Il potere delle parole per una comunicazione efficace

Forse leggendo il titolo hai pensato: “questo articolo parlerà di comunicazione efficace nelle vendite e nel marketing“.

Sì, certo se vuoi fare business la comunicazione deve essere efficace ma, se c’è una cosa che ho imparato nella mia vita e nei miei studi, è che prima di tutto è fondamentale comunicare efficacemente con se stesse/i.

Probabilmente ti sembrerà una cosa strana e invece, credimi, solo quando avrai una comunicazione efficace con te potrai poi sperimentarla anche con il resto del mondo.

Il potere del linguaggio per una comunicazione efficace

Innanzitutto sappi che il primo assunto della comunicazione è:

“Non si può non comunicare”.

Anche quando stai in silenzio e pensi di non comunicare nulla, in verità stai comunicando.

Infatti la comunicazione non è solo verbale, anzi è la comunicazione non verbale a farla da padrona, ma in questo articolo mi concentrerò sull’importanza delle parole e su come le parole influenzano il nostro cervello.

E sai perché?

Perché come per tutti i percorsi ancora non intrapresi, da qualche parte bisogna pur partire. E senza dubbio le parole sono quelle su cui noi possiamo, bada bene “possiamo”, avere più controllo rispetto ai gesti e alle micro-espressioni facciali.

Quanto sono importanti le parole nella nostra vita?

Ho ribadito quel “possiamo” perché, spesso in maniera inconsapevole, usiamo parole che hanno un significato potente nelle nostre vite.

Da quando siamo nate/i abbiamo avuto a che fare con persone, ambienti, gruppi, istituzioni, etc., da cui abbiamo appreso più o meno inconsapevolmente uno specifico linguaggio verbale.

Ti faccio un esempio: ti è mai capitato di far parte di un’associazione, gruppo sportivo, scuola di pensiero e accorgerti che, dopo un po’, ti ritrovi a usare termini usati solo in quel gruppo/associazione/scuola/famiglia?

Sappi che è assolutamente normale. Noi del resto impariamo anche per imitazione.

Eppure ti sarà anche capitato di usare quelle parole all’esterno da quel contesto e accorgerti che “suonavano strano”.

Beh, a me è capitato e il fatto di farci caso mi ha spinto a documentarmi di più, perché oltre ad occuparmi di crescita personale, sono tanto, ma tanto curiosa.

Quanto potere hanno le parole?

Le parole hanno un potere incredibile sul nostro cervello e nel cervello di chi interloquisce con noi.

Ti faccio un altro esempio: tu parli con X di una cosa, ti sembra di parlare in maniera semplice, chiara, insomma facile da capire, eppure alla fine della conversazione X ha capito tutt’altro.

Sento dall’altra parte dello schermo sospirare uomini e donne che pensano al loro rapporto di coppia, eh, eh!

Ora ti dirò una cosa scomoda: nella comunicazione se non ti sei fatta/o capire, la maggior parte della responsabilità è tua, non dell’interlocutore.

Certo, ci sono le capacità intellettive, il contesto culturale, il background di entrambe le persone, ma alla fine la conclusione è che X non ti ha capito.

Perciò niente comunicazione efficace. Insomma bisogna partire sempre da sé.

Come funziona il nostro cervello

Senza entrare nei dettagli da testo scientifico, perché non sarebbe questa la sede giusta, sappi che il nostro cervello ha a sua disposizione miliardi di neuroni che inviano segnali al resto del corpo.

Nel cervello amigdala e ippocampo sono responsabili della memoria, a breve e lungo termine, e la corteccia cerebrale è come una cabina di comando dove vengono rielaborate le informazioni ed è responsabile delle nostre capacità cognitive.

Ora il nostro cervello ha la grande missione di farci sopravvivere, perciò conserva tutte le informazioni che, secondo quanto abbiamo imparato da i nostri 0 anni ad oggi, ci permettono di farlo.

Ecco quindi, raccontato in modo semplice (mi perdoneranno gli scienziati) che nascono anche le famose convinzioni limitanti, quelle che quando stai uscendo dalla benedetta zona comfort, ci dicono: “Ehi, ma dove vai che qui si sta tanto bene. Qui lo conosciamo, lì che ne sappiamo a cosa andremo incontro? E poi tu sei così, così e pure così…naaa, lascia stare”.

Le negazioni nella comunicazione efficace

Un’altra cosa importante da sapere del nostro cervello è che non riconosce le negazioni.

Altro esempio facile, facile. Se io ti dico: “Non pensare al rosso”, qual è la prima cosa a cui penserai?

Eh già, al colore rosso.

È lo stesso motivo per cui dire a un bambino: “Non fare quello, non fare quell’altro”, non funziona granché.

Vabbè, dai, ammettiamolo, funziona così anche per noi adulti.

Per cui se dirai a una persona: “Non demoralizzarti”, il suo cervello leggerà solo la parola “Demoralizzati”.

Come comunicare in maniera efficace?

Ma, c’è un ma positivo, e cioè: noi possiamo trasformare questa cosa a nostro vantaggio.

Ti parlerò tra pochissimo delle parole ALF e BOC. Nel frattempo ti faccio un esempio veloce su come usare le negazioni per una comunicazione efficace.

Invece di dire: “Oggi sto male”, potresti dire: “Oggi non mi sento benissimo”. La parola registrata sarà benissimo e non male.

Oppure sostituire “Mi sento giù” con “Non mi sento in forma”.

Quali sono i poteri delle parole?

Ti renderai facilmente conto che ripetere e ascoltare spesso parole negative, come siamo abituate/i a fare a causa della nostra educazione o dei media che ci tempestano di “disastri”, “terrore”, etc., influenzi notevolmente la nostra vita personale e lavorativa.

E il potere meraviglioso del nostro cervello se ne va a farsi benedire.

Cosa accadrebbe invece se usassimo positivamente questo immenso potere a cui possiamo attingere gratis e tutte le volte che lo desideriamo?

Potremmo creare nuovi schemi cognitivi che ci porteranno a pensare cose nuove di noi.

Potremmo creare nuove convinzioni, nuove relazioni.

Potremmo letteralmente cambiare le nostre vite, il modo in cui prendiamo decisioni, la modalità in cui trattiamo noi e gli altri.

E sia chiaro, qui non c’entra nulla il pensiero positivo. Si tratta di scienza, nient’altro che di scienza.

Certo, non è cosa semplice perché ci abbiamo messo anni ad essere così, e nel nostro cervello quelle credenze e convinzioni limitanti si sono scolpite nella pietra, anzi nella materia cerebrale.

Ma si può fare e si può fare cominciando a creare nuovi pensieri, a fare nuove azioni, a rendere queste parole e azioni virtuose abitudini.

Insomma si tratta di un vero e proprio allenamento. Ogni giorno, esattamente come vai in palestra per allenare i muscoli, si può allenare la mente verso nuovi schemi cognitivi.

potere del linguaggio comunicazione efficace

Parole ALF e BOC

E adesso prendiamo gli attrezzi!

Come ti accennavo all’inizio dell’articolo, la prima cosa da fare è avere una comunicazione efficace con se stesse/i.

Perché se io continuo a dirmi: “Che stupida/o sono stata/o oggi”, “Ecco, un altro fallimento”, il nostro cervello registrerà queste informazioni e, come in un circolo vizioso, staremo ulteriormente male, le emozioni negative si ingrandiranno, e noi ci sentiremo sempre più stupide/i e fallite/i confermando ciò che pensiamo di noi.

Nella comunicazione efficace si parla di parole ALF (=alte, luminose, fluide) e parole BOC (=basse, oscure, contratte).

Riuscire a sostituire le parole BOC con parole ALF ci permette di insegnare nuove credenze al nostro cervello modificando anche le emozioni e ciò che pensiamo di noi.

Alcuni esempi di parole ALF: luminoso, luce, leggero, alto, fluido, sollevato, salire, 

Esempi di parole BOC: difficile, impegnativo, problematico, muro, insormontabile.

Sembra complicato ma, con un po’ di allenamento, diventa sempre più semplice.

E poi provare non costa nulla, è gratis!

La comunicazione efficace nelle vendite

Un ultimo paragrafo lo dedico alla comunicazione nelle vendite.

È molto importante per me, prima di parlare del linguaggio per ottenere risultati nel business, affermare che alla base di tutto ci sia l’etica. 

Vendere non è il male assoluto (ho usato volutamente delle parole BOC).

Il punto è:

  • cosa vendo?
  • perché vendo?
  • quali sono i benefici di chi acquista il mio prodotto o servizio?
  • quale trasformazione avrà nella sua vita?
  • la mia comunicazione è trasparente?

Lo so che probabilmente avrai avuto a che fare con persone che vendevano qualunque cosa e anche tanta fuffa.

Al contempo ti assicuro che ci sono tante/i professioniste/i e aziende che hanno valori molto alti e che fanno il loro lavoro con il grande desiderio di portare cambiamenti positivi nel mondo.

Sono certa che, a un occhio attento, saprai riconoscere a chi affidarti.

Fidati della tua pancia, se non hai altre informazioni. Leggi le recensioni, segui quella persona/azienda sui social, cerca di capire se ti trasmette fiducia o non ti torna qualcosa. Insomma fidati davvero del tuo giudizio!

E se sei tu il venditore o la venditrice, sappi che nella vendita è fondamentale costruire un buon rapporto con la/cliente, che sia fisico o virtuale.

È importante mostrarti per quello che sei, per quello che sai fare.

Ricordati che se non ti conoscono, nessuno sa cosa fai e se non glielo dici tu, chi dovrebbe farlo?

Mostra come puoi esserle/gli utile, cosa puoi fare per lei/lui e come puoi farlo.

Ascoltala/o quando ti pone domande, ti scrive un’email o un messaggio sui social.

E rispondile/gli appena possibile.

Insomma dai a lei/lui la massima attenzione perché è così che conquisterai la sua fiducia


Il mio articolo sul potere delle parole sulla nostra mente finisce qui. Mi auguro ti sia stato utile.

Se vuoi raccontarmi il tuo punto di vista o la tua esperienza, puoi farlo scrivendomi un commento qui sotto.

Grazie!

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