SANA: la fiera del biologico che dà speranza

Il treno mi riporta a casa da Bologna e mi viene da sorridere.

Sai perché sorrido?

Perché so che, anche se si tratta di lavoro, per me vince sempre il rapporto umano.

Anzi un bel giorno mi piacerebbe che quell’ “anche se” sparisse del tutto dalle nostre conversazioni quando parliamo di lavoro.

SANA 2018 hall

Sana: la fiera del biologico

Le fiere, si sa, sono faticose e io non ho sempre avuto una bella impressione di tutte quelle che ho frequentato.

Ma questo Sana è stato davvero speciale.

Non solo perché è una manifestazione che funziona, organizzata in maniera impeccabile, questo mi sembrava corretto dirlo.

Per altro…

Ho scelto di andare al Sana per proseguire il mio viaggio nell’ Italia che mi piace. O meglio per vedere se, nel luogo dove potevo incontrare le aziende del biologico tutte insieme, questa Italia mi sarebbe piaciuta davvero oppure no.

SANA 2018 Terre e tradizioni

Incontri cuore a cuore

Ho deciso di incontrare fisicamente le persone con cui ho avuto rapporti solo virtuali.

Ho scelto di guardarle negli occhi, di farmi raccontare con i loro accenti, uno diverso dall’altro, dall’Alto Adige alla Sicilia, le loro storie.

Una delle cose che mi chiedo spesso è: ma chi glielo fa fare?

Con le leggi e la burocrazia che per lo più ostacolano, con l’ignoranza imperante, le ore di lavoro spesso senza regola.

E sai dove trovo la risposta?

Nello sguardo curioso, nella passione che sguiscia dalle parole, nella voglia di vivere seguendo i propri valori.

Esiste ancora tutto questo. E lo so che magari non ci crederai, ma ‘sta roba mi fa tanto commuovere.

Che ci posso fare!?

Sono la solita Alice nel paese delle “non” meraviglie.

Le meraviglie del nostro paese

Alla fine le meraviglie ci sono in questo nostro paese complicato e sono e rimangono sempre le persone. Da Nord a Sud.

Ho passato ore ad ascoltare cose del nostro territorio che non conoscevo assolutamente.

Ho visto giovani con idee concrete oltre che ambiziose.

Ho assaporato la genuinità delle aziende a conduzione familiare e anche di realtà imprenditoriali molto grandi.

È questo che mi incoraggia ad andare avanti in quello che faccio.

Ogni volta che ti racconto di un’azienda, ormai credo sia evidente, lo faccio perché desidero contribuire alla diffusione di quest’ #Italiachemipiace.

È il mio lavoro, certo, ma, come in tutte le cose, si può decidere il modo di lavorare, la direzione che vogliamo dare alle nostre vite e quindi anche al nostro lavoro.

Siamo noi a decidere con chi vogliamo collaborare, con chi vogliamo stringere relazioni, che siano personali e/o professionali.

Ecco perché presto continuerò a raccontarti storie incredibili, storie che incoraggiano a proseguire verso i nostri sogni, storie che ci rendono sempre più orgogliose/i della nostra territorialità.

Non vedo l’ora.

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