La vedete quella ragazzina lì?
Ecco, lei è proprio femmina inside… e outside.
Io al confronto sono una specie di maschio surrogato nel corpo di una donna.
Lei è quella che passa velocemente dall’umore: “Mamma, ti amo, abbracciami 24 ore su 24”, al momento broncio fino in terra: “Non mi dire nulla sennò ti mordo”.
Lei è quella che alla mia frase sconfortata*: “Domani, visto che la scuola è chiusa per il referendum, andiamo a fare shopping”, risponde con un sonoro e gioioso: “Sìììììììììììì”.
*sconfortata= “cavoli, dovevo lavorare e la scuola è chiusa…”, “Cacchio, mi tocca andare a comprarle i vestiti che un altro po’ i pantaloni le arrivano al ginocchio…”, “Aiuto, due ore in camerino con lei che si prova tutto il negozio”.
Lei è quella bambina, oggi ragazzina, che nell’ordine mi ha rubato prima il cuore, poi l’anima, infine il guardaroba.
Lei con quella vocina dolce: “Mamma, che bello questo vestito! Uh, belle le tue scarpe! Me le presti quando divento grande (pensando che diventare grande sia già adesso)?”.
La ragazzina, che non ha ancora compiuto 12 anni, ha una quantità di accessori che io alla sua età avevo solo un paio di gioiellini da bancarella e uno zainetto.
È colei che quando vede glitter e unicorni, le si illuminano gli occhi.
Se poi ci sono una quantità smisurata di paillettes, può toccare livelli di illuminazione che neanche un ritiro zen in un monastero sperduto del Giappone antico.
La nuova COTTAGE GRAB BAG
*supplied by Vendula London
Ora, già conosci la mia passione per le Vendula London.
Perché mi rispecchiano moltissimo. Sono curate nei dettagli, sono ironiche, sono Veg, e adoro il loro design.
Secondo te cosa succede quando in casa arriva una nuova Vendula London?
Devo dire che la COTTAGE GRAB BAG è davvero un piccolo gioiello, con la sua forma da piccolo cottage inglese, le foglie d’autunno, gli stivali rossi per la pioggia e quel camino acceso all’interno che fa pensare ad un buon libro e ad un tè fumante.
Io ci entrerei volentieri in quel cottage, e chissà se non ci troverei una sosia di Miss Marple che mi racconta i segreti più occulti del paesino in cui vive.
C’è un particolare per cui l’ho scelta.
Chissà se lo indovini!
È lì, appollaiato sul davanzale, che guarda fuori dalla finestra e che mi ricorda i miei angeli: un gatto nero.
Ci sono scelte che si fanno per estro, sì, ed è importante perché nella vita la leggerezza è un ingrediente fondamentale, quella leggerezza che fa bene all’animo ma anche ai legami mistici.
Perché facciamo una vita complicata, spesso faticosa e, concedimi, abbiamo davvero bisogno di coccolarci, di regalarci piccole e grandi frivolezze, di scaldare il nostro cuore.
Sì, sono cose materiali, è vero, ma ho imparato grazie al Buddismo che non esiste separazione tra materia e spirito e che a volte siamo talmente abituate/i a sacrificarci, a riempirci di sensi di colpa che ci precludiamo momenti appaganti per noi, solo per noi.
È una coperta calda?
Un tè con un’amica che non vediamo da tanto tempo?
Un abbraccio a quella persona con cui non facciamo che discutere?
Un bel vestito scollato o una splendida borsa?
Sono piccole cose ma, se ci strappano un sorriso, beh, non sono poi così piccole.
Spesso cerchiamo l’approvazione in chi ci sta intorno, in nostro marito, in nostra madre, nel nostro capo, ma l’unica approvazione che serve davvero è la nostra, quella che ci riconosciamo per prime/i noi.
A quanto pare, mia figlia lo sa meglio di me.
Vogliamoci bene, anime al contrario!