Radiestesia e radionica: cosa sono e come usarle

Radiestesia e Radionica: perché?

Sono una persona dalla mente fortemente scientifica con, al contempo, una grande propensione alla spiritualità. Questo mi ha portato negli anni a studiare discipline di varia natura nonostante per le credenze popolari alcune di esse siano solo fandonie o cavolate da lunapark.

Quella testa scientifica mi porta a sperimentare nel lungo periodo, a testare e a non farmi condizionare nell’applicare tali tecniche, sebbene sia impossibile non farsi condizionare del tutto (ma questo è umano).

Con la radiestesia è stato un grande amore.

Io amante della fisica e appassionata da anni di frequenze, un giorno mentre sceglievo una pietra da regalare a mia figlia, fui catturata da un pendolo in quarzo rosa, appeso in vetrina. Lo acquistai, andai a casa e, quando, alle mie domande, “qual è il mio sì?”, “qual è il mio no?”, girò prima in senso orario poi in senso antiorario, esclamai: “Oh, ca..o!”.

Ne ebbi paura e lo riposi in un cassetto.

Sì, così è iniziata la mia avventura con la Radiestesia e la Radionica. Ebbi paura della potenza di questo strumento.

Com’era possibile che, a una mia domanda, l’oggetto in questione rispondesse immediatamente e con tale chiarezza? A quel punto, come sempre, mi misi a studiare.

pendolo in quarzo rosa per radiestesia
Il mio primo pendolo in quarzo rosa

Cos’è la Radiestesia?

Capii ben presto come mai fossi affascinata dalla radiestesia. Sicuramente il fatto che i pionieri di questa tecnica sono prevalentemente ingegneri e medici ha fatto la differenza.

In verità la radiestesia ha radici molto antiche. Si ha traccia di questa tecnica persino nel neolitico, oltre che nelle antiche civiltà egizie e cinesi.

La radiestesia è la capacità di rilevare, misurare e valutare le energie o frequenze emesse da tutto ciò che ci circonda a livello fisico e sottile.

A cosa serve la radiestesia? 

La fisica ci insegna che ogni atomo ha un campo elettromagnetico, anche se a occhio nudo non lo vediamo, e che quel campo elettromagnetico ha una frequenza.

Di conseguenza ogni cosa, ogni persona, ogni ambiente emana una frequenza intorno a sé e, ogni volta che il nostro campo elettromagnetico interagisce con persone, cose, ambienti, interagisce anche con le frequenze di quelle persone, cose, ambienti.

La radiestesia permette di misurare queste energie e capire se sono compatibili o meno con il nostro bene.

Con la radiestesia possiamo fare davvero moltissime cose:

  • Indagare se un determinato cibo è adatto a noi o meno
  • Disattivare le nostre credenze limitanti
  • Trovare sorgenti, faglie e corsi d’acqua
  • Cercare oggetti perduti
  • Eliminare blocchi emotivi
  • Riequilibrare il nostro sonno
  • Pulire il nostro campo energetico
  • Trovare il luogo per la casa giusta per noi
  • Cercare rimedi compatibili con noi: terapie, fiori di Bach, oli essenziali, etc.

Strumenti della radiestesia

Gli strumenti della radioestesia sono molteplici. Il più comune e più usato è il pendolo.

Il pendolo può essere fatto in vari materiali e forme. In generale, soprattutto per chi vuole iniziare, i pendoli in quarzo ialino e quarzo rosa vanno bene un po’ per tutti gli usi. C’è da dire che essendo realizzati in pietra, i pendoli in quarzo vanno ripuliti e poi caricati prima dell’utilizzo. E questo va fatto ogni volta che vengono usati.

Altri pendoli, come i pendoli egizi che sono quelli che utilizzo io, sono realizzati in geometria sacra e ognuno ha un utilizzo specifico. Questi pendoli, indipendentemente dal materiale con cui vengono realizzati, non si impregnano quindi non vanno ripuliti e ricaricati ogni volta. Ma sono pendoli che vanno usati solo quando si ha una certa esperienza nella pratica della radiestesia.

Altri strumenti per la radiestesia sono il biotensor, le bacchette a Elle, il pendolo universale, il pendolo Ptha, lo Zed. Insomma l’argomento è davvero vasto e non si può ridurre, come erroneamente si pensa, a una pratica da fattucchieri e cialtroni.

Radiestesia umana

Si può praticare la radiestesia anche semplicemente usando il proprio corpo come strumento.

Il pendolo infatti diventa una sorta di prolungamento del corpo che agisce come un’antenna e il movimento che ne deriva è il risultato di micro-movimenti neuromuscolari, azionati sul piano inconscio, che amplificano il segnale.

Ti basti pensare a quelle volte in cui hai una forte sensazione di non dover fare una cosa o andare da qualche parte e scoprire che c’era un motivo per cui hai fatto bene ad ascoltare quella sensazione.

Al contempo è pur vero che per fare una buona indagine radiestietica, l’operatore deve essere centrato, libero da pensieri intrusivi o di natura soggettiva, perché il suo ruolo è quello di canale ed è fondamentale, prima di iniziare una qualsiasi indagine radiestetica, assicurarsi che questo canale sia libero e pulito. Lo si può fare attraverso una meditazione, un riequilibrio energetico fatto anch’esso con l’uso del pendolo, una respirazione diaframmatica di alcuni minuti. Insomma è fondamentale mettere da parte la propria mente, i propri ricordi, il proprio background perché la persona che abbiamo davanti non siamo noi e non faremmo un buon consulto radiestetico se proiettiamo noi in quell’indagine.

Questa esperienza si forma solo con studi appropriati e un costante allenamento.

Chi può usare il pendolo?

Adesso forse pensi che non tutti possano usare il pendolo. In verità essendo il pendolo uno strumento che amplifica il nostro inconscio, possiamo usarlo tutte e tutti.

Certo, c’è chi ha più sensibilità e chi meno ma con l’allenamento può davvero utilizzarlo chiunque purché mosso, ci tengo a dirlo, da un’intenzione pura.

Anche quando si tratta di noi, è importante usare il pendolo esclusivamente per il nostro bene supremo, non per fini egoistici e soprattutto in armonia con il libero arbitrio e il principio di conservazione dell’essere umano.

Questo vuol dire che non si può usare per fare innamorare qualcuno di noi né per arricchirsi a spese di altri. Noi non agiamo mai sull’altro ma solo su noi stesse/i. Lavoriamo nel qui e ora, non sul futuro. Per il bene, non per il male.

In verità se ci pensi questo è grandioso, perché la radiestesia ti permette di riprenderti in mano il potere della tua vita, di lavorare sui tuoi limiti consci e inconsci, di agire per la tua felicità suprema e soprattutto di avere risposte immediate per farlo concretamente.

Come usare il pendolo?

A questo punto ti dò qualche consiglio pratico su come usare il pendolo.

Innanzitutto appoggia il gomito e cerca di tenere ben ferma tutta la parte che va dal gomito alla mano.

Tieni la catenina del pendolo tra indice e pollice e chiedi: “Qual è il mio sì?”.

Attendi finché il pendolo gira in senso orario, antiorario o avanti e indietro. Non c’è un senso uguale per tutte/i.

Quando il pendolo si ferma o cambia oscillazione, chiedi: “qual è il mio no?”, e attendi anche in questo caso quale movimento assume.

In generale, obbedendo anche all’inconscio collettivo, il sì è in senso orario e il no in senso antiorario.

Il movimento spiraliforme in un senso o nell’altro serve o a disgregare la frequenza che vuoi dissolvere (senso antiorario) o a rinforzarla (senso orario).

Togli e metti. Un po’ il metti la cera/togli la cera di Karate Kid

A questo punto non ti resta che sperimentare, allenarti e far tuo questo strumento potentissimo in modo da verificare da te il funzionamento della tecnica e creare sempre più sintonia con lo strumento.

Cos’è la Radionica

Concludo questo articolo parlandoti della radionica, per me tecnica fondamentale nell’uso della radiestesia.

La radionica è una tecnica di invio a distanza che utilizza macchinari elettronici o circuiti geometrici.

Obbedendo al principio di Entanglement, quello con cui funzionano i laser per intenderci, per cui le azioni subite da due particelle inizialmente unite, quando vengono separate, sono risentite in tutte e due le particelle indipendentemente dalla distanza, la radionica è quella tecnica che ti permette di fare indagini e inviare un trattamento radiestetico a distanza.

Io per esempio faccio i miei consulti sempre online, quindi a distanza, e per farlo utilizzo la radiestesia in sinergia con la radionica attraverso le onde di forma, ovvero l’uso di figure geometriche ben definite e scale di misurazioni come quella di Bovis, che misura il valore delle energie.

Cosa sono le geopatie

Per esempio questo metodo può essere utile nella ricerca di eventuali geopatie, soprattutto nell’ambiente della camera da letto dove dormiamo o della scrivania seduti alla quale lavoriamo per molte ore.

Le geopatie si manifestano in punti di intersezione che somigliano ai meridiani e, se questi punti sono in corrispondenza di faglie o vene d’acqua, si potenziano e creano quelle che si chiamano appunto geopatie, dalle più lievi come insonnia, mal di testa, stanchezza alle più gravi come il cancro.

La ricerca può essere effettuata in loco o, grazie alla radionica appunto, anche a distanza.

E una volta scoperto? Ci sono diverse cose che si possono fare per migliorare la situazione: spostamento del letto o della posizione mentre dormi, uso di pietre protettive, di genesa o di circuiti di protezione.


Insomma come vedi, le potenzialità della radiestesia sono tante. Sì, fa parte delle pseudo-scienze e non della scienza ufficiale, anche se in alcune nazioni europee viene affiancata alla medicina e viene studiata nelle università. Non in Italia, ahimè.

Il mio consiglio è quello di studiare, di affidarsi a operatori esperti, a corsi seri (io ho voluto certificarmi a livello europeo) e soprattutto di praticarla tanto, tanto, tantissimo.

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