Come sviluppare relazioni sane e significative

Consigli pratici per creare relazioni sane e migliorare le connessioni personali.

Detta così, sembrerebbe il solito articolo Bullet Point che… anche basta!

Mi piacerebbe in questa sede parlare da me a te come fossimo nella mia cucina a bere un caffè insieme. Ti va?

Allora accomodati mentre preparo la moka e, intanto, se ti fa piacere, raccontiamoci le nostre esperienze sulle relazioni sane o meno che abbiamo vissuto.

Su cosa si basa una relazione sana?

Ma io cosa ne so di come funziona una relazione sana?” – è una domanda che capisco perfettamente.

Sì, perché dal punto di vista professionale, conosco bene le dinamiche che portano o meno a delle relazioni sane e durature e so anche come aiutare le persone a sviluppare quel tipo di relazione, ma non si tratta solo di professionalità.

C’è l’esperienza personale perché, io per prima, mi sono fatta mille volte quella domanda dato che ho avuto solo un modello, quello dei miei genitori che si amano alla follia da sempre, che ancora oggi camminano mano nella mano.

Ma questo, se da un lato è bellissimo, dall’altro ti fa credere che ogni relazione al mondo sia così.

Finché, vivendo, ti accorgi che non è affatto così. O meglio che ci sono vari tipi di relazioni, alcune sane, altre meno e che non sono tutte uguali.

Relazione sana con te stessa/o

Mentre la moka borbotta ricordandomi che il caffè è quasi pronto, ti racconto di quando ho capito chiaramente che non potevo costruire alcuna relazione sana con chiunque se prima non l’avessi creata con me stessa.

Il punto principale di ogni relazione è che ci dimentichiamo che, se per prime/i noi non abbiamo un rapporto armonioso con noi stesse/i, non potremmo mai averne uno positivo con alcun altro/a al mondo.

Perciò partiamo da noi, da me, da te.

Proviamo ad osservarci onestamente. Anche ad ascoltarci. Senza giudicarci possibilmente. Dico “possibilmente” perché la cosa non è semplice. Ma su, proviamoci.

Sono certa che, se guardi te stessa/o con onestà, vedrai le qualità migliori che hai e anche quelle cose che magari vorresti migliorare.

Ecco, il primo passo da fare ora è…. No, non è darti addosso per queste ultime cose a causa delle quali non sei stata/ in grado di costruire relazioni sane.

Il primo passo da fare è accettarle e integrarle.

Può esserti utile in tal senso il mio articolo su come trasformare la propria ombra in luce.

Non cercare l’approvazione degli altri

Il caffè è pronto. Ti chiedo se vuoi dello zucchero mentre tu mi accenni a quanto tempo perdi cercando l’approvazione altrui.

E anche questa cosa la conosco molto bene. Ci sono passata anch’io e, in questa ricerca totalmente inutile, ci sono rimasta per troppo tempo.

Finché non mi è arrivata un’illuminazione, in realtà una craniata sul muro, ma dire “illuminazione” fa più figo.

Sai qual è stata questa illuminazione?

Gli altri ti ameranno quando tu ti amerai!

Ora so che potrebbe sembrare una frase da cioccolatino ma è una verità assoluta.

Dovevo ripartire da me. O meglio potevo, perché qui si tratta sempre di volontà personale. E io di volontà ne avevo tanta. La volontà di cambiare la situazione.

Solo quando inizi ad amarti per chi sei (non per cosa fai), solo quando ti riconosci nella bellezza della tua unicità, allora anche gli altri ti ameranno. Ti riconosceranno. Provato sulla pelle.

Non si tratta solo di belle parole ma di fatti concreti.

All’inizio non è facile, lo so bene, soprattutto se non l’hai mai fatto, se ti manca quel pezzetto perché magari non l’hai imparato da nessuno, perché ti è mancata l’attenzione fin da piccolo/a, lo capisco benissimo, ma sappi che tutto si può allenare, anche l’amore verso te stessa/o.

Arrivo con la tua tazzina.

un caffè per parlare di relazioni sane
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Come costruire relazioni sane e felici

E adesso che siamo sedute/i comodamente una di fronte all’altra/o, possiamo addentrarci nell’argomento e indagare insieme quali sono gli elementi fondamentali di una relazione sana.

Perché per quanto noi possiamo essere individui solitari o festaiolo, siamo sempre animali sociali e interdipendenti, sempre.

Inoltre è dimostrato dalla scienza, non da me, anche se ho un po’ di esperienza al riguardo, che la vita si allunga quando si hanno relazioni sane e felici.

Perciò per lo meno proviamoci, che ne dici?

Attenzione al giudizio

Ne abbiamo accennato prima: il giudizio è una brutta bestia, sia verso di noi sia verso gli altri.

Stando al fatto che è impossibile non giudicare perché il cervello si è evoluto per migliaia d’anni con lo scopo di farci sopravvivere e giudicare in fretta è una sua prerogativa in tal senso, possiamo limitare quel giudizio.

Prendiamo atto perciò che giudichiamo sempre e, una volta fatto questo, cerchiamo di andare oltre e, obiettivamente, osservare chi abbiamo di fronte dandoci anche del tempo per farlo e, aggiungerei, anche tanta pazienza.

Non puoi cambiare l’altro

E dopo aver osservato con obiettività, mi auguro ci siamo riuscite/i, assumiamo come verità assoluta queste parole che ti invito a ripetere con me:

IO NON POSSO CAMBIARE NESSUNO!

Io non posso cambiare nessuno! Io non posso cambiare nessuno!

Chiaroooooooo?????

L’unica persona che possiamo cambiare siamo noi stessi/e.

Anche perché ti ricordo sempre quel principio della volontà. Io cambio se voglio cambiare, altrimenti resto come sono. Punto e basta!

E questo vale anche per l’altra persona. Cambia se e quando vuole cambiare. E noi non abbiamo alcun potere in questo.

Se vuoi, lo ripeto anche mille volte, ma credo tu abbia afferrato il concetto.

Rispetto della diversità reciproca

Partendo da questo presupposto necessario, che ci fa andare un attimo di traverso il caffè, facciamo un passetto avanti ricordandoci quell’altra parolina magica: Rispetto!

Siamo esseri umani tutti diversi, tutti unici, e ciò che piace a me non è detto che piaccia a te o alla persona con cui ti relazioni.

Il modo migliore per instaurare una relazione di rispetto è conoscere l’altra persona, farle delle domande su cosa ama, su cosa non sopporta, insomma mettersi in ascolto.

E solo a quel punto fare alcune considerazioni:

  • Alla luce di quello che so oggi, voglio davvero costruire una relazione con questa persona?
  • Se la risposta è sì, posso trovare dei compromessi laddove non troviamo punti di incontro?

Perché se la risposta a queste domande è no, allora meglio lasciar perdere altrimenti invece di una relazione sana potremmo iniziare qualcosa che non farà bene né a me né all’altra/o.

Aspettative e dipendenze affettive

Rispondere a queste domande affermativamente apre la porta inoltre a due aspetti fondamentali di una relazione sana:

  • non avere troppe aspettative! Dico troppe perché è nella natura umana avere delle aspettative, ma creare una relazione basata su continue aspettative porta solo a un logorio tuo e della relazione portandola inevitabilmente in un baratro senza via d’uscita.
  • evitare dipendenze affettive. Questo è un altro punto importantissimo. Una relazione sana non può essere creata tra due persone dipendenti. Quando c’è dipendenza, la relazione porta sempre e soltanto a soffrire. In questo caso è fondamentale farsi aiutare.

Fai una selezione

Altra cosa fondamentale è fare una selezione.

Sì, alcune persone lo trovano cinico. Io lo trovo sano.

Un tempo ero una grande attrazione per i vampiri energetici. Sto parlando di quelle persone che ti risucchiano dalla testa ai piedi.

Ti chiamano a mezzanotte per raccontarti delle loro relazioni con altri/e e ti tengono al telefono ore. Ti fanno notare se tu non le ascolti (peccato che dopo un’ora l’orecchio ti si è squagliato). Ti vogliono disponibile per loro h 24.

Potrei fare ancora mille esempi ma quello che mi preme dirti è che, finché non dirai un secco NO a queste persone, il loro vampirismo continuerà in eterno.

Poni dei confini

Con queste persone succhia-energia, ma anche con tutte le altre, è fondamentale mettere dei paletti, dei limiti invalicabili che tu e solo tu puoi stabilire.

Perché se per prima/o tu non incidi questi limiti dentro di te, non potrai mai comunicarli all’esterno. Sembrerai solo affannarti dicendo: “Non chiamarmi più! Non voglio più vederti!” –  etc. 

Invece, e anche qui parlo per esperienza personale, una volta che lo assumi dentro di te, queste persone, guarda caso, non ti chiameranno più perché lo sentiranno chiaramente che non si possono più avvicinare a te, che non sei più disponibile.

Ricordati che tu non sei il loro analista (a meno che tu non lo sia ovviamente)!

Il ruolo della solitudine nelle relazioni sane

Non c’è niente di meglio di un momento per sé per creare relazioni migliori.

Ritagliarsi dei momenti di solitudine, stare nel silenzio, con te e solo con te, nella natura, sul divano a leggere un libro, facendo journaling o meditazione, sono spazi assolutamente sani e fondamentali per costruire una relazione sana prima di tutto con te stessa/o e poi con gli altri.

Personalmente ho imparato ad ascoltarmi proprio ricercando i miei momenti di solitudine. E una volta che lo impari lì, allora sarai in grado di ascoltarti anche in mezzo a una folla.

So che, a volte, la solitudine fa paura.

Alcuni miei clienti, uomini in particolare, mi dicono che non riescono a stare in silenzio, preferiscono ascoltare un po’ di musica. Il ché va assolutamente bene, soprattutto all’inizio, ma allenarsi al silenzio è un’abitudine che porta immensi benefici. 

La paura è stare soli con se stessi.

La capisco naturalmente, ma so anche che, superare quella paura, ti permette di creare un rapporto solido con te stesso/a che porta quella solidità anche nelle relazioni esterne.

Vale la pena provarci.

Fiducia e onestà

Per quanto mi riguarda, la cosa più importante in una relazione sana e duratura è l’onestà, prima con se stesse/i, poi con la persona con cui si vuole costruire una relazione.

Fin dall’inizio è fondamentale instaurare una relazione di fiducia in cui le persone nella relazione si sentano a loro agio ad aprirsi, confrontarsi, dirsi come si sentono in relazione all’altra/o.

A questo proposito, essendo un argomento che mi sta molto a cuore, ho scritto un articolo su: Dire la verità o mentire, tu cosa scegli?

Comunica in modo empatico

Imparare a conoscere se stesse/i, essere sincere/i, porre dei confini sono tutte cose utili anche per ottenere un altro grande successo: saper comunicare.

Sì, perché spesso le relazioni si incrinano per cose fraintese, parole mal interpretate, atteggiamenti confusi.

Quando invece si crea una relazione basata sul rispetto, sull’ascolto, sulla condivisione, allora si crea anche una comunicazione empatica che è fondamentale nella costruzione di relazioni sane e durature.

La comunicazione empatica comporta anche la condivisione delle emozioni e questo non fa altro che avvicinarci all’altra/o, sentirla/o, comprenderla/o.

In questo articolo ho parlato a lungo dei vantaggi della comunicazione assertiva. Se vuoi approfondire l’argomento sulla comunicazione, ti consiglio di leggerlo.

mani intrecciate relazioni sane
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Una relazione di coppia sana come funziona

Mentre ti vedo girare a vuoto il cucchiaino nella tazzina ormai senza caffè, mi guardi timidamente e mi chiedi: “E quando si tratta di una relazione di coppia?”.

Sorrido perché lo so che è un nodo per molte persone.

Perché costruire una relazione di coppia sana e felice è impresa davvero ardua nel nostro tempo dove lasciarsi è tanto semplice e veloce.

Su questo punto, mi sento di dirti innanzitutto che tutte le cose che ci siamo dette/i prima valgono assolutamente, se non di più, per le relazioni di coppia.

L’onestà reciproca, l’empatia, l’ascolto, il rispetto della diversità, tempi per te e l’altro insieme e separatamente sono basi imprescindibili.

Aggiungerei solo una cosa.

Non esiste una relazione di coppia uguale all’altra!

Quindi non fare paragoni, soprattutto con quelle coppie edulcorate che vedi sui social. La vita di coppia è fatta di bacini ma anche di piatti volanti. Non tutte ovviamente, ma si è capito il senso.

Inoltre ogni persona manifesta l’affetto a modo tutto suo: c’è la persona più affettuosa, quella meno fisica, quella che fa gesti piuttosto che dire parole e l’elenco potrebbe proseguire all’infinito.

Il punto è anche in questo caso farsi delle domande, chiedersi se davvero ci va bene stare in quella relazione, se ciò che proviamo è sano così come quello che prova l’altra persona, se nonostante le litigate il rapporto è solido e basato sul sostegno reciproco, se invece ciò che non tolleri supera ciò che ami nell’altra/o, se non fate squadra nei momenti cruciali, se siete entrambe/i felici dei successi reciproci.

Perché è in base a queste risposte che io personalmente ho deciso di investire nella mia relazione, anche se non è sempre stata idilliaca, se è stata ricca di salite impervie, ma mi ha dato modo di crescere, di conoscermi meglio e di conoscere meglio cos’è l’amore, non le aspettative, non il giudizio.

Ricordati: noi non possiamo cambiare l’altro! Noi possiamo agire solo su noi stesse/i.

Da qui devi partire sempre. E in questo dialogo sincero con te stessa/o decidere se iniziare/continuare una relazione o tagliare definitivamente.

Non c’è una decisione giusta o sbagliata di per sé, c’è una decisione giusta per te.

Mi auguro che questa chiacchierata davanti a un caffè ti sia stata utile e, se vuoi parlarne, ricordati che sono qui.

  • foto by pexels

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