Pagine del mattino: cosa sono e perché sono potenti

La prima volta che sentii parlare di pagine del mattino è stato parecchio tempo fa.

Una mia cara amica me le indicò come una meditazione potente e questa definizione un tantino new age fece un effetto su di me rimbalzante.

“Non erano per me”, sindacai, soprattutto quando la mia amica mi disse che bisognava mettersi la sveglia 10 minuti prima e scriverle prima di fare qualunque altra cosa.

Io che di solito mi sveglio versione ameba, diretta con gli occhi ancora chiusi alla macchinetta del caffè, non le vidi come una pratica adatta a me.

Trascorse del tempo e un’altra cara amica mi consigliò un libro speciale, lei disse. Andai in libreria e lo acquistai subito perché era un momento della mia vita in cui avevo bisogno di sbloccare qualcosa e questo libro, La via dell’artista di Julia Cameron, sembrava fatto apposta per me.

Mi è bastato aprirlo per capire che era proprio così ma, e qui viene il nodo, il primo strumento che Julia Cameron utilizza per il recupero del nostro artista interiore è, ascolta bene:


Le pagine del mattino

Come funzionano le pagine del mattino

Per 12 settimane, ogni mattina, avrei dovuto scrivere tre pagine, non una di più, non una di meno, di qualunque cosa mi venisse fuori con gli occhi incespigliati e il solo desiderio di una tazzulella ‘e cafe.

Avrei dovuto scriverle a mano e soprattutto tenere da parte il giudizio, il mio perché quello degli altri non è contemplato, visto che le pagine del mattino vanno tenute lontane da occhi indiscreti.

Non importa se fossero intrise di lamentela, rabbia, futilità.

Secondo Julia “possono sembrare stupide” ma “nutrono il vostro bambino interiore”.

Le resistenze erano davvero tante ma, siccome il libro sembrava leggermi dentro, raccontava nel dettaglio tante mie sfaccettature, a un certo punto, ho deciso di dare una chance a questa donna e al suo percorso di guarigione creativa.

Non ti dico i geroglifici che ne sono venuti fuori. Per me è stato davvero uno sforzo assurdo, soprattutto i primi giorni.

Ma poi qualcosa ha cominciato a fluire.

Non importa se questo flusso era intriso di “che cavolo scrivo adesso” o di “oggi devo lavare i pavimenti”.

In qualche modo liberare le mie parole persino dalla punteggiatura le lasciava sbucare qua e là come fossero disegni. E insieme alle parole venivano fuori “strane” idee.

All’inizio non avevo nemmeno consapevolezza che fossero idee. Anche perché per un lungo tempo, Julia Cameron dice di non rileggere le pagine. Sarebbero troppo esposte a quello che lei chiama “il nostro Censore” e non è difficile comprenderne la ragione.

Noi tutte/i conosciamo quella vocina interiore che sgretola ogni nostro sogno non appena si affaccia tra i nostri pensieri.


Pagine del mattino e via dell'artista

Le pagine del mattino portano oltre

Una cosa che posso dire sulla mia esperienza personale è che le pagine del mattino ti portano oltre.

È come se la parte razionale per qualche minuto rimanesse in silenzio e, del resto, è questo il motivo per cui si scrivono non appena la sveglia suona. Basterebbe l’atto di andare in bagno e lavarsi la faccia per risvegliare la nostra mente logica.

Invece in quel momento in cui la sveglia suona e il sogno tra palme e spiagge bianche sfuma, quella sorta di stordimento permette di lasciare fuori dalle tue pagine la paura, l’umore, i pensieri negativi.

Questo è il motivo per cui sono così potenti.

Entri in contatto con la parte creativa che è in te, quella pura, senza interferenze.

L’unica regola è quella di non saltarle mai, indipendentemente da come ti senti.

Puoi fare anche delle domande nelle tue pagine. Ti stupirai delle risposte.

Non importa se le amerai, le odierai o penserai che non funzioneranno mai. Provaci. In fondo, non costa quasi nulla. Ti serviranno semplicemente un quaderno e una penna.

La mia esperienza personale con le pagine del mattino

Tra le mie pagine del mattino è arrivata una donna di nome Lisa che mi ha raccontato la sua storia ed è nato Safari.

Da quel libro è venuto fuori questo blog e poi la mia passione per la fotografia di viaggio.

Tutte cose che non c’erano tra i miei desideri razionali. Ma probabilmente c’erano tra i miei desideri di pancia. E si sono realizzati.

Sai una cosa?

Mi è venuta voglia di riprendere a scrivere le pagine del mattino perché in effetti le avevo messe da parte.

Io quella roba di svegliarmi prima per scrivere ancora non la riesco a mandare giù (pensa quanta resistenza) ma, mentre lavoravo a questo post, mi sono andata a riguardare le mie pagine, ho visto che risultati hanno prodotto e mi sono convinta che è arrivato il momento di sperimentarle nuovamente.

E tu le hai mai scritte? Hai esperienze in merito?

46 risposte a “Pagine del mattino: cosa sono e perché sono potenti”

  1. Ciao Noemi,
    complimenti per l’articolo! Anche io scrivo le pagine del mattino da un po’ di anni, anche se ormai le ho un po’ adattate a modo mio 🙂 Il libro di Julia Cameron è davvero molto bello e lo consiglio a tutti, soprattutto a persone schiacciate dalle incombenze quotidiane, che pensano spesso che ormai non ci sia più tempo per esprimersi in modo più libero. Macchine piuttosto che persone.
    Ho aperto anch’io un blog, giusto per divertirmi e cimentarmi a scrivere, e non a caso il primo articolo parla proprio delle mie pagine del mattino 🙂
    Grazie ancora, Dario!

    1. Ciao Dario, grazie a te per aver condiviso la tua esperienza con le pagine del mattino. Nel tempo anche io le ho adattate più a me e le trovo ancora molto potenti. Compimenti per il tuo neo-blog. Ti faccio tanti in bocca al lupo per questa tua nuova avventura.

  2. Non ne avevo mai sentito parlare ma devo dire che mi hai incuriosita parecchio e forse proverò a farlo. Intanto complimenti per essere riuscita a dare voce alla tua parte interiore.

  3. Ho sempre avuto un ‘vaso della gratitudine’. Non ho mai scritto con continuità, non ne sarei capace, ma in sostanza scrivo un bigliettino e lo conservo dentro ogni qual volta sento di essere grata per qualcosa. È bello rileggerli tempo dopo, soprattutto nelle giornate fredde e solitarie. Fanno bene al cuore.

    1. Che bella l’idea del “vaso della gratitudine”! Deve essere davvero piacevole rileggere quei bigliettini dopo qualche tempo.

  4. qualche mese fa ero in crisi e una mia amica mi ha consigliato di scrivere ogni sera tre motivi di gratitudine su un quaderno/diario. A distanza di mesi, rileggendo quel piccolo diario della gratitudine noto il percorso che ho fatto per uscire dalla crisi. Credo che il consiglio che dai con questo post sia più o meno la stessa cosa: un momento per dedicarsi al flusso dei propri pensieri, per dedicarsi alle cose belle che inevitabilmente succedono ma che dobbiamo solo “vedere”, un momento per ricaricarci di energia positiva.
    Rileggerò questo post tra qualche giorno per sedimentarlo meglio.
    Grazie.

  5. mi piacerebbe molto provare, invece di parlare a vuoto con mio marito (perchè lui alla mattina si sveglia dopo di me 😀 ) appena mi sveglio posso scrivere e vedere cosa ne esece fuori…..

  6. Conosco molto bene il libro, lo acquistó una persona molto vicina a me. Ricordo l’entusiasmo ogni volta che eseguiva gli esercizi, me ne parlava spesso!

  7. ogni operazione di benessere verso noi stessi presuppone impegno (anche fisico). Se i risultati sono buoni sul piano del nostro risveglio interiore, val bene un risveglio anticipato.

    1. Sì, è un po’ come quando mi devo svegliare presto per fare una foto all’alba. Nel momento mi sembra una tortura ma, poi, quando sono davanti a quella meravigliosa alba, mi rendo conto che ho fatto proprio bene a mettere la sveglia presto.

  8. Interessantissima questa idea di scrivere le pagine di mattino per aprire il lato creativo appena sveglia…Credo che sia difficile per me da provare perché io senza il caffe mattutino non posso proprio funzionare, però chissà, mai dire mai

  9. Non conoscevo le pagine al mattino, ma io per lavoro scrivo tutto il giorno e poi scrivo anche per il mio blog, se inizio a scrivere anche le pagine al mattino credo che farò la forma della sedia XD.

    1. Scrivo anch’io tanto, tutto il giorno ma al computer. Le pagine del mattino invece vanno scritte a mano, con la penna e il quaderno. Io lo faccio direttamente dal letto mettendo il quaderno sul comodino. Diciamo che è un’esperienza un po’ diversa dalla scrittura per lavoro 🙂

  10. Non ne avevo mai sentito parlare, non credo nemmeno che lo farò mai. Non è qualcosa che fa per me e non perché si fa al mattino, ma perché sembra una sorta di imposizione e costrizione giornaliera.

    1. Come tutte le cose, sono scelte, non imposizioni. Nessuno mi ha costretto ad acquistare il libro e ad iniziare questo percorso. Semplicemente ho sentito che era il momento giusto per sperimentare qualcosa di nuovo.

  11. Sai che non ne sapevo nulla di questa cosa? Penso sia un esercizio molto utile ma no so se riuscirei mai a farlo come prima cosa della mia giornata …

    1. Come ti capisco. io solo a sentirne parlare, dicevo dentro di me: “Per me è impossibile la mattina”. Poi ci ho provato e ho proseguito. Chissà se ci riuscirò ancora 😉

  12. Conoscevo le “Pagine del mattino” perché un paio di amiche me lo avevano consigliate in un periodo per me molto stressante ma il fatto che dovessi mettermi a scrivere su una pagina bianca di prima mattina, proprio come a te, non mi andava giù e non ho mai provato. Sentendo dei tuoi risultati, forse dovrei dargli una chance.

    1. Non sai quante resistenze ho avuto io e ne ho anche adesso perchè, dopo quella esperienza, non le ho più scritte, nonostante i benefici avuti. Quindi ti capisco benissimo. Che ne dici se diamo loro una nuova chance insieme?

  13. Le pagine del mattino…che chiamerei più, in questo momento della mia vita, la stanza dell sfogo. Credo che scrivere di se stessi e quello che si pensa di prima mattina possa far venir fuori tutto il negativo della giornata che poi con porteremo con noi!

  14. è molto interessante questo tipo di “tecnica”, se così la vogliamo chiamare. seguo altri percorsi e non sopporto le cose imposte, non so quanto faccia per me, ma scrivere è un’azione molto potente, questo l’ho già sperimentato 😉 cercherò il libro, mi incuriosisce molto

    1. In verità non è che siano imposte. Ti si dice: prova! Io almeno le ho viste più in questo modo. Poi chiaramente si decide se ce la si sente oppure no 🙂 Il libro comunque merita.

  15. quando ero adolescente scrivevo il mio diario, poi purtroppo ho smesso di farlo. sai che potrei iniziare a scrivere anche io le pagine del mattino?

    1. Anche io scrivevo molti diari ma le pagine del mattino sono decisamente diverse. Ti consiglio di provare, poi mi dirai 🙂

  16. Non sapevo assolutamente dell’esistenza delle pagine del mattino sai? Non avevo neppure mai pensato che quella fase così particolare della giornata fosse una parte di noi da preservare e nutrire in un modo che va al di là di ogni regola. Ad un certo punto hai usato la parola Oltre. Come faccio io adesso a non seguire il tuo esempio e a cominciare io stessa con le pagine del mattino? Uno strumento davvero potente!

    1. Ma sai che non ci avevo proprio pensato? Del resto ormai lo so che noi due siamo “collegate”. A proposito, aspettati una sorpresina nei prossimi giorni 🙂

  17. Stupenda l’idea di scrivere qualcosa tutte le mattine, quello che ti passa per la testa! Non conoscevo le pagine del mattino, proverò!

    1. Sì, qualunque cosa ti passi (non solo) per la testa. Scrivile proprio di getto, senza pensare troppo, anche se scrivi per tre pagine di seguito “Non so cosa scrivere”. In bocca al lupo!

  18. Scrivere delle proprie emozioni, paure e sogni ogni giorno nelle pagine del mattino può essere in effetti decisamente terapeutico soprattutto per chi ha la mente stracolma di pensieri e ha necessità di mettere nero su bianco ciò che ha dentro di sé. Non rileggere d’altro canto è un modo per lasciar andare ciò che ci fa male.
    Maria Domenica

  19. Non so se riuscirei a scrivere appena sveglia, sono abituata ad avere un diario sul quale sfogo tutto prima di andare a dormire. Io la mattina voglio solo due cose il bagno e il caffé, e prima del caffé se qualcuno mi dice buongiorno, io non rispondo: mugugno un qulcosa di cui neanch’io so il senso. La vedo durissima ma lo metto nei buoni propositi del 2019

    1. Credimi, io sono esattamente come te: muso lungo e solo caffeina. Però quando ci sono riuscita, ho trovato molto giovamento. Ci riuscirò ancora? Sinceramente non so dirtelo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.