Nepi, il borgo della Tuscia che fa rima con acqua

La piccola Nepi ti accoglie con un incantevole vezzo di grandiosità: le sue cascate.

Ed è l’acqua senza dubbio il tratto distintivo di questo borgo laziale della Tuscia costruito nel tufo.

Il suo nome, Nepi, deriva dalla parola etrusca Nepa, “acqua” per l’appunto.

Per cosa è famosa Nepi?

Nepi è famosa proprio per la sua acqua e lo storico acquedotto.

Forse ti sarà capitato di acquistare una bottiglia di Acqua di Nepi al supermercato, un’acqua minerale molto buona soprattutto se ami il sapore leggermente effervescente.

Adesso sai che la sua sorgente si trova proprio qui, a Nepi.

Ovvio che i romani ne fecero una loro città, visto che di acqua, terme e acquedotti ne sapevano parecchio. Infatti proprio qui la famiglia romana dei Gracchi creò uno dei più famosi centri termali dell’antica Roma. Chiamali scemi!

In tempi più recenti, tra il 1500 e il 1700, lungo il percorso che dalla sorgente arriva alle mura della città fu realizzato l’acquedotto di Nepi.

L’acquedotto arriva a un’altezza di ben 20 metri e le sue arcate regalano ancora oggi una vista monumentale per gli occhi di chi può ammirarlo.

Nepi
Uno dei vicoli di Nepi

Cosa vedere a Nepi

Ma per la serie cosa c’è da vedere a Nepi, eccoti un itinerario che dall’ingresso di Nepi ti permetterà di visitare tutti i luoghi di interesse.

Ti consiglio di entrare nel centro storico di Nepi da Piazza dei Bersaglieri perché credo non avresti entrata più scenografica.

Di fronte a te scorgerai la Rocca dei Borgia, casa di Lucrezia Borgia e del fratello Cesare (detto “il Valentino”).

Attraversa l’arco che ti troverai davanti e scendi gli scalini sulla tua destra. In verità le mie indicazioni ti saranno superflue perché a guidarti sarà il suono della natura.

Subito sotto gli scalini infatti vedrai l’immensa cascata dei Cavaterra. Quale accoglienza poteva essere migliore nel borgo dell’acqua?

La Rocca dei Borgia non è l’unica fortificazione in cui ti imbatterai a Nepi.

Passeggiando in lentezza per il borgo troverai i Bastioni farnesiani e le Torri medievali, ma anche Torre di Corte e Tor di Valle, chiamate anche “case Torri”.

Se sei amante del turismo religioso, sappi che Nepi ospita moltissime chiese che ti lasceranno a bocca aperta: la Chiesa di San Tolomeo risalente al 950 d.C. e poi rimaneggiata tra il 1500 e il 1600, la Chiesa trecentesca di San Pietro Apostolo, anch’essa restaurata tra il 1400 e il 1500, la Chiesa di San Rocco e la Chiesa di Santa Croce.

E ce n’è anche per gli amanti del profano.

Basti pensare ai palazzi storici di Nepi, primo tra tutti Palazzo Celsi, residenza di vacanza di Ascanio Celsi, con il suo portale lavorato in bugnato e gli affreschi nelle 7 stanze interne. E poi ci sono Palazzo Pisani e Palazzo Sansoni con annessa una torre medievale, Palazzo Floridi e Palazzo Melata.

Insomma sarà anche piccola, Nepi, ma di cose da vedere ne ha parecchie.

Cascate Monte Gelato
Le cascate di Monte Gelato

Cosa vedere nei dintorni di Nepi

Se sei in zona e vuoi aggiungere a Nepi la visita di qualche altro borgo della Tuscia, ti consiglio i borghi di Civita Castellana, Castel Sant’Elia e Calcata.

Quest’ultima non puoi davvero perderla!

È immersa nel Parco della Valle del Treja (riserva naturale dal 1982) e qui c’è uno di quei posti che ti mangeresti le mani se non visitassi.

Io, mi vergogno a dirlo, l’ho scoperto ben 15 anni dopo essermi trasferita a Roma.

Sto parlando delle Cascate di Monte Gelato, un vero e proprio paradiso per gli occhi e per l’anima. Tra torrenti, cascatelle e una vegetazione primordiale ti teletrasporterà immediatamente nella Terra di Mezzo di Tolkien.

E non c’è solo natura nella Valle del Trejia perché, lungo il percorso, potrai visitare i resti di una villa romana del I secolo a.C., quelli di un antico lavatoio e quelli di un mulino ad acqua risalente al 1800.

Non a caso qui hanno girato centinaia di pellicole cinematografiche dagli anni 60 ad oggi: da Lo chiamavano Trinità di E.B. Clucher a Storia di Una Capinera di Franco Zeffirelli, da Don Chischiotte di Orson Welles a SuperFantozzi di Neri Parenti. E ne ho nominati davvero pochissimi.

Personalmente ti consiglio di visitare le Cascate di Monte Gelato durante la settimana e non nel weekend per goderti appieno la magia di questo luogo, magari un giorno d’estate di quelli che in città il caldo la fa da padrone.

Troverai dei cartelli che invitano a non fare il bagno né il picnic per preservare al meglio questo splendido paradiso del Lazio. Trovi tutte le info utili e i percorsi sul sito ufficiale.

Come arrivare alle Cascate di Monte Gelato

Da Roma raggiungere le Cascate di Monte Gelato è semplicissimo.

In automobile: basta prendere la Cassia Bis (Cassia Veientana), prendere l’uscita per Mazzano Romano e poi seguire le indicazioni per le Cascate di Monte Gelato. Al tuo arrivo, troverai un parcheggio comunale abbastanza ampio e gratuito.

In autobus: puoi prendere uno dei bus che parte da Saxa Rubra/Via di Lepanto.

L’accesso alle cascate è al livello della strada, assolutamente fattibile per grandi e piccini.

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