Ho’oponopono: cos’è e come si pratica

Oggi approfondiamo un altro pezzo della crescita personale.

E lo facciamo attraverso una tecnica antichissima che ci porta in uno dei luoghi più magici del nostro pianeta: le Hawaii.

Sto parlando di Ho’oponopono

Cos’è Ho’oponopono

Letteralmente Ho’oponopono significa “rimettere le cose a posto”.

Una sorta di “Do the right think” (= “fa la cosa giusta”) dei giorni nostri.

Le sue origini ci parlano di una pratica potente che ha come principi cardine l’accettazione, la gratitudine e il perdono.

Ricorda un po’ il concetto di karma buddista per cui tutto ciò che noi facciamo ha delle conseguenze nella nostra vita, sia che si tratti di errori commessi verso noi stesse/i o verso gli altri sia che si tratta di azioni virtuose sempre verso noi stesse/i o verso gli altri.

Nel primo caso è il perdono la chiave per ristabilire l’equilibrio nella nostra vita, nel secondo caso la gratitudine.

Insomma tutto dipende da noi, tutto ha origine da noi e dalla nostra energia che è la stessa dell’universo.

È come una presa cosciente di responsabilità attraverso un’analisi obiettiva (per quanto obiettiva possa essere) delle nostre azioni.

ho'oponopono fiore hawaiano
* foto by pexels

Come si fa Ho’oponopono

Innanzitutto è importante sapere che Ho’oponopono può essere praticato da tutti e tutte, indipendentemente dalla propria religione, filosofia di vita, origine e cultura.

E puoi praticarlo per qualunque situazione della tua vita, da quelle familiari a quelle di salute, da quelle di lavoro a quelle di relazione.

Si può applicare persino alle cose insenzienti, come il denaro, se per caso hai un rapporto non positivo con i soldi, oppure nei confronti di una casa.

Puoi fare Ho’oponopono esprimendo pensieri di gratitudine verso te stessa/o, per quello che fai ogni giorno, o verso qualcun altro che ti è stato vicino anche solo con una frase che ti ha incoraggiato.

In questo senso può venirti in aiuto il diario della gratitudine.

Per fare Ho’oponopono si utilizza un mantra che si può ripetere più volte al giorno, anche quando cammini o stai bevendo un caffè. Puoi ripeterlo a voce alta o solo mentalmente se magari sei in giro e non vuoi farti sentire.

Qual è il mantra di Ho’oponopono

Il mantra per fare Ho’oponopono è: “Grazie, mi dispiace, perdonami, ti amo”.

Sì, lo so che all’inizio ti sembrerà strano. Ma in fondo che hai da perdere? È pure gratis!

Magari inizialmente lo ripeterai stile pappagallo, pensandoti un po’ scema/o.

Ma poi, pian, piano, mentre lo ripeterai, si formerà dentro di te un nuovo pensiero, e quel “grazie”, quel dispiacere, quel sentimento di perdono e di amore comincerai a sentirli davvero.

Per te e per gli altri.

A cosa serve il mantra Ho’oponopono

Ripetere il mantra più volte e per più giorni (ricordati che la costanza è sempre tutto qualunque cosa tu faccia nella vita, sia spirituale sia materiale), ti permette di assumere che ogni cosa che ti succede è nella tua piena responsabilità, sempre e comunque.

Il ché ti da un grande potere.

Perché se tu sei responsabile della tua vita, nel bene e nel male, sei responsabile anche di cambiarla in meglio quella vita.

Ricordati che tutti, nessuno/a escluso/a, sbagliamo e questo non vuol dire che non siamo delle belle persone.

Vuol dire semplicemente che è normale sbagliare e, anzi, dagli sbagli si possono imparare delle cose straordinarie su noi stessi/e e sugli altri.

In tal senso potrebbe interessarti l’articolo: l’incredibile occasione di sbagliare.

Inoltre accettare i tuoi sbagli ti farà vedere sotto un’altra luce anche chi ha sbagliato con te, perché anche lui/lei è un essere umano che sbaglia e che può migliorarsi.

Benefici di Ho’oponopono

La pratica di Ho’oponopono è molto utile per migliorare la gestione della rabbia verso se stesse/i e verso gli altri.

Grazie a questa tecnica riconosci che hai il potere di cambiare le cose e accetti che esistono anche le ombre dentro di te, e che quelle ombre non sono solo brutte ma possono essere fonti di immensi doni se illuminate.

Ho’oponopono agisce come una profonda pulizia dei ricordi, soprattutto di quelli che fanno male, e ci permette di trasmettere anche agli altri un atteggiamento diverso per affrontare le cose che ci mette davanti la vita, e che forse ci siamo provocate/i da sole/i.

In fondo siamo tutti/e collegati/e e ciò che faccio io nella mia comunità crea un flusso che coinvolge ogni membro di quella comunità. Che sia la mia famiglia, i miei amici, il mio luogo di lavoro, e a loro volta quelle persone con cui entro in contatto influiranno nelle loro comunità, famiglie, posti di lavoro.

Chi ha inventato Ho’oponopono

Le origini di Ho’oponopono risalgono a moltissimi anni fa, quando nella cultura antica polinesiana si riteneva che i nostri sbagli portassero malattie e squilibri di natura fisica e mentale. 

Oggi anche la scienza riconosce che covare rabbia ci predispone a malattie più o meno importanti.

Ne avevo parlato riportando dati scientifici nell’articolo Gentilezza e il suo benefico potere su corpo e mente.

Tornando alla Polinesia antica, a quel tempo, i sacerdoti delle isole praticavano Ho’oponopono in situazioni di malattia, problemi nella vita della comunità, relazioni tra i membri.

Si credeva che grazie alla pratica di Ho’oponopono l’errore commesso venisse liberato e, in questo modo, perdesse il potere di danneggiare le persone coinvolte.

La persona a cui dobbiamo la trasmissione di Ho’oponopono in occidente è la sacerdotessa Morrnah Nalamaku Simeona che, nei suoi studi, ha identificato come base di Ho’oponopono la relazione tra 4 aspetti del nostro essere:

  • Uhane, o madre, che rappresenta la mente conscia,
  • Unihipili, il bambino interiore, la mente subconscia,
  • Aumakua, o padre, la mente superconscia,
  • I, o Io, il Divino, la mente superiore.

I 12 passi di Ho’oponopono

Morrnah Nalamaku Simeona nel suo manuale descrive 12 passi per praticare correttamente Ho’oponopono che vengono insegnati durante i corsi che si svolgono in tutto il mondo.

Qui puoi trovare la lista di quelli che si svolgono in Italia.

Ho’oponopono esercizi pratici

Ma stai tranquilla/o, Ho’oponopono si può praticare in maniera molto semplice senza necessariamente partecipare a seminari e corsi.

E questa semplificazione la dobbiamo al dott. Ihaleaka Hew Len, che grazie a Ho’oponopono ha guarito un’intero reparto psichiatrico detentivo.

Il dott. Hew Len durante la sua vita, ha spiegato in varie interviste, insegnato e diffuso come semplicemente la ripetizione del mantra può guarire le ferite emotive delle persone.

Il mantra infatti agisce da purificatore energetico.

È un po’ come se facessi una dieta detox delle emozioni negative. 

Il dott. Hew len aggiunge al mantra l’uso di due metodi:

  • l’acqua solarizzata blu, cioè acqua raccolta in una bottiglia di vetro blu con coperchio non metallico, posta al sole per almeno un’ora, da usare per bere, lavare frutta e verdura, sciacquarsi da una doccia;
  • mangiare fragole e mirtilli sia freschi sia in composta. Secondo il dott. Hew Len questi frutti aiutano a eliminare le memorie negative.

Io non so se questo abbia basi scientifiche ma i frutti rossi, soprattutto i mirtilli, hanno qualità straordinarie per la salute e quindi sposo l’idea di consumarne regolarmente. Ovviamente sempre escludendo casi di allergia, e quindi come tutte le cose che riguardano la nostra salute è sempre meglio rivolgersi al proprio medico di fiducia per appurare che non ci siano controindicazioni.

Conclusioni su Ho’oponopono

A me piace pensare che la prima persona da perdonare siamo noi stesse/i.

Perché spesso anche in maniera inconsapevole, ci offendiamo con parole, azioni e pensieri che non ci fanno bene.

Le pratiche come quella di Ho’oponopono ci aiutano a farlo ogni giorno.

Non è l’unica e in questo blog ho parlato anche di altre pratiche di crescita personale e meditazioni oltre che di Buddismo.

La scelta resta sempre tua.

Perché l’importante è scoprire ciò che è allineato con te.

Io te ne racconto diverse proprio perché tu possa trovare la strada più adatta a te, che sia confortevole e calda come una coperta di lana d’inverno, che possa farti sentire coccolata/o e protetta/o, qualunque sia la tua scelta.

Buona vita, anima al contrario.

Fa che sia speciale come sei speciale tu!

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