Meditazione Kundalini: origini, pratica, benefici

Tra tutte le forme di meditazione la meditazione Kundalini è quella che più utilizza i movimenti del corpo per risvegliare l’energia spirituale.

Cos’è la Kundalini

Kundalini viene dalla parola Kundala che vuol dire: avvolta, arrotolata, a spirale.

L’energia della Kundalini infatti è rappresentata da una spirale che si trova, nella sua forma latente, alla base della colonna vertebrale, all’altezza del coccige per intenderci o, per chi ha dimistichezza con i chakra, nel chakra radice.

La sua forma ricorda quella di un serpente dormiente avvolto su se stesso in tre spire.

Tre come il numero perfetto.

Tre come Passato/Presente/Futuro.

Tre come Veglia/Sonno/Sogno.

È un’energia di tipo femminile, ricettiva e guaritrice che ogni essere umano possiede in stato latente fin dalla nascita e che, una volta risvegliata, porta al pieno benessere e a una profonda consapevolezza di sé.

Kundalini e Chakra

Prima ti dicevo che l’energia della Kundalini risiede al livello del primo Chakra, il Muladhara.

Il termine Chakra vuol dire “Ruota” e infatti i chakra sono rappresentati come dei vortici che girano continuamente lungo il nostro corpo.

I più famosi sono 7: Chakra Corona, Terzo Occhio, Chakra della Gola, Chakra del Cuore, Plesso Solare, Chakra Sacrale, Chakra Radice.

Nel nostro corpo in realtà ce ne sono migliaia.

I Chakra sono in equilibrio quando l’energia che li collega scorre fluidamente e le ghiandole endocrine correlate a ogni chakra funzionano correttamente. 

Se i Chakra non sono in equilibrio, si manifestano problemi di natura fisica ed emotiva.

Per questo, prima di praticare la Kundalini, è necessario fare un riequilibrio energetico dei chakra attraverso meditazioni specifiche per il o i chakra in disequilibrio.

L’energia della Kundalini in presenza di blocchi, infatti, non potrebbe fluire correttamente.

Origini della meditazione Kundalini

Le origini della Kundalini sono antiche ma, prima del 12° secolo, fu tramandata solo da maestro a discepolo.

Ci sono tracce di energie simili alla Kundalini nella cultura egizia, in quella greca e cinese antica. Era infatti associata alle dee Atena e Kuan Yin.

Dal 12° secolo in avanti grazie a maestri come Gyaneshwara iniziò a essere diffusa prima in India e poi pian, piano in tutto il mondo.

A cosa serve l’energia Kundalini

L’obiettivo della meditazione Kundalini è, come detto prima, quello di risvegliare l’energia Kundalini, di liberarla completamente dal suo stato dormiente e portare l’essere umano a una piena consapevolezza di sé, sia a livello fisico sia a livello spirituale.

Se l’energia rimane sopita, essendo nel Chakra base, aumenta lo stato di illusione concentrandosi sugli aspetti materiali della vita e questo blocca il risveglio, quello che il Buddha chiamava Illuminazione.

donne che danzano meditazione kundalini
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Come si risveglia la Kundalini?

La meditazione Kundalini permette di attivare questa energia latente nel corpo e nelle emozioni e, risvegliandola, farla fluire liberamente in tutti i Chakra.

Il risveglio avviene in modo graduale o improvviso, a volte anche attraverso brividi e visualizzazioni.

Che cos’è la meditazione Kundalini?

Ma dal punto di vista pratico, come si fa la meditazione Kundalini?

La Kundalini è strettamente legata allo Yoga.

Ci sono diversi tipi di Yoga attraverso cui è possibile risvegliare la Kundalini: Kundalini Yoga, Mantra Yoga, Hatha Yoga, Laya yoga, Kriya Yoga.

Attraverso pratiche di respirazione, movimenti delle mani e del corpo, lo Yoga si prefigge di liberare l’energia dormiente, purificare corpo e mente e quindi condurre la persona verso la piena consapevolezza spirituale di sé.

Se non si è mai fatta una meditazione Kundalini, è sempre meglio affidarsi a un maestro che ha una funzione importantissima, soprattutto all’inizio, perché la sua energia risvegliata ti permette di risvegliare la tua.

Questo processo si chiama Shaktipat o risveglio tramite trasmissione.

Chiaramente l’obiettivo è che poi tu riesca a farlo da sola/o, perché il Buddismo insegna che tutti siamo maestri/e e che, dentro ognuna/o di noi, c’è il massimo potenziale.

Ma il maestro, in tutte le discipline della vita del resto, è fondamentale per acquisire la conoscenza e il metodo nel modo corretto, soprattutto all’inizio.

Se invece preferisci sperimentare fin da subito la Kundalini da sola/o, fai per prima cosa delle meditazioni per riequilibrare i chakra. Ce ne sono diverse anche su YouTube. 

Poi pratica il Body Scanner portando l’attenzione molto lentamente dapprima sul respiro, poi su ogni chakra e vedendo fluire l’energia come luce bianca o dorata che entra dalla tua testa (Chakra Corona) e scende come una spirale attraverso tutti i Chakra fino a raggiungere il Chakra Radice dove risiede la Kundalini.

E una volta risvegliata, sempre con gli occhi chiusi, senti la Kundalini che si avvolge a spirale in tutta la colonna vertebrale dal basso verso l’alto.

Senti il tuo corpo che si risveglia.

Prova a concentrarti sulle sensazioni che provi.

Magari c’è una parte del corpo in cui senti di più l’energia. Lasciala fluire liberamente. Andrà dove è giusto che vada.

Prova a fare dei movimenti con le mani, con le braccia, con le gambe.

Se ti viene voglia di ballare, fallo. Non importa come, qui non c’entra la tecnica, lascia che il corpo si muova liberamente.

E quando sei pronta/o, apri gli occhi, continuando a muoverti, a seguire il ritmo dettato dal corpo, a respirare.

Non guidare nulla.

Se il movimento è intenso, lascia che sia intenso.

Se la respirazione è lenta, lascia che sia lenta.

Se al contrario è più frenetica, lasciati trasportare da quella frenesia.

Accogli ciò che arriva.

E se il pensiero si innesta, lascialo andare esattamente come una nuvola passeggera.

C’è ma non rimane.

Ricorda: il tuo sé non è il tuo pensiero.

Ovviamente la pratica della Kundalini non è solo questa. Ce ne sono diverse in base alla tecnica Yoga scelta. Alcune prevedono dei movimenti fin dall’inizio o una parte finale da sdraiati che stimoli la consapevolezza di ciò che è accaduto nel corpo.

Ecco perché il consiglio è sempre quello di affidarsi a insegnanti certificati che conoscano bene questo tipo di meditazione e non fare le cose fai da te.

Benefici della meditazione Kundalini

I benefici della meditazione Kundalini sono numerosi.

Oltre a quelli della meditazione in generale (miglioramento della concentrazione, della memoria a breve e lungo termine, maggiore rilassamento muscolare e del respiro, diminuzione dello stress), i benefici della Kundalini sono legati al Chakra in cui ha la sua casa: il Chakra radice.

Migliora infatti:

  • l’energia sessuale, intesa come energia creativa allo stato primordiale;
  • Il senso di radicamento;
  • l’equilibrio tra i bisogni primari e quelli spirituali.

L’energia sessuale diventa energia spirituale e determina il benessere nella sua pienezza: mente, corpo e spirito sono allineati e beneficiano di questa consapevolezza a 360 gradi.

La scienza sacra di Sri Yukteswar parla inoltre di 8 effetti della meditazione Kundalini nei Chakra. Si tratta per lo più di capacità sensoriali e telepatiche in cui preferisco non addentrarmi ma puoi scoprirli tu stessa/o leggendo il libro.

Alcuni studi scientifici (che sono quelli verso cui propendo) hanno dimostrato che la Kundalini è efficace anche nei disturbi ossessivo-compulsivi, nelle dipendenze e in alcune forme di dislessia e di fobie.

Kundalini e Osho

Nel parlare della meditazione Kundalini, non posso non citare Osho poiché è a lui che dobbiamo la sua diffusione nel mondo occidentale.

La meditazione Kundalini infatti fa parte delle meditazioni dinamiche di Osho.

Secondo Osho, l’energia della Kundalini va risvegliata partendo da un completo abbandono del corpo.

Nel movimento il corpo va lasciato libero di muoversi come se tu diventassi il movimento stesso. Lo sei e basta.

Senza forzare nulla.

Senza giudicare.

Se il corpo ti guida nella pace, rimani nella pace.

Se il corpo si muove in modo “incontrollato”, lascialo fare.

Lo scopo è quello di liberare i nostri corpi occidentali così contratti attraverso il movimento libero e far così fluire l’energia di guarigione inerente a tutti noi.

Meditazione Kundalini pericolosa

Purtroppo l’associazione con la figura controversa di Osho, ha comportato voci su una presunta “pericolosità” della meditazione Kundalini.

In verità non esistono evidenze scientifiche del fatto che la Kundalini sia dannosa per l’uomo. Al contrario, come accennato prima, ci sono diversi studi che provano i tanti benefici di questa forma di meditazione e nessun rischio.

Come sempre, bisogna scovare le fonti certe o, per lo meno, quelle più autorevoli e non basarsi sul sentito dire.


Sono curiosa: tu hai mai provato la meditazione Kundalini?

Se sì, scrivi in un commento come ti sei trovata/o.

Il confronto è sempre alla base di queste pagine al contrario.


E se l’argomento Meditazione ti interessa, qui di seguito trovi alcune letture che fanno per te:

  • foto by Kampus production – Pexels

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