Menu ristorante castellaccio dove mangiare sulle colline piacentine
I Pisarei e fasò del Ristorante Castellaccio

Degustazione di vini in cantina nel piacentino

Un’altra esperienza che i tuoi sensi ameranno è senz’altro la degustazione alla cantina Luretta.

Un’esperienza per gli amanti della storia visto che la cantina è all’interno di un castello privato, il Castello di Momeliano, dove la temperatura rimane costante sempre, estate e inverno.

Un’esperienza per la vista data la vallata che si spinge al di sotto della cantina.

Un’esperienza per il gusto perché qui alla cantina Luretta la tradizione viene esplorata per essere reinventata.

E anche un’esperienza per l’ambiente visto che la Cantina Luretta utilizza solo tecniche di agricoltura biologica.

Principessa è il nome romantico del loro metodo classico chardonnay, ottimi i rossi come il Pantera da Croatina, Barbera e Sauvignon ma certamente quella che più mi ha colpito è la loro Malvasia secca dal colore oro intenso e con un nome che, solo lui varrebbe l’assaggio, Boccadirosa.

Fatti raccontare dalla splendida padrona di casa, la signora Carla, il motivo per cui ha questo nome. Questa di per sé sarà un’esperienza nell’esperienza.

calice di vino cantine luretta colline piacentine

Dove mangiare nei dintorni di Piacenza in un castello medievale

Le colline Piacentine sono una zona ricca di castelli.

Ecco perché non poteva mancare un consiglio su dove mangiare proprio in un castello.

Il ristorante che ti propongo è la Taverna Medievale del Castello di Gropparello, una taverna a tradizione familiare nata dall’amore di una madre e portata avanti dalla passione di due figlie, Francesca che ora è la Sous chef, e Chiara che ne cura la sezione storica.

Menu taverna medievale ristorante colline piacentine
Burger di lenticchie alla taverna Medievale

Il Castello di Gropparello ha una storia molto, molto, molto interessante che ho raccontato nel mio articolo: I Castelli del Ducato di Parma e Piacenza.


Dove mangiare a Parma e dintorni 

Se ti sposti leggermente verso sud, ti consiglio anche due posti nei dintorni di Parma.

Partiamo da Langhirano e dalla Salumeria Ugolotti.

Una storia lunga un secolo e mezzo quella della salumeria Ugolotti perché nasce nel 1869 da uno dei mille di Garibaldi, Tognet d’Uglot.

I salumi che degusterai qui sono tutti di produzione artigianale a km 0, dal Prosciutto di Parma al Parmigiano Reggiano, dal Culatello alla Coppa

Io ho assaggiato anche la birra artigianale, la Birra di Parma, e l’ho trovata davvero molto buona.

prosciutto di parma
La parete di Prosciutti di Parma alla Salumeria Ugolotti

Mangiare ai piedi del Castello di Compiano

Nel borgo di Compiano, uno dei borghi più belli d’Italia, ai piedi dell’omonimo castello c’è un ristorante che è diventato uno dei miei top ristoranti del cuore.

Forse per la splendida vista che offre dai suoi tavoli, forse per la delicatezza dei suoi piatti, mi ha letteralmente conquistata.

Io non sono esattamente una “mangiona” e quel giorno ricordo che tra il caldo e la stanchezza non avevo affatto appetito eppure ho gustato letteralmente ogni pietanza. E ti assicuro che per me è roba decisamente inusuale.

Eccezionale l’uovo croccante su crema di parmigiano, pomodoro confit e chips di pancetta. Davvero delicati i tortelli di erbette e mitico il budino di ricotta e amaretti tradizionale.

Se visiterai il borgo e il castello, fermati a La vecchia Compiano, anche fosse per un dessert e per ammirare la vista.

uovo croccante menu antica compiano parma
L’uovo croccante alla Vecchia Compiano

Musei del cibo della Provincia di Parma

Una menzione che ci tengo a fare è quella dedicata ai Musei del Cibo della provincia di Parma, un circuito che ad oggi conta 7 musei:

  • Museo del Parmigiano Reggiano a Soragna
  • Museo della Pasta e del Pomodoro a Collecchio
  • Museo del Salame a Felino
  • Museo del Vino a Sala Baganza
  • Museo del Prosciutto di Parma a Langhirano
  • Museo del Culatello a Polesine
  • Museo del Fungo Porcino di Borgotaro

Sette musei a cui si aggiungerà l’anno prossimo l’ottavo, il Museo del Tartufo.

Parma è una regina quando si tratta di cibo e come ogni regina ha le sue rocche. Ecco questi musei sono le sue rocche, uno per ogni nobile del suo regno.

I prodotti di questa zona d’Italia sono eccellenza per il nostro paese e, come tali, i cittadini del luogo ci tengono a valorizzarli. Ecco il perché di questi otto musei che ne raccontano la storia, la genuinità, la qualità.

Ti lascio il link ufficiale dei Musei del Cibo per tutte le informazioni e gli eventi correlati.

Un consiglio che è una chicca

Questa è la storia di un uomo, un manager milanese che dopo 40 anni di carriera, si ritrova tra le mani un luogo e una storia antica che parla di uliveti nei dintorni di Piacenza.

Strano, vero? Uliveti in una zona che d’inverno va sotto zero e si ricopre di neve?

Eppure lui crede nei sogni.

E in fondo se è successo nel 1200, perché oggi non potrebbe riaccadere?

Il suo nome è Gianpaolo Bononi e, dopo svariate ricerche, trova questo terreno a Gropparello, nel piacentino. È lì che decide di impiantare ulivi biologici e che nel 2007 vede la luce Incanto Sublime, il primo olio extra vergine d’oliva biologico degli Olivi di Gianpa, l’azienda agricola Bononi, il primo Extravergine Piacentino Certificato presente nella guida Slow Food.

Una lezione di vita, quella di Gianpaolo Bononi, che, come lui stesso afferma: “dimostra che vale la pena affrontare le avversità”.

Che ne dici, vogliamo ricordarcelo ogni tanto?


La mia guida su dove mangiare sulle colline piacentine finisce qui ma continua nei commenti se vuoi consigliarmi un posto anche tu.

Castelli del Ducato di Parma e Piacenza

salone castello di Rivalta

Hai presente il gioco del “Se fosse…”?

Ecco, se l’Italia fosse un castello sarebbe certamente il Ducato di Parma e Piacenza.

Ben 38 tra castelli, rocche, fortezze in un territorio che dall’Emilia Romagna abbraccia la Lunigiana da un lato, la Lombardia dall’altro.

Un luogo in cui immergersi in storie e leggende antiche.

E quando dico “antiche” intendo in alcuni casi anche ben più antiche del medioevo, come ti racconterò a breve.

Un Ducato quello di Parma e Piacenza che ancora oggi è fiero di ciò che è, delle persone che lo abitano e lo rendono vivo come se quel tempo non fosse mai passato.

Alla scoperta di quattro Castelli del Ducato di Parma e Piacenza

Ti racconterò a modo mio di quattro castelli, ognuno diverso nella storia, nello spirito, persino nelle sue leggende.

Perciò mettiti comodo/a e goditi i racconti che verranno.

Si comincia!

Castello di Rivalta

Risalente all’anno 1000, dal 1400 il Castello di Rivalta nel piacentino è di proprietà della famiglia Landi.

Ancora oggi i discendenti dei Conti Zanardi Landi hanno il piacere di vivere nella loro residenza e condividerla con i visitatori.

Del Castello di Rivalta è possibile visitare moltissime stanze, tra cui il salone, la splendida sala da biliardo e naturalmente la cucina.

Probabilmente adesso ti chiederai: perché “naturalmente”?

Perché come ogni castello che si rispetti anche il Castello di Rivalta ha il suo fantasma e, nel caso del Castello di Rivalta, il suo regno era proprio la cucina.

Si narra che Giuseppe, il cuoco della famiglia Landi nel 1700 si innamorò della moglie del maggiordomo che, come puoi immaginare, non gradì la liaison e pensò bene di uccidere Giuseppe.

Da allora sembra che il cuoco dei Landi allieti gli ospiti accendendo e spegnendo le luci a suo piacimento.

Una curiosità interessante è che il Castello di Rivalta è stato più volte residenza di vacanza per i reali d’Inghilterra e d’Olanda.

Chissà se la regina Elisabetta ha fatto la conoscenza del cuoco Giuseppe. Purtroppo non credo lo sapremo mai!

sala da pranzo castello di Rivalta
La vista dalla sala da pranzo del Castello di Rivalta – Castelli del Ducato di Parma e Piacenza

Castello di Gropparello

E se il Castello di Rivalta è abitato da un fantasma, beh, al Castello di Gropparello ne troverai una vera famiglia.

Ma partiamo con ordine.

Nel 1994 Gianfranco Gibelli (matematico, non lo sottolineo a caso) e sua moglie Rita acquistano il Castello di Gropparello.

Lasciano Milano e la vita cittadina e, insieme alle loro figlie, Francesca e Chiara, si trasferiscono nella loro nuova dimora principesca.

Fin da subito si accorgono di non essere gli unici abitanti di questo luogo scelto dai Celti nel IV secolo a.C. come centro energetico di culto. Dalla Torre infatti è facilmente visibile un altare costruito nella roccia oceanica proprio dai Celti.

Ci sono altri elementi davvero “particolari” in questo Castello come il grande Camino Alchemico nella Sala Rinascimentale e certe parti che sono ancora inaccessibili.

Fin dai primi giorni di permanenza al Castello, la famiglia Gibelli inizia a sentire battiti provenire dai muri, trascinamenti dai piani superiori, camini che si accendono improvvisamente. Così Gianfranco e sua moglie iniziano a indagare.

Scoprono dapprima della morte di Rosania, signora del Castello che il marito Pietro da Cagnano murò viva in una cella perché la credeva infedele.

Rosania è certamente quella che fa sentire di più la sua presenza. Ma anche Pietro si manifesta e, come dice Rita, anche lui forse ha bisogno di una preghiera.

Ci sono anche i cavalieri, un monaco e un antico druido che è probabilmente il più antico abitante del luogo e, forse chissà, è rimasto a proteggerlo.

Una delle cose più belle nel racconto di Gianfranco, Rita, Francesca e Chiara è che loro sono dichiaratamente una famiglia allargata che vive questa condizione inusuale come fosse una risorsa, una ricchezza proprio per la vita, incarnata e disincarnata.

Come se entrambe le parti, l’aldiquà e l’aldilà, qui siano unite, non separate, che poi come sa chi bazzica tra queste pagine al contrario è un argomento a me caro, l’unità delle polarità: uomo/donna, materia/spirito, bene/male. 

La storia di Gropparello è raccontata dallo stesso Gianfranco Gibelli nel suo libro “La compagnia invisibile” che, se sei appassionata/o di storie e leggende, devi assolutamente leggere.

Altare Celtico Castello di Gropparello Castelli del Ducato di parma e Piacenza
L’altare celtico visto dalla torre del Castello di Gropparello – Castelli del Ducato di Parma e Piacenza

Castello di Compiano

Dall’alto di Compiano, uno dei borghi più belli d’Italia, svetta l’omonimo Castello.

Il Castello di Compiano vanta proprietari davvero illustri, dai principi Landi alla famiglia Farnese, ed è stato abitato fino al 1987 dall’ultima proprietaria, la marchesa Lina Gambarotta.

Nel castello la marchesa ospitò personaggi come D’Annunzio e Marinetti. Lei amica di Eva Peron, come testimonia un libro con dedica scritta proprio dalla first lady argentina alla sua amica Lina, che troverai in una delle sale del Castello.

Lina arredò il Castello con oggetti da collezione provenienti dai suoi viaggi intorno al mondo, oltreché a quelli di famiglia.

Quando la marchesa Gambarotta morì, non avendo eredi, donò la sua casa al comune di Compiano con l’unica indicazione di lasciare tutto così come lei l’aveva lasciato.

Al Castello di Compiano potrai anche visitare il Museo Massonico, chiamato anche “Orizzonti Massonici”, dove troverai moltissimi oggetti della massoneria inglese, francese, italiana e persino indiana.

Un vero parco giochi per gli amanti dell’esoterismo.

Dedica Eva Peron per Lina Gambarotta Castello di Compiano
La dedica di Eva Peron alla sua amica Lina Gambarotta al Castello di Compiano

Tra i Castelli di Parma più belli svetta il Castello di Torrechiara. Io ne sono follemente innamorata perché quello di Torrechiara non è un Castello con storie di combattimenti o violenza ma un luogo nato per amore e destinato all’amore. Del Castello di Torrechiara ho raccontato la bellissima storia nell’articolo: Tour tra i Castelli dell’Appennino tosco-emiliano.


Quanti sono i Castelli del Ducato di Parma e Piacenza

L’elenco dei castelli del Ducato di Parma e Piacenza, come ti accennavo, non si limita a questi quattro castelli che ho avuto il piacere di visitare.

Ti lascio qui di seguito la lista completa e, nella foto subito sotto l’elenco, la mappa.

  • Castello del Piagnaro, Pontremoli
  • Fortezza di Bardi, Parma
  • Reggia di Colorno, Parma
  • Rocca Sanvitale di Fontanellato, Parma 
  • Castello di Montechiarugolo, Parma
  • Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense, Parma
  • Castello di Roccabianca, Parma
  • Rocca di Sala Baganza, Parma
  • Rocca dei Rossi di San Secondo, Parma
  • Castello di Scipione dei marchesi Pallavicino, Parma
  • Rocca Meli Lupi di Soragna, Parma
  • Castello di Tabiano, Parma
  • Castello Pallavicino di Varano De Melegari, Parma
  • Castello di Felino, Parma
  • Castello di Noceto, Parma
  • Castello di Contignaco, Parma
  • Rocca dei Terzi di Sissa, Parma
  • Rocca La Valle di Castrignano, Parma
  • Rocca Pallavicino di Busseto, Parma
  • Castello e Rocca Anguissola Scotti, Gonzaga ad Agazzano, Piacenza
  • Castello Malaspina Dal Verme di Bobbio, Piacenza
  • Rocca Viscontea di Castell’Arquato, Piacenza
  • Rocca d’Olgisio, Piacenza
  • Castello di Paderna, Piacenza
  • Palazzo Farnese, Piacenza
  • Castello di San Pietro in Cerro, Piacenza
  • Mastio e Borgo di Vigoleno, Piacenza
  • Castello di Castelnuovo Fogliani, Almeno
  • Castello Malaspina di Gambero a Ferriere, Piacenza
  • Castello di Riva a Ponte dell’Olio, Piacenza
  • Palazzo Ducale a Guastalla, Reggio Emilia
  • Castello di Sarzano, Casina (Reggio Emilia)
  • Castello di Bianello, Quattro Castella (Reggio Emilia)
  • Borgo e Rocchetta di Castellarano, Reggio Emilia.
Mappa castelli del Ducato di Parma e Piacenza
La mappa dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza

Castelli del Ducato di Parma e Piacenza dove dormire

E sì, è possibile dormire proprio dentro i castelli del Ducato di Parma e Piacenza, non in tutti, ma sicuramente nei tre che ti ho raccontato sopra.

Io ho avuto il piacere di essere ospite al Castello di Rivalta nella Dimora Storica Torre San Martino.

Le camere sono arredate con bauli e letti a baldacchino proprio come erano arredate un tempo le camere del castello. Inoltre alla Dimora è possibile rilassarsi nella Spa, pranzare al Bistrot oppure organizzare il tuo matrimonio.

Trovi la lista completa degli alloggi di charme del Ducato a questa pagina del sito CastellidelDucato.

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La card del Ducato, valida un anno dall’acquisto, ti permette di visitare tutti i Castelli del Ducato di Parma e Piacenza con sconti e offerte sui prezzi dei biglietti ma anche sui pernottamenti negli alloggi di charme, visite guidate, musei, etc.

Castelli del Ducato eventi

Ti consiglio di visitare il sito anche per tutti gli eventi che vengono organizzati nei vari Castelli.

Ci sono eventi a tema come quello dedicato ad Halloween o il Parco delle Fiabe al Castello di Gropparello per far rivivere le atmosfere di un tempo ai bambini e ancora le tante manifestazioni a tema enogastronomico.

Insomma ce n’è per tutti i gusti e per tutte le età.


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