Dove andare in vacanza a gennaio 2024

palme da cocco dove andare in vacanza a gennaio unsplash daniel oberg

Natale e Capodanno sono passati e, tra regali scartati e pance piene, per noi che abbiamo nella testa sempre un viaggio, è tempo di pensare a dove andare in vacanza a gennaio.

Posto che a qualcuno piacerà il freddo e a qualcun altro/a le mete più calde, nelle prossime righe  ho raccolto alcuni consigli su dove andare in vacanza a gennaio 2024 per far felici i gusti di tutti e tutte.

Dove andare in vacanza a gennaio in settimana bianca

Partiamo da chi ama la neve e le temperature rigide. 

La settimana bianca, si sa, è una vera tradizione in Italia. Conosco molti amici che la organizzano ogni anno con largo anticipo.

Per me è un ricordo bello soprattutto di quando ero bambina. Mio padre era un grande sciatore e amava andare in montagna ogni inverno. Ci si spostava a nord, anche perché in Sicilia non ci sono vette altissime.

Da Courmayeur alle Dolomiti, da Madonna di Campiglio a Cortina d’Ampezzo, da Livigno a Sestriere nel nostro paese c’è davvero l’imbarazzo della scelta per chi desidera andare in vacanza a gennaio sulle piste da sci e godersi a fine giornata un vin brulè davanti a un caminetto scoppiettante in una calda baita di montagna.

Che bella immagine! Magari mi convinco anch’io a passare gennaio in montagna. E se mi convinco io che non amo affatto il freddo…

settimana bianca vacanza a gennaio
vette imbiancate perfette per chi ama sciare*

Dove andare in vacanza a gennaio al caldo

Ma c’è anche chi vuole passare le vacanze di gennaio al caldo. E come adesso sai, tra questi/e eccomi qua.

Pensa a palme da cocco, mari cristallini e quella sensazione di calduccio sulla pelle.

Ah, che bellezza!

È lo scenario che fa per te?

Bene, allora continua a leggere perché ti sto per raccontare le mete più ambite a gennaio per chi vuole andare al mare e svernare al caldo.

  • Partiamo dalla bellissima Zanzibar dove potrai fare snorkeling, kitesurf, conoscere le scimmie rosse e le tartarughe giganti che sono di casa in questa meravigliosa isola della Tanzania. E se ti piace immergerti nei sapori della cultura locale, puoi fare un giro al mercato di Darajani a Stone Town tra profumi di spezie e frutti esotici.
  • Tra le mete dove andare al mare nel mese di gennaio ci sono anche le Bahamas. Un luogo magico dove potrai ammirare tra i tanti spettacoli della natura, l’incantevole Lago Rosa, il Lago Windsor, popolato da migliaia di fenicotteri rosa o fare il bagno con i maialini a Pig Beach (Big Major Cay), nell’isola di Exuma. Ho già gli occhi a cuore! Anche alle Bahamas potrai fare snorkeling, goderti le spiagge bianche e l’acqua turchese dei Caraibi.
  • Tra i luoghi dove è consigliato andare a gennaio c’è anche l’Oman. Molti lo definiscono il paese arabo illuminato e dalla bellezza mozzafiato per via della sua biodiversità. Dalla spiaggia di Ras Al Jing dove nidificano le tartarughe Verdi, alla Cascata di Ayn Athum immersa in una foresta tropicale, dal deserto di Dhofar a Nizwa, la perla dell’Islam. Un viaggio indimenticabile per gli occhi e per il cuore.
scimmia rossa zanzibar
Scimmia rossa a Zanzibar**

Dove andare in vacanza a gennaio al caldo senza passaporto

E se non hai fatto in tempo a rinnovare il passaporto e vuoi comunque raggiungere mete calde a gennaio, una soluzione per te ce l’ho: si tratta delle Antille francesi.

Situate nel mare dei Caraibi, Guadalupa, Martinica, Saint-Barthélemy e Saint-Martin, sono conosciute per le loro spiagge incontaminate, una natura rigogliosa e le riserve naturali dal carattere ancora selvaggio.

E, pensa un po’, si possono raggiungere solo con la carta d’identità.

Una gran comodità, vero?

Dove andare in vacanza a gennaio e spendere poco

E se il portafoglio durante le feste tra regali e cenoni è rimasto a secco?

Tranquillo/a, ho pensato anche a te.

Ti lascio qui di seguito alcuni consigli su mete dove costa poco andare in vacanza a gennaio.

Settimana bianca low cost

Partiamo da chi vuole fare una settimana bianca senza spendere un patrimonio.

Per fortuna l’Italia è ricca di luoghi incantevoli su e giù per lo stivale. Puoi optare per la Val Gardena sulle Dolomiti o Pescasseroli in Abruzzo, o ancora il Villaggio Palumbo in Sila. Luogo che mia figlia ama tantissimo perché ci va tutte le estati in vacanza con i nonni da quando era piccola (in estate perché lei ama la montagna in quel periodo).

Vacanza a gennaio al caldo in Italia spendendo poco

Se cerchi invece delle mete più calde dove andare in vacanza a gennaio sempre senza spendere troppo e rimanendo in Italia, puoi optare per un bel viaggio in Sicilia o in Puglia.

Vacanza a gennaio al caldo all’estero low cost

Se vuoi comunque staccare completamente la spina e andare fuori dall’Italia, un’ottima meta low cost a gennaio è l’Egitto.

Non molto lontana dal nostro paese per cui anche il biglietto aereo è abbastanza economico, l’Egitto offre diverse opportunità di viaggio.

Dalle Piramidi alle crociere su Nilo, allo snorkelling a Sharm El-Sheik o Marsa Alam sul Mar Rosso. Perfetto quindi sia per chi ama la cultura, sia per chi ama la natura e lo sport.

mar rosso vacanza a gennaio
La meraviglia del Mar Rosso***

Spostandosi un po’ più a sud di fronte alla costa del Senegal c’è il bellissimo arcipelago di Capo Verde. Isole che ho amato tantissimo e che ho raccontato in questo articolo:

Per risparmiare ulteriormente ti consiglio di optare per Guest House gestite da locali, anziché andare nelle grandi catene alberghiere.


Bene, è tempo di decidere la tua prossima meta e correre a… fare la valigia!

Fammi sapere in un commento se sceglierai una di queste mete per la tua vacanza a gennaio o se hai optato per un’altra destinazione.

Ché, si sa, per noi viaggiatrici e viaggiatori è il viaggio che conta, non la destinazione.

Buon viaggio, anima al contrario!


*Foto di copertina by unsplash Daniel Oberg

*Foto by unsplash Luca Annoni

**Foto by pexels

***Foto by unsplash Francesco Ungaro

Dove andare in vacanza a dicembre

mercatini di natale unsplash

Le migliori destinazioni in Italia e nel mondo dove trascorrere le tue vacanze a Dicembre.

Dicembre è uno di quei mesi dell’anno in cui si viaggia di più.

Sì, è vero, c’è chi sceglie di trascorrere dicembre e il natale a casa con la famiglia, ma c’è anche tantissima gente che ama gustarsi lucine e vin brulé in giro per il mondo.

Ho raccolto in questo articolo alcuni consigli per viaggi a Dicembre per chi ama il freddo, con la neve e l’atmosfera natalizia, e per chi invece di freddo già non ne può più e desidera ardentemente una vacanza al caldo.

Dove andare in vacanza a Dicembre per chi ama il freddo

Iniziamo dagli amanti del freddo.

Confesso che io non sono tra questi ma amo talmente tanto i luoghi che sto per consigliarti che posso “imbabuccarmi” da omino Michelin pur di visitarli.

Quindi che tu preferisca il clima rigido invernale o il caldo tutto l’anno, mi auguro che questi consigli ti piaceranno in ogni caso.

Dove vedere l’Aurora Boreale a Dicembre

Partiamo da lei, la regina del freddo: l’Aurora Boreale.

Perché se c’è una cosa che è da vedere almeno una volta nella vita, pure se i denti ti battono dal freddo, quella è l’Aurora Boreale.

I paesi dell’Europa dove ammirarla sono tanti per fortuna: Islanda, Norvegia, Lapponia, ma anche Svezia, Russia e Finlandia.

Ogni paese ha mesi più o meno adatti per vedere l’Aurora Boreale ma Dicembre senza dubbio è un mese perfetto in tutte le nazioni citate.

Non ti resta che scegliere la tua preferita.

aurora boreale vacanza a dicembre
*

Il Villaggio di Babbo Natale in Lapponia

Grandi e piccine/i, lo so che almeno una volta nella vita vogliamo abbracciare dal vivo Babbo Natale e i suoi simpatici Elfi. E dove farlo se non nel suo villaggio per eccellenza?

A Rovaniemi in Finlandia, proprio immersa nel Circolo Polare Artico, si trova la casa ufficiale di Babbo Natale.

E ovviamente anche il suo laboratorio di giocattoli.

Potrai incontrare Santa Klaus nel suo ufficio, dove riceve le lettere di tutti i bambini e le bambine del mondo, vedere gli Elfi al lavoro mentre impacchettano i regali e fare delle splendide passeggiate sulla neve con le renne della slitta più magica che c’è.

A questo link il sito ufficiale per tutte le informazioni.

Andare in vacanza a dicembre nelle Capitali dell’Est Europa

Da Sofia in Bulgaria a Bucarest in Romania, da Lubiana in Slovenia a Varsavia in Polonia e a Praga in Repubblica Ceca, praticamente tutte le capitali dell’Europa orientale sono mete perfette per gustarsi l’atmosfera natalizia.

E sono anche la scelta ideale per chi ama sia i mercatini di Natale sia l’arte e la cultura.

New York in vacanza a Dicembre

E vabbè, qui sfondiamo una porta aperta, anzi apertissima.

La mia amata New York è bella tutto l’anno, ma quanto è incredibilmente bella a Natale! 

Anzi è magica.

Pensa solo a tutti i film natalizi ambientati a New York e pensa che la maggior parte delle mie decorazioni natalizie le ho acquistate proprio nella City.

Dalla pista di pattinaggio a Central Park all’albero del Rock Feller Center, dalle case super decorate di Dyker Heights a Brooklyn ai cori Gospel di Harlem, ogni angolo della City si veste a festa.

Ok, sono già pronta a partire! Che te lo dico a fare?

Se vuoi leggere di più su New York, ti lascio qui di seguito gli articoli in cui ne ho parlato:

I migliori mercatini di Natale da vedere a Dicembre

E cosa c’è di più natalizio dei mercatini di Natale?

In un sondaggio su Instagram, ho chiesto ai miei e alle mie followers: se dico Dicembre, che tipo di vacanza vorresti fare? Al primo posto sono stati votati proprio i mercatini di Natale.

E allora andiamo con una bella lista da salvare perché, in questo caso, hai solo l’imbarazzo della scelta.

mercatino di natale Tallin vacanza a dicembre
Tallin**

I più bei mercatini di Natale in Italia

Partiamo dai mercatini di Natale nel nostro Bel Paese, anche perché sono più facilmente raggiungibili e probabilmente con un budget più a portata di tutti/e.

I più belli in Italia a mio parere sono:

  • Il Mercatino Tirolese di Arezzo
  • I Mercatini di Natale del Sud Tirolo: da Merano a Bressanone, da Vipiteno e Bolzano a Brunico.
  • Il Mercatino di Natale di Gubbio che annovera l’Albero più Grande del Mondo.
  • Il Mercatino di Natale di Trento.
  • Il Festival Luci d’Artista di Salerno.

Tu quale sceglierai?

I più bei mercatini di natale in Europa

E in Europa?

Ho citato prima i bellissimi mercatini di Natale nelle capitali dell’Europa orientale.

A questi si aggiungono i mercatini natalizi di:

  • Bruges in Belgio
  • Tallin in Estonia
  • Colmar e Metz in Francia
  • Salisburgo e Vienna in Austria
  • Amburgo in Germania
  • Montreaux in Svizzera

Le migliori destinazioni al caldo dove andare in vacanza a Dicembre

E se ami il caldo, come me del resto, dove puoi andare in vacanza a dicembre?

Io un posto nel cuore ce l’ho. Si tratta di un luogo davvero speciale per me, una Polinesia autentica e strabordante di gioia: le Isole Cook.

Il mio racconto delle isole Cook lo trovi in questi due articoli che, ho l’impressione, ti basteranno a convincerti a partire per il paradiso neozelandese:

dove andare in vacanza a dicembre isole cook
Questa foto l’ho scattata io ad Aitutaki alle Isole Cook. Sembra irreale, vero? E invece è realissima!

Un’altra meta perfetta per chi ama il caldo e sicuramente più economica della Polinesia è l’Indocina nel Sud-Est Asiatico. Altri luoghi in cui è rimasto un pezzo del mio cuore. Dalla Cambogia alla Thailandia, dal Myanmar al Laos, al Vietnam.

Luoghi dove il sorriso dolce delle persone sarà la sinfonia perfetta che ti accompagnerà per tutto il viaggio.

Le Maldive sono un altro di quei luoghi dove poter trascorrere una calda vacanza a dicembre. Sì, lo so che adesso mi dirai: eh, ma sono tanto costose. In verità se vai in aereo via Emirati Arabi e vivi l’esperienza maldiviana in Guest House anziché nei resort, farai un viaggio indimenticabile a un prezzo che probabilmente non ti aspetti.


Allora quale meta sceglierai per la tua vacanza a Dicembre? L’estremo Nord o il caldo tropicale?

Scrivimelo in un commento. Non vedo l’ora di conoscere la tua prossima destinazione.


* foto di Tobias Bjørkli by pexels

** foto di Hert Niks by unsplash

Foto di copertina di Elena Mozhvilo by unsplash

Atelofobia: la paura di essere imperfetti

atelofobia

Non posso perdere il controllo, non qui, non ora”.

Ti è mai capitato di dirti questa frase?

E quel qui e ora sono capitati anche altre volte, altre innumerevoli volte?

Probabilmente se stai continuando a leggere, la tua risposta è: Sì!

Oggi voglio approfondire con te cos’è questa profonda paura di commettere errori per capire insieme se e come liberartene una volta per tutte.

Oggi parliamo di atelofobia, la paura di non essere all’altezza.

Atelofobia: significato ed etimologia

Mi piace sempre partire dal significato delle parole di cui parliamo perché è proprio dalle origini di quelle parole che ne abbiamo spesso chiarezza.

Atelofobia deriva dal greco atelophobia (ateles= imperfezione, incompletezza, phobos= fobia, paura), da cui paura dell’imperfezione o paura delle imperfezioni.

La perfezione che ossessiona

Per anni sono stata ossessionata dal desiderio di essere perfetta, sul lavoro, nelle relazioni, nella società.

E questo non mi faceva bene, non mi faceva vivere bene.

Ero profondamente invasa da un senso di inadeguatezza viscerale, da un’insoddisfazione che non aveva fondo, da aspettative esagerate che neanche avessi voluto scalare l’Everest.

E i risultati?

Un buco nell’acqua.

O meglio, spesso ho raggiunto grandissimi obiettivi, quelli che mi ero prefissa, ma ero felice?

No, assolutamente no. Oltretutto non facevo altro che autosabotarmi.

In questa assurda ricerca della perfezione, mi creavo degli ostacoli da sola, visualizzavo casini su casini che inevitabilmente poi accadevano, e a quel punto mi dicevo: “Ecco, vedi, non ne faccio una giusta!”. Giustificando in questo modo la forte delusione in me stessa.

gabbiano che vola sul mare atelofobia

Cause dell’Atelofobia

Le cause dell’atelofobia, di questo sentirsi di non valere nulla, possono essere di varia natura:

  • Un’educazione troppo rigida,
  • Traumi ed episodi negativi che ci hanno segnate/i nell’infanzia o in adolescenza,
  • Predisposizione Genetica.

Voglio dire una cosa che spesso sottovalutiamo.

Non c’è nulla di male nel desiderio di sentirsi gratificato/a e accettato/a. È un desiderio intrinseco nella natura umana perché noi siamo esseri sociali e ricercare l’approvazione altrui di per sé è un aspetto naturale della nostra umanità.

Perciò finiamola con queste affermazioni che dobbiamo bastare a noi stesse/i e che, se siamo felici noi, chissenefrega degli altri.

Semmai è il contrario: quando noi siamo felici, vogliamo esserlo insieme agli altri, vogliamo che anche gli altri assaporino quella stessa felicità, perché quella felicità ha il suo senso massimo nel condividerla con chi ci sta a fianco, con chi amiamo, con gli altri appunto.

Atelofobia: campanelli d’allarme

Il problema nasce quando questa ansia di perfezionismo diventa una fobia e non ci permette di vivere una vita sana.

Quando limita le relazioni sociali, quando aumenta l’insicurezza personale, quando ci diamo troppo addosso incolpandoci di qualunque fallimento.

Beh, lì, dovremmo fermarci un attimo e invertire la rotta. 

  • Punto primo: fallire nella vita è normale. Ho dedicato alla paura di fallire un articolo intero mostrandoti come qualunque persona che nella vita abbia realizzato qualcosa di considerevole è passata attraverso numerosi fallimenti.
  • Punto due: la perfezione nell’essere umano non esiste. Per cui la corsa a correggere i propri difetti, sempre che si tratti solo di difetti, è assolutamente inutile, anzi è deleteria perché ti fa sprecare solo tanta energia che potresti riporre in altro. Un esercizio utile in tal senso è quello di scrivere nero su bianco due liste: una lista di massimo 10 cose che di te non ti piacciono, e una lista di 10 o più cose di te che ami. E se queste ultime non ti vengono in mente, chiedi alle persone che ti vogliono bene qual è la cosa che più amano di te e scrivila in quella lista. Sono certa che dopo averla letta, ti verrà fuori un bel sorriso.
  • Punto tre: se aspiri davvero alla realizzazione personale, e credo proprio che sia così perché alla fine l’istinto di sopravvivenza e il desiderio di essere felici è più forte di qualunque altra cosa al mondo, l’incapacità di rilassarsi, l’irritabilità, alzare sempre l’asticella delle tue aspettative non ti aiuterà affatto nell’arrivarci. Al contrario il rischio sarà quello di immobilizzarti in preda a un forte senso di impotenza, e farti sprofondare in un senso di vergogna per non essere mai all’altezza di aspettative troppo alte. Aspettative tra l’altro che ti sei posto/a solo tu, nessun altro.

Quando oltre tutto questo, sopraggiungono episodi psicosomatici come mal di testa, respiro affannoso, tensioni muscolari, senso di soffocamento e panico di perdere il controllo, beh, qui è il caso di chiedere aiuto a uno psicoterapeuta. Il nostro corpo è un grande messaggero di ciò che ci accade. Ascoltarlo è un passo importante verso la guarigione.

Come superare l’atelofobia?

Per superare l’atelofobia è fondamentale innanzitutto accettarla, accettare che tutto questo accade in noi e che raggiungere la perfezione non può essere un obiettivo sano per la nostra vita.

L’unica cosa che accadrà mantenendosi dentro questo circolo vizioso sarà una forte tendenza al pessimismo, una costante paura del rifiuto e di non farne una giusta, oltre a rabbia, senso di colpa e uno stato di inadeguatezza che non passerà mai.

A meno che non diciamo: Stop! E prendiamo un’altra strada.

La strada dell’equilibrio della vita.

Un buon inizio è quello di approcciarsi a tecniche di meditazione o di mindfulness che ti aiutano ad ancorarti al momento presente e a lasciar andare le preoccupazioni create nel passato o relative al futuro.

Nella sezione crescita personale, trovi diversi articoli in cui spiego varie tecniche di meditazione e di rilassamento con cui puoi cominciare.

Te ne lascio qui di seguito tre per curiosare:


Se poi ti rendi conto che continui a porti obiettivi irrealistici e che persino fare un gesto semplice e quotidiano diventa un peso insormontabile, chiedi aiuto.

Ché come spesso dico, chiedere aiuto è un grande gesto d’amore e di coraggio verso se stesse/i, non di fragilità emotiva.

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So cosa si prova quando ci si sente inadeguate/i, quando si ha continuamente paura di sbagliare e si è ipercritici verso se stessi/e.

Tutto ciò che ho vissuto nella mia vita mi ha portato prima di tutto a trovare un metodo per uscire da tutto questo e poi offrirlo alle altre persone che sono nella stessa situazione in cui ero io anni fa.

Perciò seppellisci l’irritabilità e la rabbia (che quelle logorano e nient’altro) e invece di aspirare alla perfezione, lascia andare finalmente il controllo e aspira una volta per tutte alla tua felicità.

Buona vita, anima al contrario!

Le tecniche di visualizzazione non funzionano

visualizzazione cervello

Ebbene sì, hai letto proprio bene.

Le tecniche di visualizzazione non funzionano… per lo meno quelle che al 99% dei casi ti propinano sui social e sul web.

Il mio scopo in questo articolo è di fare un po’ di chiarezza dal punto di vista neuroscientifico sul potere della visualizzazione e di darti qualche dritta su visualizzazioni che invece sono efficaci.

Ma partiamo con ordine.

Perché le tecniche di visualizzazione non funzionano sempre

Vediamo prima perché le visualizzazioni non sempre funzionano e, anzi, a volte sono davvero dannose nel processo per raggiungere i tuoi obiettivi.

E lo vediamo proprio dal punto di vista di quella super macchina che io amo tanto e che per fortuna abbiamo tutte e tutti in dotazione. Peccato che la usiamo ancora troppo poco!

Sto parlando del nostro cervello.

Passare il tempo immaginando a occhi chiusi o aperti il nostro obiettivo finale, dà al cervello informazioni solo ed esclusivamente su questa opzione.

Se poi questa opzione non si realizza e il nostro cervello non è stato preparato, quello che succede è che ci ritroviamo terribilmente frustrate e frustrati, in preda a pensieri distruttivi nei nostri confronti tipo: “Ecco vedi, anche questa volta è andata di m….”, “Tutti gli altri con le visualizzazioni riescono a realizzare qualunque cosa e io no”, etc, etc.

Che poi vorrei vedermeli “tutti questi altri” che hanno raggiunto i propri scopi solo con le visualizzazioni.

Ma torniamo alle cose importanti.

Il nostro amato cervello che per millenni si è evoluto per proteggerci, pensando solo che tutto andrà bene (mannaggia a chi ripete ancora quella frase), non è pronto a difenderci dalla situazione che si è creata, una situazione che nel suo linguaggio è traducibile in: “SOS! Pericolo per la nostra sopravvivenza!“.

Risultato? Via di stress, panico, respiro affannoso e tante altre cosette che non ci piacciono molto.

C’è però un metodo che può aiutare il nostro cervello a vivere la cosa nel modo che per lui è corretto, quindi preservando la nostra esistenza, e che ti porta comunque a realizzare i tuoi obiettivi.

visualizzazione sfera durante il tramonto
*

Tecnica di visualizzazione che funziona

Ma quindi esiste un tipo di visualizzazione per raggiungere i propri obiettivi? Una tecnica che sia efficace e che ti porti al risultato tanto agognato?

Tra tutte le tecniche di visualizzazione ce n’è una che trovo davvero efficace e che sperimento ormai da anni con ottimi risultati sia su di me sia sulle mie e sui miei clienti.

Parlo della visualizzazione del processo.

La visualizzazione del processo

In cosa consiste questo esercizio di visualizzazione?

Te lo spiego in modo molto semplice e poi ti faccio un esempio.

Diciamo che tu debba andare da A a Z, dove A è il punto dove ti trovi adesso e Z è il momento in cui realizzi il tuo obiettivo.

Visualizza Z in tutti i suoi dettagli.

Che cosa succede in Z? Cosa provi? Che sensazioni hai nel corpo? Cosa vedi intorno a te?

Insomma tutte le cose che ti dicono di fare in una qualunque visualizzazione positiva, che già chiamarla positiva mi fa venire l’orticaria, ma magari del pensiero positivo ne parliamo un’altra volta.

Ok, torniamo al momento Z.

Hai raggiunto il tuo obiettivo e sei felice e soddisfatto/a.

Adesso come un nastro che molto lentamente si riavvolge torna da Z ad A.

Cosa succede nel punto V, e nel punto U?

Pian piano visualizza come sei arrivato/a da A a Z ripercorrendo tutto il processo.

Facciamo un esempio.

Diciamo che tu voglia pubblicare un libro e che A è il momento in cui sei davanti al Pc a scrivere la prefazione del tuo libro e Z è dove vedi il tuo bel libro sugli scaffali delle librerie. Nel riavvolgere il nastro vedrai il momento in cui il tuo libro è stato stampato, il momento in cui hai firmato il contratto con la casa editrice, il momento in cui hai contattato un editor, e così via finché non torni ad A.

Procedere da Z ad A e viceversa ti permette di decidere quale azione puoi fare subito perché il tuo desiderio diventi realtà.

Pensare di visualizzarlo e poi mettersi sul divano ad aspettare, non ti porterà al raggiungimento del tuo obiettivo.

Bisogna fare azioni ispirate, dettate dal tuo desiderio profondo, e certamente lasciare anche che la vita (universo, dio, come lo vuoi chiamare, va bene in ogni caso) ti supporti nell’arrivare a Z.

Ricordati che queste due cose vanno a braccetto: le tue azioni ispirate e la fiducia che la vita ti porterà esattamente dove devi andare non sono mai separate.

Non ti fissare sul desiderio

E poi c’è una cosa importantissima da fare: dedica al tuo desiderio una o due volte al giorno, non di più.

Non è che visualizzando in continuazione aumenti il potere della tecnica. Anzi il rischio è che passi più tempo a visualizzare che a vivere.

Liberati dal desiderio. Lascialo essere, incarnarsi.

E lascia anche che il processo possa cambiare.

La visualizzazione del processo ti aiuta a mettere in campo azioni concrete e fluide, ma non devi fissarti su quel processo. Può darsi che la vita decida di seguire un’altra strada per farti arrivare al tuo obiettivo finale. Basterà che ogni volta lo accetti e allinei le tue azioni con questi piccoli aggiustamenti che la vita fa per te. Mettici tutta la fiducia possibile. 

C’è un’altra piccola cosa da fare, fastidiosetta, ma che ti aiuta moltissimo.

Visualizza il fallimento

Eh, sì, hai capito bene: visualizzare il fallimento nel raggiungimento di ciò che desideri è fondamentale perché tu possa davvero creare una vita felice e realizzata.

Attenzione, non ti sto dicendo che devi visualizzare il fallimento continuamente. Basta una o due volte.

A cosa serve visualizzare il fallimento? A trovare un piano B.

Cosa intendo?

Visualizza che il tuo obiettivo non venga raggiunto e, durante la tua visualizzazione mentale, prova a immaginare quale alternativa potresti mettere in campo. Pensa a cosa potresti fare se quell’obiettivo non andasse in porto.

In fondo la vita ha tante opzioni, possibilità da vagliare, non solo una.

E in quelle opzioni trova il tuo personalissimo piano B, una sorta di paracadute da mettere in campo solo se il tuo obiettivo non dovesse essere raggiunto.

E dopo averlo visualizzato e preso atto, metti da parte questa immagine. Ora non ti serve più. Ti servirà soltanto in caso di mancata realizzazione.

Se vuoi approfondire l’argomento “fallimento”, puoi leggere anche:

Come superare la paura di fallire.


Visualizzazione creativa

Oltre a immaginarlo, puoi realizzare una versione creativa del tuo obiettivo, con una vision board.

Oggi, grazie all’Intelligenza artificiale, puoi creare immagini davvero realistiche di un/a te che sta vivendo appieno la vita che desideri e del processo con cui ci sei arrivato/a.

Se vuoi qualche dritta su come realizzare questo tipo di board, dai un’occhiata all’articolo:

Moodboard di ispirazione: cos’è e come crearla.


A cosa servono le visualizzazioni

In conclusione il mio approccio è sempre quello di sperimentare su di te cosa funziona e cosa no.

Sono le tecniche che vano messe al nostro servizio, non il contrario. Ecco a cosa servono anche le tecniche di visualizzazione.

Perciò se gli esercizi di visualizzazione ti sono utili per procedere in modo spedito verso i tuoi obiettivi anche così come le raccontano sui social, va benissimo farle in questo modo.

Se invece sperimentando la tecnica che ti ho proposto in questo articolo, partendo dalla visualizzazione del processo e da quella del fallimento, seguita dalle azioni ispirate, vedi che per te funziona meglio, allora segui questo metodo.

Come sempre dico, siamo esseri umani unici e solo rispettando questa unicità possiamo realizzare il meglio dalle nostre vite.

Perciò buona vita, anima al contrario!

*le immagini in questo articolo sono by pexels

Viaggio in Estremadura: una Spagna Insolita

Teatro Romano di Mérida in Estremadura

La Spagna non è solo Madrid e Barcellona, sebbene io le ami follemente entrambe.

E questo blog dimostra da tempo quanto io sia appassionata della Penisola Iberica e delle sue isole.

Oggi voglio fare un passo in più e farti scoprire una Spagna davvero inedita.

Ti svelerò attraverso un itinerario da nord a sud una regione dove fare turismo culturale, sportivo, enogastronomico.

Sto parlando dell’Estremadura Spagnola (Extremadura).

Che significa Extremadura?

Partiamo dal nome e dal suo significato.

Extremadura vuol dire “all’estremo sud del fiume Duero (Extrema Durì)”.

L’Estremadura per la sua posizione è un territorio dedito all’agricoltura e all’allevamento e negli ultimi anni si sta sviluppando anche un turismo di tipo sostenibile, radicato nel territorio con un respiro internazionale.

Cosa vedere in Estremadura?

Il mio compito è quello di portarti alla scoperta di questa regione ancora poco conosciuta e di farlo mostrandoti le tante opportunità di viaggio che troverai in questa terra di confine.

Ti consiglio come sempre di scegliere ciò che è più in linea con te, con i tuoi gusti e le tue possibilità fisiche.

Quello che mi preme dirti qui è che in Estremadura troverai numerosi siti Patrimonio dell’Unesco sia naturalistici sia culturali come il Parco Nazionale di Monfragüe, Riserva della Biosfera Unesco, il Geoparco Mondiale Villuercas Ibores Jara o ancora la Riserva Internazionale Transfrontaliera della Biosfera Tago Tejo.

Hervás e il suo ghetto ebraico

Partiamo da nord ed entriamo in Estremadura dal paesino di Hervás.

Siamo immersi nella Valle dell’Ambroz in cui tutti gli anni in autunno si tiene il festival Autunno Magico di Ambroz dove poter ammirare uno dei più bei foliage di Spagna.

Hervás ha un’architettura davvero molto particolare, con le case rivestite da tegole e vie che salgono e scendono su un panorama collinare.

Hervás è famosa per il suo ghetto ebraico risalente al XII secolo.

A ricordarlo tanti elementi come la stella di David sulla pavimentazione di sassi, le piastrelle di ottone che troverai anche in altre città di Estremadura vicino ai quartieri ebraici, i nomi delle strade.

Tutto a ricordare un luogo dove ebrei, arabi e cristiani vivevano in armonia.

Il ché testimonia che si può…

stella David Hervás extremadura
La Stella di David sulla pavimentazione di Hervás

Pedalare lungo la Via de La Plata

Una delle esperienze che ho amato più fare in Estremadura è il giro in bici lungo La Via de La Plata o via dell’Argento.

Si tratta di una parte del Cammino di Santiago, quello che va da Siviglia a Santiago de Compostela.

Naturalmente si può fare a piedi ma, se sei in Estremadura non per il cammino e vuoi comunque percorrere questa parte che si trova proprio in corrispondenza di Hervás, te lo raccomando.

È un percorso semplice che si può fare sia in discesa sia in salita adatto a tutte/i.

Granadilla, la città fantasma

Fondata nel IX secolo dagli arabi come città fortezza, Granadilla oggi è un borgo fantasma.

A causa della costruzione di un bacino idrico voluto dal governo locale, la città avviò un processo di spopolamento che iniziò nel 1955 e terminò nel 1964.

Oggi Granadilla è un delizioso borgo, molto ben tenuto, con il suo castello risalente al XV secolo da cui ammirare la vista sul territorio circostante e sulla Via de La Plata.

granadilla estremadura
Granadilla

El Anillo, Centro Internazionale di Innovazione Sportiva

Questa è una di quelle chicche che mi hanno acceso lo sguardo in questo viaggio in Estremadura.

Si tratta di El Anillo, Centro Internazionale per l’Innovazione Sportiva nell’Ambiente Naturale.

È un centro di formazione e di ricerca dove è possibile fare corsi gratuiti certificati di immersione, vela, guida di montagna, astroturismo e molto altro.

È anche un incubatore per imprese locali legate allo sport e al turismo.

Il suo impegno è quello di creare progetti sul modello dello sviluppo sostenibile.

Siccome so che questo luogo desta moto interesse ti lascio il link ufficiale di El Anillo con tutti gli eventi previsti e le modalità di partecipazione.

El Anillo Centro Internazionale di Innovazione sportiva Estremadura
El Anillo

Parco Nazionale di Monfragüe

Il Parco Nazionale di Monfragüe è un paradiso per gli amanti del turismo naturale.

Oltre 18 mila ettari di macchia mediterranea in una delle 50 aree protette dell’Estremadura

Corre lungo il fiume Tago e in questo Parco, Patrimonio Naturale dell’Unesco, risiedono ben 280 specie di vertebrati.

In particolare il Parco Nazionale di Monfragüe è uno dei luoghi più significativi per il Birdwatching: qui infatti puoi vedere specie protette come l’Aquila Imperiale e l’Avvoltoio nero.

Punto di osservazione ideale il Salto del Gitano da cui ho visto e fotografato l’avvoltoio che vedi qui sotto.

Avvoltoio Parco nazionale di Monfragüe
Avvoltoio Salto del Gitano – Parco nazionale di Monfragüe

Astroturismo in Estremadura

Un’altra attività sostenibile che puoi fare nel Parco Nazionale di Monfragüe è l’Astroturismo.

L’Estremadura detiene un grande primato, quello di avere uno dei cieli più adatti all’osservazione delle stelle.

Ha ricevuto ben due certificati come Destinazione Turistica Starlight, uno proprio nella Riserva della Biosfera di Monfragüe e l’altro sul Lago di Alqueva.

La mia esperienza con colui che viene chiamato “il pastore che parla alle stelle” è stata entusiasmante. Per la prima volta nella mia vita ho visto Saturno e i suoi anelli, un’emozione che ha risvegliato la bambina che è in me.

Se vuoi fare anche tu la stessa esperienza, ti lascio qui di seguito il link di AstroExperiencias.

Cáceres in Extremadura

A Cáceres ho dedicato un articolo tutto suo che trovi cliccando qui di seguito:

Cáceres Cosa vedere nella città dei mille stemmi.


Mérida, la Roma spagnola, capitale di Estremadura

Capitale di Estremadura oggi, capitale della Lusitania Romana sotto il regno di Augusto, Mérida conserva ancora oggi la sua imponenza degna del nome “Roma di Spagna”.

Da vedere il Circo, il Teatro Romano (oggi sede del Festival internazionale del Teatro), l’Anfiteatro, l’Acquedotto di Los Milagros, il Tempio di Diana.

Consiglio vivamente una visita al Museo Nazionale di Arte Romana (MNAR) dove ammirare mosaici, statue, cimeli risalenti all’epoca romana. 

A questo link puoi vedere il reel che le ho dedicato su Instagram.

Arco Teatro di Mérida capitale Estremadura
Un dettaglio del Teatro Romano di Mérida

Zafra, La Piccola Siviglia

Questa piccola cittadina dell’Estremadura è un vero gioiello.

Chiamata Siviglia La Chica (La Piccola Siviglia) per la sua architettura simile a quella della capitale andalusa, Zafra è famosa anche per la sua Fiera Internazionale del Bestiame e delle Tradizioni di San Miguel, che si tiene da oltre 600 anni.

Un’altra festa molto bella è quella che celebra il Solstizio d’Estate, il Festival De La Luna al Fuego, in cui una Zafra in costume storico ricorda i tempi fastosi dell’Epoca d’Oro Spagnola.

Da vedere assolutamente la Chiesa della Candelaria, le due piazze, La Chica e La Grande, collegate da un arco e il Parador, un tempo Alcazar dei Duchi di Feria.

Zafra Estremadura
Vista di Zafra dal Parador

Cosa mangiare in Extremadura?

In Estremadura il cibo fa rima con “tradizione”.

E quella dell’Estremadura è una tradizione contadina locale che si è contaminata di influenze ebree, arabe, romane e persino portoghesi, visto che l’Estremadura si trova proprio al confine con il Portogallo.

Uno dei piatti che troverai in qualunque tavola estremaduregna è il Mijas, una ricetta semplice fatta con pane, chorizo e pomodoro.

Destinazione slow food per eccellenza, l’Estremadura è famosa anche per le sue strade del formaggio e del vino, le ciliegie della valle del Jerte, la sua paprika, el pimenton, e ovviamente uno dei migliori Jamon Iberici di Spagna.

Per cosa è famosa Extremadura?

I motivi per cui l’Estremadura è famosa perciò sono davvero tanti, dalle città storiche per chi ama il turismo culturale ai luoghi naturali Patrimoni dell’Unesco per chi ama il turismo sostenibile e sportivo; dalle Terme con i suoi ben 6 centri termali al turismo enogastronomico; dal turismo religioso (ricordiamo il Cammino di Santiago e il Monastero Reale di Santa Maria de Guadalupe) al turismo cinematografico perché molti siti sono stati scelti come location per film e serie famose in tutto il mondo.

Un esempio tra tanti, Cáceres protagonista di Games of Thrones.

Jamon Iberico e vino metodo classico Estremadura
Degustazione di Jamon Iberico e vino metodo classico dell’Estremadura

Quando andare in Extremadura?

L’Estremadura è un’ottima scelta in ogni momento dell’anno.

Ogni stagione infatti propone paesaggi unici ed eventi dedicati come la Festa del ciliegio in Fiore in Primavera e quella già citata dell’Ottobre Magico in autunno.

Dai un’occhiata a tutti gli eventi che l’Estremadura propone sul sito ufficiale di Turismo Extremadura.

Come arrivare in Estremadura

Si può arrivare in Estremadura in vari modi.

In aereo arrivando a Madrid, Badajoz o Siviglia. E poi in auto fino alla destinazione scelta in Estremadura o in bus fino a Cáceres e Badajoz.

Puoi raggiungere l’Estremadura anche in treno da Madrid e Siviglia.


Finisce qui questo mio viaggio alla scoperta dell’Estremadura. Mi auguro di aver stuzzicato la tua curiosità e averti ispirato una visita in questa regione spagnola davvero insolita che tanto mi ha colpita.

E se hai domande sull’Estremadura, scrivile in un commento. Sarò ben felice di risponderti.