Viaggio in Myanmar, dove il tempo semplicemente è

Ci sono pochi luoghi al mondo dove il tempo non conta.

Luoghi dove potresti essere nel 3000 a.c. o d.c.

Luoghi dove non importa da dove vieni, cosa fai, cos’eri prima e cosa sarai dopo.

Il Myanmar è uno di questi.

In Myanmar semplicemente sei, qui e ora.

Sei su un calesse, trainato da un cavallo che mangia talmente poco da mostrare tutta la colonna vertebrale.

La pagoda più imponente è ricoperta completamente d’oro.

Il tasso di povertà è oltre il 32% e diventa molto più alto nelle zone rurali.

Queste sono solo alcune delle contraddizioni che troverai in Myanmar.

Ma non ti sentirai povera/o se varcherai il confine tra la Thailandia del Nord così occidentalizzata e questo paese incredibilmente ricco di spirito.

Bimbo monaco a Bagan in viaggio in Myanmar
Un bimbo monaco sugli scalini di un tempio a Bagan

Il Myanmar è un luogo senza tempo che di tempo ne regala da vendere.

Ogni giorno trascorso in Myanmar è un giorno di riflessione.

Un giorno che, per rispetto verso gli abitanti, per la loro protezione, è meglio non fare troppe domande.

C’è stata Aung San Suu Kyi e oggi Win Myint. Abbiamo sperato tutti che con loro ci fosse il grande cambiamento, ma i cambiamenti, si sa, hanno bisogno di tempo (in questo caso, sì, di tempo) per radicalizzarsi nella struttura sociale.

E allora adesso starai pensando che io ti sconsigli un viaggio in Myanmar.

E invece no e sai perché? Sempre e unicamente per lo stesso motivo che mi induce a viaggiare: le persone.

Loro meritano che noi andiamo nel loro paese.

Meritano che noi stiamo insieme a loro, che gioiamo di un luogo bello come pochi ne ho visti al mondo.

Un paese sacro che sacro è nel midollo.

Swedagon Paya Yangon Myanmar
La Swedagon Paya all’alba: Viaggiare in Myanmar

Viaggio in Myanmar: cosa vedere

Yangon: la città dei contrasti

Yangon è la più grande città birmana, non più la capitale dal 2005. È una di quelle enormi metropoli del mondo che non saprai mai se amare o odiare. Perché è proprio qui che vedrai i contrasti maggiori: resti della colonizzazione britannica, templi imponenti e taxi con voragini vista asfalto.

Vai a Yangon e perditi nel Bogyoke Aung San market.

Entra nella Sule Paya, la pagoda sacra, simbolo della Rivoluzione Zafferano (dal colore delle tuniche dei monaci buddisti), siediti per terra a pregare con le persone, donne dai lunghi capelli neri e bambini dal sorriso dolce e delicato.

Lascia sempre le scarpe fuori dai templi. Stai tranquilla/o. Nessuno ti ruberà nulla. Qui il Buddismo è praticato correttamente e il Buddismo è basato sulla legge di causa ed effetto e sulla sacralità della vita.

Mangia nei luoghi in cui mangiano loro, con le mani, assaporando le spezie.

Abituati ai loro silenzi.

Alzati all’alba e visita la Swedagon Paya, la pagoda più importante di tutto il Myanmar. 98 mt d’altezza, completamente ricoperta d’oro e contenente le reliquie di quattro Buddha, compresi otto capelli di Gautama Siddharta, il Buddha storico.

Ogni angolo della Swedagon è dedicato ai giorni della settimana. Noi nell’angolo di Saturno (segno del drago), essendo nati entrambi di sabato, abbiamo partecipato ad un rito sacro: abbiamo versato l’acqua tre volte sulla testa del Buddha, tre volte su quella del drago, tre volte sulla veste del Buddha, pregando per la salute, le sofferenze, il lavoro, la famiglia e i desideri.

Non perderti i giardini di Kandawgyi. Anche qui, camminando sulla riva del Royal Lake, in un parco di ben 45 ettari potrai vedere come le persone siano rispettose di questi luoghi e del loro ambiente naturale.

Bagan: dove ho lasciato il mio cuore

“Ci sono viste al mondo dinanzi alle quali uno si sente fiero di appartenere alla razza umana. Bagan all’alba è una di queste. Nell’immensa pianura, segnata soltanto dal baluginare argenteo del grande fiume Irrawadi, le sagome chiare di centinaia di pagode affiorano lentamente dal buio e dalla nebbia: eleganti, leggere; ognuna come un delicato inno a Buddha. Dall’alto del tempio di Ananda si sentono i galli cantare, i cavalli scalpicciare sulle strade ancora sterrate. È come se una qualche magia avesse fermato questa valle nell’attimo passato della sua grandezza.” Tiziano Terzani, In Asia.


Se il Myanmar è un luogo senza tempo, Bagan è senz’altro il suo Once upon a time.

La valle dei templi, circa 2500 stupa (una volta più di 4000) in 40 chilometri quadrati, è senza dubbio insieme ai 12 Apostoli in Australia, il luogo che più mi ha lasciato senza parole al mondo.

Non c’è foto che possa trasmettere l’emozione che gli occhi riescono a percepire dal vivo.

Dall’alto della Shwesandaw Paya, uno dei punti migliori dove ammirare il tramonto sulla valle, ti appariranno, pian piano che il sole scende, questi pinnacoli che sembreranno sempre più numerosi man mano che il tempo passa. Non vedrai al mondo niente di paragonabile. Te lo assicuro.

Approfitta, quando sarai a Bagan, di visitare i centri dove donne abilissime realizzano manufatti in bambù, successivamente laccati e intarsiati. Tutto a mano naturalmente.

Prova ad acquistare la tanaka, una polvere gialla che le donne birmane usano per proteggere il viso dal sole e rendere la pelle più bella. È una costante che vedrai in tutto il Myanmar.

O il loungi, una sorta di gonna che utilizzano sia le donne sia gli uomini in Myanmar. Io ne ho una bellissima che uso spesso in estate e che mi ricorda questo luogo dallo spirito infinito.

E ricordati, sebbene sia molto difficile da farsi, di acquistare nei mercatini, soggiornare nelle guest house, perché la maggior parte dei soldi che pagherai non andrà alla gente ma direttamente al governo.

Lo so, si può fare poco ma poco è meglio di niente.

Bagan Myanmar Unadonnaalcontrario
Uno dei miei ricordi più belli. Questa bimba che diventa la più felice del Myanmar solo perché le ho regalato la mia cintura.

Ngapali: il paradiso in un viaggio in Myanmar

Ngapali è sicuramente il posto iconicamente più vicino alle spiagge esotiche: sabbia bianchissima, palme e tante splendide conchiglie. Ma anche qui, nel regno dei resort, si può vivere la quotidianità birmana.

Ngapali è un paese di pescatori.

Passeggia lungo la spiaggia all’alba per raggiungere i loro villaggi e osserva le loro barche che rientrano dalla pesca.

Non aver paura di camminare nella notte stellata, come poche ne vedrai al mondo, per trovare piccoli e pochi ristoranti locali.

Usa il tuo smartphone per illuminare il sentiero. Incontrerai famiglie intere, nelle loro tende/case, che guardano insieme un unico canale di una vecchissima tv e ti sorrideranno.

Fai direttamente con loro le escursioni via mare. A prezzi decisamente stracciati, ti porteranno a fare immersioni subacquee e, come è capitato a noi, a pranzare su un isolotto deserto a base di pesce fresco appena pescato e latte di cocco.

Barca Ngapali Beach
La barca con cui abbiamo fatto la nostra escursione a Ngapali: viaggio in Birmania

Sì, vai in Myanmar.

Senza ombra di dubbio.


Artigianato Bagan
Viaggio Myanmar: donne che lavorano la ceralacca

Documenti utili per un viaggio in Myanmar

Innanzitutto per un viaggio in Myanmar ti servirà il Passaporto con almeno 6 mesi di validità.

È necessario inoltre il visto turistico che va richiesto in Italia prima della partenza e ti consiglio di richiederlo con largo anticipo perché potrebbe essere una procedura lunga, di almeno tre settimane.

Quando andare in Myanmar

Quando è meglio andare in Birmania?

Il periodo migliore è quello che va da Novembre a Marzo, quando il clima è secco e il caldo è assolutamente sostenibile.

Cambio valuta

Il Kyat è la moneta ufficiale. La mia esperienza è quella di portarsi dollari americani nuovi (le banconote vecchie e rovinate non verranno accettate) e cambiarli direttamente in Myanmar.

Ci sono alberghi come il Savoy e il Central a Yangon che fanno un ottimo cambio.

Telefono e comunicazioni in Myanmar

In Myanmar ti conviene acquistare una sim locale in aeroporto a Yangon, ma le comunicazioni con l’esterno restano ancora molto care.

Io ti consiglierei di approfittarne per staccare e immergerti totalmente in questa terra incantata.

Fuso orario in Myanmar

5 ore e mezza avanti rispetto all’Italia, 4 ore e mezza quando in Italia c’è l’ora legale.

Come arrivare e dove atterrare in Myanmar

Noi abbiamo viaggiato con Thai Airways ma anche Singapore Airlines raggiunge il Myanmar.

Atterrare a Yangon è sicuramente l’opzione migliore per spostarti in tutto il Myanmar.

Per arrivare a Bagan o in altri posti interni puoi usare le compagnie locali: Myanmar Airways, Air Mandalay, Yangon Airways.

52 risposte a “Viaggio in Myanmar, dove il tempo semplicemente è”

  1. Una mia amica è proprio in Myanmar ora e mi sta mandando delle foto meravigliose. Dopo aver letto anche questo articolo – in cui sinceramente sei riuscita a trasmettermi la tua emozione e passione verso questo paese – non vedo l’ora di riuscire a visitarlo!

    1. Grazie! Tra l’altro adesso, come hai visto tu stessa, si può comunicare, c’è il wifi. Quando sono andata io, eri chiusa dentro il paese e comunicare con l’esterno attraverso il telefono, costava tantissimo. In ogni caso il Myanmar è uno di quei paesi dove tornerei oggi stesso.

  2. Hai trasmesso alla perfezione tutta la spiritualità che si respira in Myanmar, tanto da farmi venire voglia di andarci. I viaggi più belli sono quelli in grado di arricchirti l’anima e di rubarti il cuore.

    1. Sono felice di essere riuscita a trasmettere le mie emozioni. Sicuramente il Myanmar è riuscito nell’intento di rubarmi il cuore.

    1. Il viaggio aiuta molto ad aprire gli occhi, anche se dovremmo farlo persino qui, a casa nostra. In ogni caso viaggiare è un valido strumento per allenarsi.

  3. Che emozioni che traspaiono dal tuo post, mentre leggo mi sembra quasi quasi di essere trasportata lì in viaggio con te. Complimenti davvero. Mi piace quello che scrivi, che ogni giorno lì è un giorno di riflessione, anche io ero tra quelle che aveva riposto le sue speranze su Aung San Suu Kyi.. vorrei tanto vederla questa terra, prima che si trasformi..

    1. Purtroppo mi rendo conto che non basta la determinazione di questa donna. Noi però possiamo contribuire parlando, scrivendo e fotografando questo paese speciale. Forse è un piccolo contributo ma ognuna/o di noi deve fare qualcosa. Piccolo + piccolo + piccolo, alla fine fa Grande!

  4. Sono in ufficio, il mio compagno alla scrivania accanto. Io gli dico dopo aver letto il tuo post: direi che a novembre dovremmo decisamente andare in Myanmar! La valle dei templi sarebbe per me uno shock emotivo per troppa bellezza.

  5. mi hai fatto davvero sognare , un posto davvero che merita di essere visitato…… inoltre è l’occasione giusta anche per rilassarsi completamente e immergersi nel silenzio…..

  6. Mi hai lasciato un senso di pace dopo aver letto il tuo post che in pochi riescano a darmi. Mi sono emozionata attraverso le tue parole. Dev’essere stato un viaggio di cuore il tuo, bellissimo articolo per parlare di un posto che conoscevo ancora molto poco.

    1. È un grande complimento quello che mi fai. Sapere di averti trasferito le emozioni che ho vissuto io è una cosa immensa per me. Grazie!

  7. La lettura di queste righe mi ha donato emozioni incredibili. Sembra, ancora, un luogo che ha conservato la sua genuinità e tu hai saputo trasmetterla in maniera encomiabile. Per me sarebbe un sogno andarci.

    1. Io ti auguro di realizzare questo sogno e sono davvero felice di aver portato su queste pagine virtuali la genuinità di questo paese meraviglioso.

  8. Non conoscevo l esistenza di questo posto mi hai fatto sognare ti ringrazio davvero tanto.. Leggendo avevo una sensazione di pace che sicuramente in questi posti li si sente benissimo

  9. Un post scritto con il cuore, mi hai emozionata.
    Non sono ancora stata in Myanmar ma comprendo perfettamente il tuo amore per questo paese e l’emozione che provoca ammirare quei panorami, quei templi, e l’incontro con la semplicità delle persone.
    Un saluto dai Lemuri

  10. 🙂 conosco quella sensazione che una terra come il Myanmar può lasciarti dentro. Ho amato questo Paese tantissimo e tu lo racconti molto bene. Non sono mai stata però a visitarne le spiagge e credo lo userò come pretesto per tornare una seconda volta.

  11. Ho tenuto aperto questo tab con tuo articolo per giorni, finché finalmente lo leggo. Sono contenta di averlo letto adesso, in pace, in silenzio: mi è arrivata tutta la magia, mi tocca nel profondo. Bisogna che superi i miei limiti fisici, tutti i miei acciacchi, che mi decida, un giorno, a partire.

    1. Hai fatto bene a leggerlo in un momento di calma e pace. il Myanmar lo merita. E per quanto riguarda gli acciacchi, sai bene che si può viaggiare anche con quelli 😉 Io ne sono la prova. Un grande abbraccio

  12. Mi aveva già attirato il post sulla tua pagina facebook e così sono corso a leggerlo… Non conoscevo il Myanmar ed è stata una fotuna leggere questo articolo. è uno di quei posti che devo visitare assolutamente!! – Paolo

  13. Non sono mai stata nei paesi asiatici ma dalla tua descrizione penso che il Myanmar valga davvero la pena di essere visitato …

    1. Vale davvero la pena. Sicuramente è uno dei luoghi che è rimasto più autentico, meno turistico.Te lo consiglio senz’altro.

  14. Non sono mai stata in Myanmar ma lo hai descritto così bene che per un attimo mi sembrava quasi di viaggiare con te. Deve essere davvero un luogo magico e soprattutto fuori dal tempo come hai anche ribadito. Bel post!

    1. Sono felice che tu abbia avuto la sensazione di viaggiare con me. Lo scopo dei miei articoli è proprio di portare con me voi che mi leggete e mi supportate sempre. Grazie mille per questo!

  15. Che post (e che posto :D) suggestivo!! Non fai che confermarmi l’idea che debba essere un viaggio profondo e arricchente. Il mio posto così, dove si è e basta, senza tempo, è la Tasmania. Ora sono ancora più curiosa…

    1. In Tasmania non sono mai andata e adesso che mi dici così, lo inserisco nella mia travel list che si fa sempre più chilometrica 😀

  16. questo è un viaggio che sono da anni, l’ho sfiorato almeno due volte, ma senza successo… Mi attira tutto di questo paese, credo che sia un posto davvero incredibile, ancora poco “sfruttato” dal turismo di massa.

    1. È vero, è ancora poco sfruttato dal turismo di massa e questo da un lato è bello per noi viaggiatrice e viaggiatori, dall’altro è meno bello per loro. È davvero fondamentale andare e osservare con i propri occhi la realtà di questo incredibile paese.

  17. Riesci davvero a far emozionare quando ti leggo. Il Myanmar è un viaggio che prima o poi farò. Molte contraddizioni ma molta empatia da parte di un popolo che non ha mai avuto vita facile. Anche quello che per noi può sembrare un piccolo gesti (come ad esempio la tua cintura) per loro diventa qualcosa di importantissimo. Hanno sempre tanto da insegnare, ogni luogo lo ha!

    1. È vero, ogni luogo lo ha ma ti assicuro che il Myanmar è un viaggio che ti cambia dentro. Sono stata in tanti luoghi poveri nel mondo ma qui c’è qualcosa di diverso. E la gente del Myanmar merita molto di più.

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